venerdì 31 agosto 2012

Lega Nord: Calderoli, onorato di lavorare al fianco di Maroni

(ASCA) - Roma, 31 ago - ''Il titolo dell'intervista al sottoscritto pubblicata oggi su 'Sette' e' veramente vergognoso. Si estrapola non dico una frase per fare un titolo ma addirittura un solo nome dalla frase per fare il suddetto titolo e senza citare la frase intera, frase dove tra l'altro il primo nome che a mio parere doveva farsi carico di certe responsabilita' era proprio quello del sottoscritto! Il Corriere continua nel suo percorso mirato a voler distruggere l'unica forza politica anti-Monti e anti-sistema, l'unica forza sostenitrice degli interessi del Nord, con l'ennesimo tentativo di inventarsi tensioni nel movimento''. Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, Responsabile Organizzativo Federale e Responsabile del Territorio per la Lega Nord, contestando cosi' il titolo alla sua intervista pubblicata su 'Sette' (''La Lega non scomparira' ma anche Maroni ora deve fare mea culpa'').

''Io sono onorato di lavorare al fianco del Segretario Federale, Roberto Maroni, di cui ho sottoscritto la candidatura e che ho convintamene votato al congresso federale, e continuero' a sostenerlo come sempre ho fatto nella mia vita dentro la Lega, lavorando quasi 24 ore al giorno, tutti i giorni compresi domeniche, festivita' e ferie!'', conclude Calderoli.

Mantova: 178mila euro a mese per 132 falsi profughi, spesi 2,5 milioni

31 ago – Quattro mesi per trovare una soluzione al problema profughi. Un problema che finora, nel territorio mantovano, è costato alle casse dello Stato circa due milioni e mezzo di euro. .
Il 31 dicembre 2102 scadrà la convenzione che il governo, tramite le prefetture, ha stipulato con i centri di assistenza che dal maggio dell’anno scorso accolgono i 132 profughi provenienti dalla Libia (ma di libici a quanto pare ce n’è solo uno)-
Il risultato sarà che il governo non sborserà più i fondi che da 14 mesi consentono ai centri di accoglienza (alberghi, associazioni e cooperative) di ospitare il gruppo di migranti africani. E quindi? «Quindi, esprimendo tutta la solidarietà di questo mondo – attacca l’assessore comunale al welfare Arnaldo De Pietri – avremo 132 persone fuori dalle strutture di accoglienza che si riverseranno in strada.
Per dare un alloggio popolare infatti, devi essere residente in Lombardia da almeno cinque anni e i Comuni non intendono certamente attuare azioni di privilegio nei confronti dei profughi quando le liste di richiesta di aiuto di alloggi e altro da parte dei residenti sono già lunghissime».
L’assessore comunale al welfare Arnaldo De Pietri ha dichirato: “Abbiamo deciso di stilare un documento attraverso il quale chiederemo alla prefettura di dirci che cosa intende fare, perché riteniamo che questo pasticcio è nato dal governo e il governo lo deve risolvere senza scaricare i costi sulle amministrazioni pubbliche che hanno già pochissimi fondi da destinare all’assistenza.
Un esempio? Quest’anno il governo ha azzerato il fondo per le non autosufficienze. Parliamo di 800mila euro per il distretto di Mantova. Che cosa andiamo a raccontare ai nostri concittadini, che da un lato il governo usa la scure sul welfare e dall’altro sborsa 178mila euro al mese (45 euro al giorno per 132 presenze, ndr) per ospitare i profughi?».
Fonte gazzettadimantova

Ecco perché non tasseranno la Coca Cola


La Coca-Cola e il legame con Monti

Nessuno aveva dubbi. La Coca-Cola non sta certo lesinando sforzi per contrastare la tassa sulle bibite gassate proposta dal ministro della salute Renato Balduzzi. Un partita delicata, che minaccia di chiamare direttamente in causa Mario Monti, e non soltanto nella veste di presidente del consiglio. Sì, perché proprio mentre il decreto Balduzzi rischia di essere affossato per le obiezioni tecniche del ministero dell'economia, e per le pressioni esercitate da questa o quella lobby, viene alla mente quel legame che fino a poco tempo fa esisteva tra Monti e la Coca-Cola.


Si dà infatti il caso che il presidente del consiglio sia stato per diversi anni consulente del colosso americano, meritandosi una poltrona all'interno dell'advisory board. Un incarico che Monti dovrebbe aver tenuto fino a poco tempo prima di diventare presidente del consiglio, almeno a stare a quello che è scritto nei curricula del professore. In quello rinvenibile sul sito della Bocconi, per esempio, si può ancora oggi leggere del rapporto tra Monti e la Coca-Cola. E lo stesso nel curriculum scaricabile dal sito della Commissione europea. Insomma, da entrambi i documenti sembra potersi evincere che la consulenza fosse ancora in atto poco prima dell'esperienza governativa dell'accademico bocconiano.

