sabato 27 luglio 2013

Riforme. Maroni: Per Lega rinvio è inaccettabile, pronti a reagire











Roma, 26 lug. (TMNews) – “La Lega Nord si è astenuta sulla fiducia al Governo sulla base di un solenne impegno preso dal presidente Letta di fronte al Parlamento per la realizzazione di riforme tempestive e incisive. Esse sono di grande urgenza anche rispetto ad alcuni decreti già in itinere, come lo svuota carceri, che riteniamo persino dannoso. Se quindi si andasse verso un rinvio delle riforme sarebbe una cosa incettabile a cui la Lega reagirebbe con decisione”. Lo ha affermato in una dichiarazione il segretario della Lega Roberto Maroni.

lunedì 22 luglio 2013

LA LEGA CHIEDE WI-FI FREE, LETTA CANCELLA LE LIBERALIZZAZIONI DI MARONI


"Come su ogni provvedimento anche sul 'Dl Fare' il Governo è confuso. Sul wi-fi la Lega ha presentato un ordine del giorno chiaro che punta alla completa liberalizzazione della rete. Questo sgangherato governo ottiene sempre un unico risultato quello di spingere il paese verso il baratro. E' vergognoso che non si prendano nemmeno la responsabilità di chiarire la loro posizione. I cittadini si meritano o meno l'accesso libero a Internet? Letta risponda a questa semplicissima domanda. E' chiaro che anche sul wi-fi, l'Italia non riesca a fare mezzo passo avanti ma solo dieci indietro. L'esecutivo troppo impegnato a liberare migliaia di criminali chiede però con solerzia ogni sorta di credenziale ai cittadini per accedere a internet nel nome della sicurezza. Si torna alla legge dell'allora ministro Pisanu concepita all'indomani dello sconvolgimento delle torri gemelle che poneva filtri necessari contro il terrorismo internazionale oggi però del tutto ingiustificabili".

Lo dichiarano il responsabile della comunicazione della Lega Nord Davide Caparini e il capogruppo per il Carroccio in commissione telecomunicazioni di Palazzo Madama, Jonny Crosio.

REGIONE, MARONI PREMIA NEGOZI STORICI: "PER COMMERCIO MENO FISCO E BUROCRAZIA" - CITTÀ METROPOLITANA: "A SETTEMBRE NOSTRA PROPROSTA CONTRO NEBBIE GOVERNO"

Milano, 22 LUG - "Gli imprenditori del commercio non ci chiedono contributi, ma soltanto di poter esercitare la loro attività senza troppa burocrazia, senza troppa pressione fiscale e con pochi vincoli. E questo è il nostro obiettivo: diminuire la pressione fiscale e azzerare la burocrazia qui in Regione Lombardia e consentire così ai piccoli commercianti di esercitare liberamente la propria attività senza troppi vincoli". Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo questa mattina, al Belvedere Jannacci di Palazzo Pirelli, alla cerimonia di premiazione dei negozi storici lombardi. Un'occasione per ribadire l'attenzione e il sostegno concreto che la Regione Lombardia garantisce ai negozi e al loro ruolo - non soltanto imprenditoriale e commerciale, ma anche sociale - di presidi naturali dei centri storici delle città lombarde. "Il piccolo commercio fatto da piccoli negozi che continuano l'attività nonostante i tanti problemi è una nostra ricchezza e un tratto distintivo della nostra identità - ha proseguito Maroni -. Per questo noi intendiamo sostenere questi negozi storici, che oggi abbiamo voluto valorizzare con questa cerimonia. E questo sostegno lo abbiamo dimostrato anche con un atto importante e concreto, ovvero una legge, approvata in Consiglio regionale su iniziativa dell'assessore Cavalli, circa la moratoria sui grandi centri commerciali. Una norma che abbiamo voluto per tutelare il commercio di vicinato e trovare un giusto equilibrio tra le esigenze della grande distribuzione e quelle dei negozi di vicinato, ovvero i nostri centri storici naturali, in quanto rappresentano una parte della nostra storia e identità e mantengono vivi i centri delle nostre città, attraverso il rapporto diretto con le persone, garantendo anche sicurezza, perché un centro vivo e frequentato è un centro più sicuro". 
E inoltre: La Lombardia fara' al governo una proposta sul riordino delle province e sulla citta' metropolitana, per uscire "dalle nebbie" del governo sul tema. 
"Sulle province il governo e' riuscito a fare un caos istituzionale - ha affermato il presidente Maroni - dal primo gennaio 2014 non ci sara' nemmeno la citta' metropolitana di Milano, altro caos nel caos". Poi, da parte di Maroni l'annuncio: "noi avanzeremo una nostra proposta al governo per uscire dalla nebbia" e riguardera' "il superamento delle province e l'area metropolitana". "A settembre la sottoporremo al governo e al parlamento - ha spiegato - bisogna intervenire subito, c'e' una specificita' lombarda e milanese perche' qui c'e' l'Expo alle porte e bisogna intervenire subito"

