Oggi il leader dell'Italia dei Valori si erge a paladino della giustizia, da ex Pm quale è, e invoca l'abrogazione del cosiddetto legittimo impedimento che, se votato dal Parlamento, impedisce all'autorità giudiziaria di procedere contro deputati eletti al Parlamento nazionale ed europeo. Di Pietro, però, dimentica di essere stato lui stesso coinvolto in un'inchiesta per appropriazione indebita, falso in atto pubblico e soprattutto per truffa aggravata ai danni dello Stato finalizzata al conseguimento dell’erogazione di fondi pubblici.Quanti, nell'Italia dei Valori e più in generale del centrosinistra, parlano di questo fatto? E quanti ricordano che il leader dell'Idv, da eurodeputato, si avvalse proprio del legittimo impedimento per non presenziare all'udienza che lo riguardava?
«Signor giudice, il mio assistito Antonio Di Pietro si scusa con lei per non essere presente ma purtroppo altri impegni l'hanno costretto altrove e quindi, con procura notarile, ha mandato me a rappresentarlo», sono state le parole dell'avvocato Vincenzo Maruccio pronto a scagionare il leader dell'Idv dalla responsabilità di difendersi dall'accusa che mirava a far dichiarare la nullità delle delibere assemleari Idv, costate allo Stato svariate milioni di euro.
31 Marzo 2011
Voi leghisti siete fenomenali per ignoranza. Il legittimo impedimento esiste per qualsiasi imputato che puo' assentarsi da un'udienza per una causa valida che viene pero' valutata dal giudice e, nel caso specifico che voi portate, non ha affatto causato il rinvio dell'udienza, che è continuata comunque con procura. La modifica alla legge sul legittimo impedimento introdotta da Berlusconi faceva invece si che per i ministri, e in particolare il presidente del consiglio, bastasse, per il RINVIO dell'udienza, la giustificazione da parte della presidenza del consiglio, senza possibilita' di valutazione del giudice. I leghisti e la lega acccumulano masse di gente ignorante che non sa nemmeno leggere.
RispondiEliminaLei invece è il non plus ultra di intelligenza. grazie di esistere. Peccato che la sua arroganza e saccenza la renda irritante.
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