È chiaro, rebus sic stantibus, come gli attriti sviluppatisi in questi giorni intorno al decreto Balduzzi possano mettere in imbarazzo il presidente del consiglio, ex collaboratore della multinazionale americana. Per carità, il decreto in queste ore traballa per contestazioni che provengono da diverse categorie. Ma è evidente che la pressione che stanno esercitando la Coca-Cola e la varie associazioni come Federalimentare, Mineracqua e Assobibe (il presidente di quest'ultima, Aurelio Ceresoli, è un manager di Coca-Cola Hbc Italia) è in grado di essere molto più incisiva di altre. E di segnare il destino di quel balzello da 7,16 euro, ogni cento litri di prodotto immessi nel mercato, proposto da Balduzzi nel suo decreto. Se poi ci si mette anche questo rapporto pregresso di collaborazione tra Monti e Coca-Cola, qualcuno potrebbe credere che le speranze per il provvedimento del ministro della salute siano davvero scarse.
Che poi, a dirla tutta, il legame che si è creato tra il premier italiano e la multinazionale delle bollicine nasce da una «battaglia» particolarmente aspra. Nel 1999, quando era commissario europea alla concorrenza, Monti addirittura perseguì la Coca-Cola per una questione di abuso di posizione dominante. A finire nel mirino dell'allora commissario Ue furono alcuni rimborsi promozionali concessi ai rivenditori che facevano scorta di prodotti Coca-Cola e alcuni contratti di esclusiva che impegnavano i rivenditori a comprare solo dal colosso di Atlanta. Il braccio di ferro si protrasse per ben cinque anni. Fino a quando nel 2004 Monti riuscì a strappare un accordo in base al quale la società americana si impegnava a rinunciare alle intese in esclusiva con i rivenditori. Dopidiché la storia si è sviluppata secondo il canovaccio dei nemici che prima se le sono date di santa ragione, e poi diventano grandi amici. 


Già, perché tempo un paio d'anni (come ricordato da ItaliaOggi del 12 novembre 2011), la Coca-Cola ha deciso di sfruttare le competenze e i «saperi» dell'ex commissario fustigatore. E così il gruppo americano ha coinvolto Monti nel suo advisory board. In pratica si tratta di un'attività di consulenza che sembra essere proseguita, a stare a quanto dicono i curricula, fino a tempi recentissimi. Chissà Balduzzi cosa ne pensa. O meglio, chissà cosa ne penserà se il suo decreto dovesse essere definitivamente demolito.

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I lavoratori che si ammalano più spesso? I calabresi


Dati alla mano, i calabresi sono i più cagionevoli di salute. E' quanto emerge dalla maxi ricerca dell'Inps, che ha estrapolato dati interessanti dai certificati di malattia  giunti nel 2011 dal settore pubblico e privato. Dimostrando come la Calabria sia la regione dove i dipendenti si ammalano di più: 24,5 giorni all'anno per i dipendenti privati, 20 per quelli pubblici. 
La ricerca è stata possibile grazie al sistema di teletrasmissione dei certificati di malattia, introdotto nellaFinanziaria del 2004 ma operativo soltanto nel 2010 con il "Collegato Lavoro", che ha permesso di incanalare in un unico database 11milioni e 714 mila certificati medici per il settore privato con i 4 milioni e 705 mila provenienti dalla pubblica amministrazione. E i dati che ne sono venuti fuori sono molto interessanti.

Ad esempio, se la bandiera nera tra gli assenteisti appartiene alla Calabria, la classifica regionale colloca la Lombardia al primo posto, con il 20% dei certificati medici trasmessi nel 2011. 
I dati pervenuti da ogni regione hanno poi permesso all'Inps di rendere il rapporto ancora più settoriale, andando ad esempio a suddividere le assenze in base al numero dei dipendenti di un'azienda o ancora suddividendo le assenze tra settore pubblico e privato e tra tipologie di contratto.
Nel primo caso, i dati dimostrano come le piccole aziende - fino a 5 dipendenti - abbiano un minor numero di assenti per malattia (1,5% all'anno) dovuto sicuramente ai maggiori controlli, mentre (sempre in base ai certificati pervenuti nel settore privato) i lavoratori con contratto a tempo indeterminato si ammalano 3 giorni in più rispetto a quelli con contratti a tempo determinato o a progetto: 17,8 giorni per i primi, 14,8 per i secondi.
Per quanto riguarda il discorso più generico di certificati di malattia giunti dal settore privato o da quello pubblico, è necessario intanto dire che non è possibile fare alcun tipo di comparazione con gli anni precedenti, essendo la prima volta che l'Inps ha in mano materiale per elaborare questi dati. Si può comunque dire che la media annua di assenze per malattie va dalle 17 giornate per il settore privato e 15,6 per i dipendenti della PA. Sempre nel settore pubblico, il record lo detengono ledonne tra i 40 e i 59 anni, con 2,4 volte in media pro capite; buona la salute dei giovani, con 1,2% di assenze nel pubblico e 1,5% nel privato per i giovani fino a 19 anni.

Una buona media, se affiancata agli altri dati europei: uno studio effettuato da Lusinyan e Bonato per il Fondo Monetario Internazionale ha dimostrato che sono i paesi scandinavi a detenere il record di assenteismo sul posto di lavoro. Calcolando il rapporto tra ore di malattia e ore contrattuali è emerso che l'Italia ha una percentuale inferiore di ore di malattia all'anno, con meno del 2%, mentre Svezia, Norvegia, Francia e Germania detengono rispettivamente il 6, il 5.5, il 3 e 2.5 per cento. 

Un capitolo a parte del report riguarda gli stranieri: i dati dell'Istituto rivelano una salute di ferro nei filippini, con solo 11,5 giorni di malattia nel 2011, mentre egiziani ed egiziane si ammalano di più, con 22,6 giorni in media per gli uomini e 24,5 giorni per le donne.
C'è infine un dato curioso, riguardante il giorno della settimana in cui ci si "ammala" di più. E' illunedì, giorno di fuoco dopo il relax del  week end, che mette a letto il 32% dei privati e il 28% dei pubblici. Migliorano le condizioni di salute nei giorni successivi e svaniscono, non a caso, la domenica.