venerdì 19 luglio 2013

Lombardia: Maroni, ridurremo tasse per imprese


(ASCA) - Milano, 19 lug - ''Vogliamo mettere in moto un sistema che riduce la pressione fiscale di competenza regionale. Stiamo studiano la fattibilita' di una 'no tax area' per sostenere la partenza di nuove imprese. E' uno strumento utile per rilanciare l'economia favorendo le 'start up'. Un imprenditore, soprattutto se giovane, che ha voglia di parte con una sua attivita' ha gia' mille difficolta'. Noi lo vogliamo aiutare azzerando il costo fiscale nella parte di competenza della Regione. Spero anche di ottenere il consenso del Governo e il suo impegno per la parte di oneri fiscali che o riguarda''. Questo uno dei progetti annunciati dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, durante il suo lungo intervento all'assemblea di Confcommercio Lombardia in corso a Milano.

Il governatore ha ricordato che la riduzione della pressione fiscale e' uno degli obiettivi del suo programma di governo.

''E' un impegno che intendiamo onorare nel corso dei cinque anni del mandato - ha detto - e abbiamo iniziato a farlo con un gesto simbolico''. Per farlo, secondo Maroni, i soldi ci sono: ''Ci stiamo impegnando per rivedere i vincoli del patto di stabilita', che in Lombardia blocca risorse per un miliardo e 650 milioni di euro. I Comuni lombardi che hanno governato bene, non possono spendere i loro soldi e sono costretti a lasciarli nelle casse della tesoreria di Roma. E' una follia. E' un ostacolo da superare assolutamente. E per questo a settembre faremo una nuova riunione con tutti gli Enti locali e con il Governo per arrivare ad un superamento del Patto di stabilita'''.

D&G, MARONI: POSSONO SFILARE IN SPAZI REGIONE, NOSTRO METODO DIALOGO


(OMNIMILANO) Milano, 19 LUG - "Se Dolce e Gabbana avranno bisogno di spazio per le sfilate, siamo disponibili a mettere a disposizione gli spazi di Regione Lombardia". La proposta e' del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenuto sulla polemica tra il Comune di Milano e Dolce e Gabbana, a margine di un incontro a Confcommercio. 
"Il metodo che noi usiamo e' il dialogo, sempre e con tutti - ha proseguito Maroni - mi ha sorpreso la reazione di Dolce e Gabbana nei confronti del Comune. Mi auguro che nell'interesse di tutti torni il dialogo, poi ognuno e' responsabile delle azioni che fa".

giovedì 18 luglio 2013

Maroni: "Soldi ai comuni per sicurezza e patto di stabilità"


Sicurezza, conti dei comuni e le questioni che più agitano la politica nazionale. Il Governatore Roberto Maroni, insieme all’assessore Bordonali, è intervenuto al convegno organizzato da Regione Lombardia, presso il suo distaccamento varesino, su territorio e sicurezza. Un appuntamento dai contenuti molto tecnici che ha coinvolto il personale della polizia locale e della protezioni civile di quasi tutti i comuni del varesotto su un tema cruciale per la vita dei centri abitati.
A margine dell’incontro Maroni è però intervenuto anche su temi di carattere nazionale, partendo innanzitutto dalla situazione dei comuni. «Il Governo - ha spiegato Maroni - sta intaccando i fondi dei comuni e sta mettendo a rischio la sicurezza, per questo abbiamo stanziato 212 milioni da dare ai comuni per alleviare il peso e i vincoli del patto di stabilità».