Molise, soldi da 13 anni per l’aeroporto. Però lo scalo non c’è (e non è previsto) - Inchiesta de "Il Fatto"


Articolo che trovate su: ilfattoquotidiano.it

Ogni anno la società controllata dalla Regione fagocita 102mila euro. Dopo investimenti, incarichi e consulenze, una lite tra Comuni e una bocciatura dell'Enac, la Regione ha insistito fino ad oggi per un'opera mai realizzata. Fino alla pietra tombale messa dal governo Monti

aeroporto interna nuova

CAPARINI (LN), SUBITO NUOVO CONCORSO PER DIRIGENTI PER EVITARE IL CAOS NELLA SCUOLA LOMBARDA


“Il ministero dell’Istruzione indìca al più presto un nuovo concorso per dirigenti al fine di scongiurare la paralisi del sistema scolastico lombardo”. Lo chiede con un’interrogazione il deputato della Lega Nord, Davide Caparini, in seguito all'ordinanza del Consiglio di Stato che ha provocato un vuoto di governo nel sistema scolastico lombardo.
“Il consiglio di Stato ha revocato la sentenza del TAR che annullava il concorso per 355 posti da dirigente scolastico e, con successiva ordinanza cautelare, ha posticipato al 20 novembre di quest’anno la decisione nel merito alle obiezioni sollevate dai ricorsisti. Così facendo ha generato il caos proprio a ridosso dell'inizio dell'anno scolastico. Il risultato è che oggi in Lombardia sono scoperte 500 sedi su 1227. L’unica soluzione per uscire da questa empasse è di fornire massime garanzie ai 355 vincitori e indire un nuovo immediato concorso. Inoltre per circoscrivere i danni economici e consentire la nomina dei nuovi dirigenti fin dall’inizio del 2013 è necessario attivare una procedura d’urgenza evitando soluzioni pasticciate e di ripiego”.

giovedì 30 agosto 2012

MACROREGIONE: SALVINI,CI PROVIAMO DA 20 ANNI; BENVENUTO FORMIGONI

(AGI) - Milano, 30 ago. - La Lega Nord sono "20 anni che prova a portare avanti l'idea" della macroregione, "benvenuto a Formigoni". A dirlo e' il segretario lombardo del Carroccio, Matteo Salvini, che rivendica la primogenitura del suo partito, sul progetto. Salvini, poi, sottolinea: "Se dopo 20 anni arriva anche Formigoni tutto di guadagnato, mettiamoci d'accordo sul come. Adesso si deve passare dalle parole ai fatti".

MINATORI SULCIS: MUNERATO (LEGA) GOVERNO DIA MASSIMO IMPEGNO


(ANSA) - ROMA, 30 AGO - Auspico la massima sensibilita' e il massimo impegno da parte del governo per risolvere la questione dei minatori sardi in lotta per il posto di lavoro scesi nel buio piú' completo per il buio che si profila riguardo la sorte della miniera e del futuro delle famiglie e del territorio".
Sulla vicenda dei minatori sardi interviene la parlamentare della Lega Nord Emanuela Munerato della commissione Lavoro a Montecitorio secondo la quale "a questi uomini e alle loro donne che insieme lottano per il lavoro e alla comunita' sarda devono dare una risposta le istituzioni, locali e nazionali, senza alchimie pilatesche che all'improvviso fanno la loro apparizione magari gia' domani sul tavolo del Cdm". La deputata della Lega ricorda nell'occasione una frase di Giuseppe Di Vittorio cui quest'anno cade il 55/o della scomparsa: "diamo agli operai, ai braccianti, la dignita' di guardare in faccia i loro figli e le loro mogli senza doversi vergognare di tornare a casa con le tasche vuote". "Non e' retorica - conclude l'on. Munerato che appena insediato il governo Monti intervenne alla Camera con la sua divisa da operaia - e' un pensiero attuale di un grande sindacalista".

Puglia “Smart Region” d’Europa: l’ennesima bufala di Vendola per succhiare soldi (da Qelsi.it)


di Caelsius Mars © 2012 Qelsi
Bari, 12 febbraio 2011.
Conferenza stampa del presidente della Regione Puglia Nicola Vendola, detto Nichi in famiglia per scelta del padre, comunista ed infatuato ammiratore del premier russo-sovietico Nikita Sergeevic Chruscev, scritto anche Kruscev o Krusciov, non s’è mai capito bene.
Accanto allo Zar di tutte le Puglie siede l’ing. Livio Gallo, direttore della divisione Infrastrutture e Reti dell’Enel, un pezzo grosso del secondo più importante produttore d’energia d’Europa, mica il primo che passa.
Vendola è infervorato nella presentazione della Puglia del futuro, destinata ad essere la prima “smart region”, regione intelligente, d’Europa. Accanto a lui Gallo annuisce, appoggia e conferma tutto quello che esce dalla bocca di Vendola, tranne, ovvio, gli schizzi di saliva acida che spruzzano candidi dai radi incisivi del presidente regionale. Nichi non si risparmia, dà il meglio di sé, rapisce, ammalia e stupisce l’audience costituita dai rappresentanti dei principali organi di stampa europei, inclusi Locride Oggi e Calascibetta Sicula Domani. Si apprende così che la prima smart region europea non sarà realizzata in Germania, Finlandia, Olanda, Svezia o Danimarca, ma qui da noi, nel tacco d’Italia, in Puglia. I due conferenzieri snocciolano notizie, cifre e cronogrammi : la prima consistente realizzazione si manifesterà già l’anno prossimo, nel 2012, quando le case automobilistiche Mercedes, Nissan e Toyota, grazie ad un accordo con la Regione Puglia “fortemente” voluto dal Governatore, metteranno in circolazione auto elettriche e nella regione gli automobilisti troveranno 250-300 colonnine di distribuzione della nuova “benzina elettrica”. Non solo, ma sono in corso di realizzazione a cura dell’Enel 35 cabine primarie collocate sulle reti elettriche che consentiranno lo smistamento in tutta la regione di energia prodotta da fonti rinnovabili (pale eoliche, pannelli solari, ecc.). Ovviamente, anche la rete elettrica non sarà quella cui siamo abituati oggi, ma sarà quella del futuro, intelligente come la Puglia ed il suo presidente. Una rete intelligente fatta di reti intelligenti perché riescono, grazie a dati che viaggiano su banda larga, a mettere in connessione le fonti di produzione con gli utenti finali, dai cui contatori elettronici è possibile monitorare il livello di consumo ed il fabbisogno istantaneo, onde dirottare l’energia proprio lì dove serve, evitando dispendiosi sovradimensionamenti della capacità di produzione nelle centrali tradizionali. Sembra di assistere allo scenario futurista raffigurato da Metropolis, il mitico film muto del regista austriaco Fritz Lang, cui sia stata sovrapposta la colonna sonora con le “sparate” di Vendola e la quiescente accondiscendenza “eneliana”. E i due danno i numeri, mica solo chiacchiere. “Saranno impiantate ben 4mila stazioni nelle sei province e distribuiti 100mila dispositivi che consentiranno a molte famiglie di monitorare in tempo reale i propri consumi elettrici, nonché le relative tariffe applicate, per potere immagazzinare l’energia in surplus e reindirizzarla al momento giusto secondo le esigenze. Questo progetto è già finanziato (i soldi ci sono, quelli sono veri. Con Vendola dentro su questo non avevamo dubbi, ndr) con 50 milioni di euro derivanti dai fondi comunitari Poin, dove Poin è l’acronimo dei fondi strutturali europei destinati ai Programmi Operativi Interregionali, anche se molti esperti “apulologi” pensano a ragione che significhi Programmi Operativi Interregionali da Non realizzare per far sparire i soldi e spenderli con amici e parenti. Di questi 50 mln, 13 sono destinati alle “smart grids”, cioè alle reti intelligenti propriamente dette, mentre 35 andranno per le cabine primarie (prego notare che 13 + 35 fa 48 e che 2 dei 50 mln di euro sono spariti prima ancora di avviare questo progetto, solo a parlarne. Potenza di San Nichi Vendola, ndr). Poi, dietro l’angolo, spunta il piano Ner 300, col quale mettere a sistema tutti gli interventi e consentire alla Puglia di diventare regione all’avanguardia in Europa anche in una nuova sperimentazione: la trasformazione di energia in surplus in idrogeno (boom! questa è proprio esagerata, ndr), da destinare insieme al metano alla mobilità urbana onde abbattere l’inquinamento da Co2. Attualmente il mercato lo valuta costoso, ma nel giro di pochi anni potrebbe esserci la svolta. Nel frattempo, e qui gli occhi del Governatore si socchiudono assumendo una forma a $, mentre un sorriso da gattone smaliziato gli illumina quella faccia fotocopiata da quella della Luna, tonda e piena di crateri pietrificati, gli investimenti Enel andranno avanti : circa 100 milioni di euro nel 2011, di cui 10 destinati allo sturt-up del progetto, con l’avvio di 9 cabine primarie. E siamo arrivati a 150 milioni di finanziamenti, di cui 148 sul tavolo e due misteriosamente scomparsi. Ma li ritroveranno; Vendola, si sa, è come la casa : nasconde, ma non ruba. Poi la trionfale conclusione finale: “La Puglia sarà un territorio connesso da tutti i punti di vista, realizzerà un’intelligenza che produce abbattimento di tutti i black out – ha concluso Vendola – e un aumento della velocità di comunicazione”. “Le reti intelligenti assicurano l’uso razionale dell’energia e la partecipazione attiva di cittadini, imprese e produttori – ha concluso Gallo – allo sviluppo sostenibile e all’efficienza energetica”. “Ci muoviamo all’interno del protocollo di Kyoto – ha sottolineato la vicepresidente della giunta Loredana Capone – e cioè utilizzare al meglio le fonti di energia rinnovabile e farle entrare nella rete”.
Bari, 29 agosto 2012
Esattamente un anno e mezzo dopo quella conferenza stampa epocale, il quotidiano di Bari tenta di fare il punto della situazione sul progetto Metropolis di Vendola. Giustamente, vuol verificare lo stato di avanzamento dei lavori, degli stanziamenti, di quanto sinora realizzato. Riprendiamo letteralmente: “Ieri (28 agosto, ndr) abbiamo cercato di sapere a che punto è quel progetto annunciato da Vendola e interpellato tre assessori regionali, tra i quali l’assessore Capone. Questa ci aveva assicurato che ci avrebbe fatto sapere entro un’ora i dettagli del progetto a suo tempo annunciato dal presidente Vendola e da lei stessa, la quale è anche vicepresidente della giunta regionale. Fino a questo momento (passate ore, tante ore, ndr) l’assessore Capone non ci ha fatto sapere nulla. Delle 250-300 centraline non ce n’é al momento neppure una. Ai pugliesi non resta che continuare a fare il pieno di carburante. La rivoluzione elettrica… può aspettare”.
A questa situazione che non richiede commenti, noi nulla possiamo aggiungere, se non precisare :a) che non solo non sono state realizzate le colonnine di rifornimento elettrico, ma che non c’è traccia  né delle reti intelligenti, né delle centrali di distribuzione, né delle centraline per l’accumulo/distribuzione dei surplus di energia, né di alcuno dei 100mila strumenti presso gli utenti che permetterebbero la rilevazione dei consumi istantanei e delle tariffe applicate; b) che Mercedes, Nissan e Toyota sono incavolate come bisce; c) che l’unica cosa certa è che Vendola ha “solato” 150 mln di euro per un progetto fantasma che non sarà MAI realizzato, all’appello dei quali ne mancavano già due: che fine hanno fatto i 2+148? Infine, sottolineiamo che l’idrogeno liquido, ancor meglio se in forma metallica, è il combustibile più efficiente, potente e leggero che si possa immaginare. La reazione ossigeno-idrogeno è violentemente esotermica, produce una spinta formidabile e non inquina, perché il residuo della reazione è l’elemento più innocuo ed a noi più connaturato con l’aria, cioè l’acqua, che si forma appunto accoppiando due atomi di idrogeno con uno di ossigeno. E’ la propulsione del futuro, la Nasa ci sbava dietro da 60 anni per arrivarci per adottarla come sistema propulsivo nello spazio interplanetario, dozzine di scienziati della JPL – Jet Propulsion Laboratory di Pasadena – non ci dormono la notte per pensare all’idrogeno, ma non ci riescono ad ottenerne quantità industriali ed in modo economico perché per fare l’elettrolisi dell’acqua e separare l’ossigeno dall’idrogeno occorrono quantità di energia apocalittiche, attualmente non disponibili. Figuriamoci allora se ce la può fare in Puglia l’imbonitore di Terlizzi, con aglio, olio, negromaro e tarante.