Maroni, vietare pediatri a bimbi irregolari? "e' giusto"


(AGI) - Lodi - Il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, dice di approvare la decisione del consiglio regionale di bocciare una mozione che chiedeva di assegnare il pediatra di base anche ai figli degli immigrati irregolari. A spiegarlo e' stato lo stesso governatore, a margine di un incontro a Lodi.
  Alle critiche di diverse associazioni di pediatri per la bocciatura del documento, Maroni ha risposto: "Rispetto le idee di tutti ma ci sono delle leggi che noi applichiamo. C'e' stato un pronunciamento del consiglio regionale, che e' la sede della democrazia, non pretendo che le nostre decisioni accontentino tutti, pero' io devo dare esecuzione alle deliberazioni del consiglio regionale che peraltro condivido".

mercoledì 17 luglio 2013

Gang Rom/Sinti 'Arancia Meccanica' - Tosi: 'Verranno espulsi'

Linea dura del Comune di Verona per i nomadi sinti ospiti di un'area di sosta in città arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulle violenze compiute con modalità quasi da 'Arancia meccanica' ai danni di inermi cittadini. Lo annuncia il sindaco Flavio Tosi. "Applicheremo quanto previsto dal regolamento dell'area di sosta attrezzata di Forte Azzano, approvato dal Consiglio comunale nel 2010 e modificato nel marzo di quest'anno - rileva Tosi -, che prevede all'art.8 la revoca dell'autorizzazione alla sosta agli ospiti che abbiano subito un arresto o una condanna per reati contro il patrimonio, le persone o la Pubblica Amministrazione". "La modifica dell'art.8 - aggiunge - era stata introdotta a causa di una serie di episodi che avevano coinvolto persone che abitavano nell'area di sosta di Forte Azzano allo scopo di garantire la tranquillità e la sicurezza non solo dei cittadini veronesi, ma anche degli stessi ospiti del campo. I consiglieri dei gruppi Pd, Sel e Movimento 5 Stelle, che avevano avversato il provvedimento ed erano usciti dall'aula al momento del voto, farebbero bene a ricredersi, sia pur tardivamente, su quel loro atteggiamento e capire finalmente che la modifica rispondeva a un'esigenza di sicurezza".

Bossi: “Kyenge? I veri razzisti sono quelli che l’hanno nominata ministro solo perché è nera”

"I veri razzisti sono quelli che l’hanno nominata ministro e ci si fanno fotografare insieme solo perché è nera e vogliono passare per non razzisti"
Kyenge e’ una persona tirata fuori dal nulla: la sinistra ha preso voti dei lavoratori e ora cerca di prendere quelli dei lavoratori stranieri in tutti i modi. E’ un progetto. Il ministro Kyenge ha in mente di tirare via la Bossi-Fini, che e’ l’unica barriera, anche se debole, contro gli immigrati. Se non ci fosse arriverebbero in 100 mila e non saremmo in grado di sostenerlo.

martedì 16 luglio 2013

Matteo Salvini ubriaco ladro e picchia i bambini.

E' oltremodo scandaloso che alcuni giornali abbiano riportato una frase di Matteo Salvini, scritta su facebook durante il ritorno da una Festa della Lega Nord.
Matteo è attento ad informare i suoi "amici" facebookkiani con i suoi spostamenti, e quella sera, come quasi tutte le altre, ci metteva al corrente che le Feste della Lega sono godereccie, che si beve grappino, si mangia sano e si rientra con la musica di Vasco.

Che fanno IlGiornale e Libero?? Gli danno dell'ubriaco, Matteo l'ha presa sul ridere diciamo e oggi scherzando ha scritto che avrebbe scippato un anziana e rubato le caramelle a un bambino schiaffeggiandolo.
Cosa scriveranno mai gli organi di stampa domani???
Io mi diletto a scrivere e non sono giornalista, però mi accorgo che chi lo fa di professione, per la sola smania di avere visibilità, scrive a volte castronerie che hanno del ridicolo.
Cara stampa italica, scrivete il vero, scrivete che le aziende chiudono e falliscono, scrivete dell'ennesimo suicidio, scrivete della difficoltà dei Comuni di elargire servizi a causa del patto di stabilità. E venite alle feste della Lega a bere un grappino, che non è sinonimo di ubriaco, bensi di ammazzacaffè o sciroppo come un amico lo chiama...
E.G.

sabato 13 luglio 2013

«Un'impresa su tre chiude perché lo Stato non paga i debiti»