REGIONI: MARONI, SU MACROREGIONE STUPIDATE FORMIGONI


(ANSA) - MILANO, 30 AGO - Prosegue lo scambio di dichiarazioni fra la Lega e Roberto Formigoni sull'intenzione del presidente della Regione Lombardia di promuovere una macroregione del nord. Il segretario del Carroccio, Roberto Maroni, su Facebook stamani ha scritto un lungo post che di fatto risponde a quanto scritto ieri su Twitter da Formigoni (che a sua volta replicava indirettamente alle parole di Maroni del giorno prima).
'Formigoni - ha scritto il leader leghista - sostiene che il padre della macroregione del Nord non e' stato Gianfranco Miglio, ma il gruppo cattolico Cisalpino nel 1945. Non so chi sia il suggeritore del Celeste, ma gli consiglierei di informarsi meglio prima di dire certe stupidate. Fu proprio Gianfranco Miglio infatti, appena laureato in Giurisprudenza, a fodare il movimento 'Il Cisalpino''.
Maroni ha quindi ripercorso la storia di quest'ultimo, spiegando poi che i Cisalpini auspicavano l'adozione di un federalismo cantonale sul modello svizzero, con la suddivisione della penisola in tre Cantoni e, dunque, la conseguente costituzione del Cantone Cisalpino (con capitale Milano), che e' la macroregione del Nord. E Miglio - e' la conclusione del post - c'era, apparteneva al gruppo'.

FECONDAZIONE: LEGA DI MARONI PER LIBERTA' COSCIENZA SU TEMI ETICI


(AGI) - Milano, 28 ago. - Nella Lega di Roberto Maroni la linea, dettata dallo stesso segretario federale al congresso di Assago, e' la "massima liberta' di coscienza sui temi etici". E questo riguarda anche i temi della fecondazione assistita, fanno notare in via Bellerio, dopo che la Corte europea di Strasburgo ha accolto il ricorso di una coppia italiana sostenendo che la Legge 40 e' incoerente e viola i diritti umani.

La scelta di apertura alle varie posizioni personali interne al Carroccio e' talmente netta che 'La Padania' domani pubblichera', in prima pagina, gli interventi antitetici di due parlamentari leghisti, Francesca Martini e Massimo Polledri, lasciando liberi lettori e militanti di farsi un'opinione. 

In una nota, diffusa oggi, infatti, Martini, sottosegretario alla Salute nel governo Berlusconi, ha definito la sentenza di Strasburgo un "passo fondamentale di civilta'". "Un passo - ha sostenuto - che permettera' alle coppie che desiderano avere figli e sono portatrici di patologie di procreare nel rispetto della salute del nascituro.
La natalita' in Italia va sostenuta e non ostacolata. Per questo ritengo necessaria una profonda e generale revisione della legge 40 sulla procreazione medicamente assistita che allinei l'Italia alle legislazioni piu' avanzate d'Europa".
Di diverso avviso il parlamentare emiliano Polledri. "La legge 40 del 2004 sulla fecondazione assistita - ha commentato, in una nota - e' frutto di una convergenza tra le forze parlamentari, espressione di una volonta' popolare che la Corte di Giustizia europea dovrebbe rispettare, peraltro in una materia in cui gli Stati hanno piena autonomia decisionale".
"Esprimo pieno rispetto - prosegue Polledri - per le posizioni della coppia tuttavia occorre chiarire che cio' che la legge vuole impedire e' la possibilita' di selezionare gli embrioni.
Nel loro caso infatti, l'unico motivo che spinge alla fecondazione assistita e' eliminare gli embrioni malati, procedura vietata in quanto aprirebbe le porte ad una vera e propria discriminazione. Il concepito, anche se malato, e' un soggetto di diritti ed in quanto tale non puo' essere discriminato". 

mercoledì 29 agosto 2012

CALDEROLI - LEGGE ELETTORALE: “PD E PDL VOGLIONO UCCIDERE LA DEMOCRAZIA.”


“E’ una vergogna: Pd e Pdl sulla riforma elettorale non sono d’accordo su nulla tranne sull’introdurre per legge il bipartitismo e cancellare così qualunque altra forza politica che non siano i loro due partiti.

Con la scusa di voler dare la possibilità all’elettore di scegliere l’eletto, e non è detto che poi lo facciano viste le distanze che li separano su questo tema, di fatto tolgono la possibilità all’elettore di votare per il proprio partito o ne rendono inutile il voto.
Neppure ai tempi del fascismo si era osato tanto.
Due forze politiche che insieme non raggiungono neppure il 50% dei consensi elettorali vogliono cancellare tutti gli altri partiti che invece superano ampiamente il 50% dei consensi, cancellando così la democrazia.
La proposta depositata dalla Lega Nord resta l’unica ipotesi percorribile, perché l’elettore può scegliere l’eletto e può scegliere chi sarà maggioranza e chi sarà all’opposizione, perché garantisce la governabilità e perché è l’unica proposta che non prevede le liste bloccate come invece prevedono quelle di Pd e Pdl.
I lavori del comitato ristretto, e le posizioni che stanno emergendo, rappresentano inoltre un ulteriore motivo per non fare nessun accordo alle prossime elezioni Politiche e per andare da soli.
Del resto, come si possono fare accordi con forze politiche che - oltre a sostenere il governo Monti, e quindi il governo nemico del Nord - propongono modelli elettorali finalizzati alla cancellazione della democrazia e delle regole della vita democratica?”

Polverini operata, «un reparto solo per lei». e Lei querela


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Renata Polverini nella bufera. Il presidente della Regione Lazio è stato accusato di aver fatto chiudere un intero reparto dell’ospedale Sant’Andrea, alla periferia nord di Roma, per sottoporsi a un intervento chirurgico.



Secondo il quotidiano il Manifesto, il fatto sarebbe accaduto il 25 agosto. Pd all'attacco. Enzo Foschi, consigliere regionale commenta: «Mentre le liste di attesa nel Lazio sono interminabili e il cittadino qualunque deve attendere mesi per una Tac, una risonanza magnetica e un'operazione, la presidente Polverini occupa un reparto del Sant'Andrea, una trentina di posti letto e un blocco operatorio. Se questa vicenda fosse confermata, ci troveremmo davanti a un'inconcepibile arroganza del potere, saremmo di fronte a uno scandalo intollerabile».

Foschi inoltre annuncia che sul caso presenterà una interrogazione urgente al consiglio regionale del Lazio «perchè ogni passaggio di questa sconcertante vicenda venga chiarito con dovizia di particolari», ha spiegato. Nessuna replica nè commenti ufficiali dalla Regione Lazio e dall’ospedale sant’Andrea. Ma i collaboratori della Polverini smentiscono la notizia che sia stato usato un intero reparto per assistere la presidente, poichè sarebbe rimasta ricoverata solo per 24 ore.
http://www.vanityfair.it/news/italia/2012/08/29/polemica-polverini-operata-un-reparto-chiuso-solo-per-lei

"L'avvocato Irma Conti ha ricevuto in mattinata l'incarico da parte di Renata Polverini di procedere in ogni sede giudiziaria, civile e penale, oltre che presso il competente garante per la privacy, nei confronti del consigliere regionale Enzo Foschi per la divulgazione di un fatto personale e relativo alla Sua salute di cui la stessa non ha dato alcuna notizia o autorizzazione alla divulgazione." 

SANITA': STUCCHI (LN), NON TECNICI MA DILETTANTI ALLO SBARAGLIO


(AGI) - Roma, 29 ago. - "Non e' certo qualche giorno in piu' nel varo del provvedimento a preoccuparci, piuttosto lo sono i suoi contenuti. Come, per esempio, le annunciate nuove misure nei confronti dei medici di base, o la tassa cosiddetta sulle bollicine, che alla lunga anziche' un vantaggio per lo Stato potrebbe rivelarsi un boomerang, se le grosse multinazionali produttrici di bevande gassose dovessero, per esempio, decidere di ritirare i loro investimenti nel nostro Paese". E' quanto afferma il vicesegretario federale e deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi.
"Insomma - prosegue - siamo alle solite, tecnici e professori piu' che oculati e lungimiranti governati si rivelano sempre piu' dei dilettanti allo sbaraglio e a pagarne le conseguenze sono tutti i cittadini e in particolare quelli del Nord, la parte piu' produttiva del Paese. Per questo motivo - conclude Stucchi - e' quanto mai opportuno andare avanti sul nostro programma, esplicitato dal nostro segretario federale, Roberto Maroni, di interlocuzione continua con il territorio, l'unica strada possibile per difendere gli interessi del Nord contro una sciagurata azione di governo".

SALVINI: "DIFENDERE I POPOLI VUOL DIRE DIFENDERE ANCHE LE LINGUE LOCALI E NAZIONALI"


La protesta dell'indipendentista Sardo Doddore Meloni, a cui é stato impedito di avere in carcere un interrogatorio di garanzia in lingua Sarda, riapre e il dibattito sulle lingue regionali o minoritarie.

Il Parlamentare Europeo della Lega Nord, Matteo Salvini, ha depositato proprio ieri un'interrogazione alla Commissione Europea per chiedere, tra le altre cose, se questa vicenda non rappresenti una violazione della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea che prescrive l'uguaglianza di ciascuna persona davanti alla legge e la non discriminazione linguistica.

Il Segretario della Lega Lombarda afferma: "Non voglio entrare nel merito della vicenda giudiziaria di Doddore Meloni. Spero solo che possa fornire ai giudici chiarimenti circa le accuse, anche gravi, che gli sono mosse contro. Devo dire che questa vicenda sottolinea ancora una volta, e non ne sentivamo francamente il bisogno, che lo stato italiano non rispetta le autonomie e i popoli che sono costretti a vivere sotto le sue leggi".