 Tra il 2008 ed il 2012 «sono piu' che raddoppiati (+114%) i fallimenti delle imprese vittime dei ritardi o dei mancati pagamenti da parte dei committenti pubblici e privati». È quanto stima la Cgia di Mestre. «È verosimile ritenere che i debiti della Pubblica amministrazione italiana nei confronti delle imprese ammontino a circa 120 miliardi di euro», dichiara il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, convinto che l'ammontare dei debiti sia superiore rispetto ai dati forniti da Banca d'Italia, in base a un'indagine campionaria presentata nel marzo scorso, secondo cui il debito della Pubblica amministrazione sarebbe pari a 91 miliardi di euro.
«Si tratta di una foto scattata il 31-12-2011, ovvero piu' di un anno e mezzo fa - sottolinea Giuseppe Bortolussi - nella quale non sono comprese le aziende con meno di 20 addetti che, ricordo, costituiscono il 98% del totale delle imprese italiane. In questa ricerca, inoltre, non sono state coinvolte le imprese che operano nei settori della sanità e dei servizi sociali che, storicamente, sono quelli dove si annidano i ritardi di pagamento piu' eclatanti. Alla luce di questi elementi, riteniamo che l'ammontare dei debiti scaduti stimato dalla Banca d'Italia sia sottodimensionato di circa 30 miliardi di euro». 
Se si analizzano gli effetti economici dei mancati pagamenti, si scopre che dall'inizio della crisi alla fine del 2012 sono fallite per mancati pagamenti oltre 15.000 imprese. La Cgia stima che tra il 2008 ed il 2010 questa incidenza abbia raggiunto la soglia del 30%, per salire al 31% nel biennio 2011-2012. Pertanto, a fronte di oltre 52.500 fallimenti registratisi in Italia nel quinquennio preso in esame, la Cgia ritiene che 15.100 chiusure aziendali siano addebitabili ai ritardi nei pagamenti, pari a +114% dal 2008 al 2012. 
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/7mN2F

Multinazionale asiatica evade fisco per 15 milioni di euro

Multinazionale asiatica evade fisco
(ANSA) - TORINO, 13 LUG - Quindici milioni di euro più 4 di Iva sottratti al fisco negli ultimi 4 anni. E' quanto scoperto dalla Finanza di Torino su una multinazionale asiatica con sede anche in Italia. L'evasione col 'transfer pricing': la sede italiana del gruppo acquistava dalla propria controllante estera prodotti da commercializzare in Italia nell'automotive a prezzi superiori del 15%. La multinazionale trasferiva i profitti in Paesi ''fiscalmente accoglienti'' del Nord Africa e dell'Europa Orientale.

martedì 9 luglio 2013

Piemonte, Scandalo “derivati”. La sinistra non capiva: “Erano in inglese"

Nel 2006 l’amministrazione regionale piemontese, allora guidata da Mercedes Bresso (rossa che più rossa non si può) decise di emettere 1,8 miliardi di obbligazioni per finanziarsi, e per evitare rischi decise anche di investire nei “derivati” ma qualcosa non torna e non per colpa del Mercato Finanziario ma di una pessima traduzione dall'inglese. Come dire, non pago un interprete ma pago la fregata che mi han fatto.
Ora la Regione Piemonte si trova a pagare un sacco di milioni di euro di interessi. E chi li paga??? i piemontesi!!!

Super-pensionati da 90.000 euro al mese: ecco chi sono i più ricchi d’Italia

Mentre l’Italia va a rotoli nell’immobilismo più totale del Governo Letta, targato PD-PDL-Monti, c’è ancora chi si gode la sua bella pensione d’oro. Oggi in Italia sono 100.000 i “super-pensionati” e costano allo stato italiano ben 13 miliardi di euro all’anno, praticamente una manovra finanziaria. Non ci sono i soldi per il reddito di cittadinanza, per scongiurare l’aumento dell’IVA, ma per pagare i pensionati d’oro sì. Anche perché, nella maggior parte dei casi sono ex politici che ancora molta influenza hanno sulle istituzioni. Per pagare le super-pensioni, ogni anno vengono utilizzati i contributi pensionistici di ben 2.200.000 lavoratori.
A percepire la pensione più ricca d’Italia è Mauro Sentinelli, ex manager e ingegnere elettronico della Telecom, che percepisce un assegno di 90.246 euro al mese, circa 3008 euro al giorno, che si sommano ai gettoni di presenza che percepisce in qualità di membro del Consiglio di Amministrazione di Telecom e da Presidente del Consiglio d’Amministrazione di Enertel Servizi Srl.
Tra i politici, il pensionato più pagato è il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, che cumula 30 mila euro/mese di pensione Bankitalia con 4000 euro dell`Inps ed i 19.054 euro dell`indennità da parlamentare. Lamberto Dini lo segue a ruota con 18 mila euro da Bankitalia, 7000 dall’Inps e 19.054 dal Senato. Subito dietro Giuliano Amato. Un insulto alla dignità degli italiani.
Fonti: Corriere.it – Mauro Giordano, libro “Sanguisughe” – Wallstreetitalia.com