"Il Governo Monti - prosegue Salvini - ha finalmente avviato la procedura di ratifica della Carta Europea delle lingue regionali e minoritarie, ma ha posto molte, troppe riserve, soprattutto su temi delicati come quello della giustizia. Così facendo, lo stato italiano discrimina esplicitamente lingue come il Sardo, il Friulano e il Ladino, favorendo il Francese, il Tedesco e lo Sloveno le cui comunità godono della protezione data da stati esteri o trattati internazionali".

Ma se per Roma il Sardo é nella"serie b" delle lingue, la situazione é ancora più grave per gli idiomi non riconosciuti dallo stato, ma solo dalla legislazione regionale come il Lombardo, il Veneto, il Piemontese e altri ancora. Assurda, inoltre , la situazione del Ligure: tutelato e protetto in Francia, nel Principato di Monaco e in Sardegna, ma non dalla stessa Regione Liguria.

"Certo - conclude Salvini - oggi le priorità della Sardegna sono altre: il lavoro, una continuità territoriale che umilia e non funziona e collegamenti via mare sempre più costosi e sempre meno frequenti che stanno allontanando non solo il turismo ma pure i tanti Sardi che lavorano o studiano nel continente e che ancora oggi devono trovare con l'emigrazione la soluzione al problema della ricerca di un lavoro".

"Solo il dialogo e il confronto tra i movimenti autonomisti ed indipendentisti, auspicato da Roberto Maroni proprio in Sardegna alcune settimane fa, potrà permetterci di non disperdere la ricchezza delle nostre identità e a costruire quell'Europa dei Popoli e non degli stati centralisti che noi, come Lega Nord, auspichiamo da tempo".

CRISI: STUCCHI (LN), GOVERNO E MAGGIORANZA PENSANO SOLO A TENERSI LE POLTRONE

"Le soluzioni del governo per uscire dalla crisi, tradotte dal piano teorico a quello pratico, producono risultati opposti alle aspettative. Dopo il dramma degli esodati avremo adesso quello dei nuovi disoccupati frutto della riforma Fornero. Le aziende infatti, in un momento di incertezza economica qual è quello attuale, non sono disposte a tramutare il contratto a tempo in assunzione a tempo indeterminato". E' quanto afferma in una nota il vice segretario federale e deputato della Lega Nord Giacomo Stucchi. " Tutti i dati economici - continua l'esponente del Carroccio - dimostrano come, nonostante gli annunci di Monti e dei suoi ministri, che negli ultimi giorni hanno profuso ottimismo a piene mani, la recessione è lontana dalla conclusione. Un fatto allarmante perché connesso - conclude Stucchi - anche alla persistenza di una strana maggioranza di governo, più incline alla conservazione delle poltrone che non alla soluzione dei problemi del Paese".

Riccardi: “Migliaia di immigrati stanno lasciando l’Italia, è una grave perdita per noi”


Ci sono molti immigrati che, di fronte alla crisi, sono tornati nei Paesi d’origine mentre altri invece sono andati in altri Stati europei dove è più facile trovare lavoro e integrarsi. L’esodo degli immigrati dal nostro Paese è «una perdita per noi»
Parole del Ministro Riccardi che piange per quel milione (dati del ministero) di immigrati che hanno lasciato il nostro paese a causa della crisi. Una grave perdita, dice, per la nostra economia e per la nostra società. Onestamente questo buonismo al limite del piagnisteo per gli immigrati che lasciano il nostro Paese fa francamente ridere… anzi piangere pensando che questo è un Ministro della Repubblica. Mentre la disoccupazione è alle stelle, avere un milione (che poi questa cifra non so da dove sia uscita) di immigrati in meno può essere solo una boccata d’ossigeno… altro che motivo di tristezza..

Articolo originale su: www.ilfazionso.com
Fonte: http://www.ilfazioso.com/riccardi-migliaia-di-immigrati-stanno-lasciando-litalia-e-una-grave-perdita-per-noi.html

martedì 28 agosto 2012

LEGA: MARONI, A VENEZIA FESTA 7/10, POI TAPPE IN TUTTO NORD


(ANSA) - MILANO, 28 AGO - Non ci sarà quest'anno la consueta formula della 'Festa dei popoli padani' che fino all'anno scorso nella prima metà di settembre veniva organizzata dalla Lega lungo il Po dal Monviso a Venezia. Ma il 7 di ottobre la festa ricomincerà, sotto la guida del segretario Roberto Maroni, sempre da Venezia da dove, quella domenica, ripartirà con una nuova formula "un'iniziativa a tappe in tutte le regioni della Padania, per riempire le piazze, illustrare la nostra proposta, far sentire la nostra voce contro il governo Monti e raccogliere le firme per le leggi di iniziativa popolare che consentano il referendum sull'euro e l'Europa". A spiegarlo è stato lo stesso Maroni in una conferenza
stampa nella sede del Carroccio in via Bellerio a Milano. L'iniziativa a tappe si concluderà il 7 aprile prossimo a Pontida, dove tornerà dopo 1 anno di stop il tradizionale raduno leghista. In sostanza servirà per illustrare quel nuovo manifesto della Lega che lo stesso Maroni intende completare agli Stati generali del nord in programma al Lingotto di Torino il 28-29 settembre prossimi. Dopodiché - ha spiegato ancora - ci sarà "ogni mese una tappa in una regione, ogni mese una piazza per illustrare le nostre proposte: questa è la strada che abbiamo tracciato da qui alle elezioni politiche". Il tutto, ha ribadito Maroni, all'insegna dello slogan 'Prima il nord'.

lunedì 27 agosto 2012

CRISI. DOZZO (LN): GERMANIA E FRANCIA DECIDONO E MONTI SI ADEGUA

(DIRE) Roma, 27 ago. - "Germania e Francia hanno deciso di creare un gruppo di lavoro congiunto sulla crisi dell'Eurozona per valutare l'attuazione delle decisioni sulla Grecia e la Spagna ma anche questioni piu' di lungo periodo in tema di vigilanza bancaria, unione bancaria e integrazione europea. Ovviamente il nostro Paese non e' stato invitato a dare alcun parere e a decidere alcunche' e cio' testimonia la marginalita' di Monti e del suo Governo in ambito europeo". Lo dice il presidente dei deputati della Lega Nord, Gianpaolo Dozzo, commentando il vertice fra i ministri delle Finanze francese Moscovici e tedesco Schauble. "In Europa siamo soltanto ospiti e neanche troppo graditi- aggiunge Dozzo- nonostante tutti i 'compiti', ossia tutte le tasse, che Monti ha inflitto a cittadini e imprese per compiacere la Merkel. Insomma Germania e Francia danno le direttive, Monti le esegue e la sua maggioranza parlamentare Pd, Pdl, Udc e Fli le avalla in Parlamento".

CALDEROLI – IMMIGRATI: “UN MILIONE IN MENO UNA PERDITA PER IL PAESE? MA IL MINISTRO RICCARDI CONOSCE I DATI DELLA DISOCCUPAZIONE? SE NON SE NE FOSSERO ANDATI AVREMMO UN MILIONE DI DISOCCUPATI IN PIU'…”


“Il Ministro Riccardi sostiene che la partenza di un milione di immigrati rappresenti testualmente “un fenomeno che rischia di tradursi in una perdita per noi?”.
Ma il ministro Riccardi è a conoscenza degli ultimi dati della disoccupazione che da noi ha toccato livelli da record?
Ma il ministro Riccardi si rende conto che senza quel milione di immigrati che se ne sono andati via avremmo esattamente un milione di nostro cittadini disoccupati in più?
Certo se anche il ministro Riccardi volesse seguire l’esempio del milione di immigrati che se ne è andato altrove e scegliesse di abbandonarci anche lui penso che nessuno si straccerebbe le vesti…”

I dirigenti più pagati d'Italia? Sono a Palazzo Carafa Lecce


LECCE - Ci fosse una palma d’oro per i compensi più alti, probabilmente se la aggiudicherebbero loro. I dirigenti di Palazzo Carafa, da questo punto di vista, non temono confronti con i colleghi di altre città, sparse per tutta la Penisola. Ieri a denunciare la cosa è stato Giovanni D’Agata che, da fondatore dello Sportello dei diritti, ha citato il caso del segretario generale del Comune di Lecce e ha sollecitato una riduzione degli stipendi, in un periodo in cui «la maggior parte dei cittadini fatica ad arrivare alla fine del mese». 


Dai dati Istat sulla popolazione, aggiornati al 1° gennaio 2011, risulta che Lecce conta 95.520 residenti. E l’Amministrazione di Palazzo Carafa, nel 2010, ha speso per retribuire i suoi 19 dirigenti una cifra pari a 2 milioni e 195.479 euro lordi. A quest’importo, poi, va aggiunto il compenso (sempre lordo) del segretario generale Vincenzo Specchia: 158.370 euro. Per un esborso complessivo (comprensivo di stipendi e premi vari a vantaggio dei dirigenti), da parte del Comune di Lecce, che arriva a quota 2 milioni e 353.849 euro. Specchia, però, non è il dirigente più remunerato di Palazzo Carafa, perché il primato spetta, di diritto, al capo di Gabinetto del sindaco Paolo Perrone e dirigente del settore Avvocatura comunale, Maria Luisa De Salvo, coi suoi 171.977 euro lordi. Da questo punto di vista, il confronto con altri Comuni di pari entità demografica, però, non regge. Basta fare una carrellata sui dati che, per legge, gli enti locali sono tenuti a pubblicare nei rispettivi siti istituzionali, alla sezione «Trasparenza, valutazione e merito». 



Il Comune di Arezzo (100.212 abitanti) per i suoi “soli” 12 dirigenti stanzia ogni anno un milione e 182.659 euro, meno della metà rispetto a Pal

domenica 26 agosto 2012

Giustizia/ Molteni (Ln): Task force è solo boutade estiva Governo fallimentare, da Severino soltanto chiacchiere


Roma, 26 ago. (TMNews) - "L`annuncio del ministro Paola Severino di una task force per smaltire l`arretrato civile è solo una boutade estiva che non troverà riscontro nella pratica. La politica del governo sulla giustizia è stata fallimentare, e lo ribadiremo a settembre con la mozione di sfiducia al ministro".
Lo ha dichiarato in una nota il capogruppo della Lega Nord in commissione giustizia alla Camera, Nicola Molteni.

"In questi nove mesi il ministro della giustizia - ha aggiunto - non ha fatto nulla per azzerare o comunque ridurre il pesante fardello dell`arretrato civile e penale e per rendere il sistema giudiziario più rapido ed efficiente. La recente riforma delle circoscrizioni giudiziarie peggiorerà ulteriormente la situazione, creando un grave danno ai cittadini e alle imprese.
Già in passato il ministro aveva annunciato la necessità di occuparsi dell`arretrato civile, ma poi abbiamo visto che le sue attenzioni si sono rivolte sul decreto svuota carceri, lo svuota processi e la cancellazione dei tribunali del nord . Diamo per scontato che a settembre le priorità del ministro saranno la legge bavaglio e le depenalizzazioni".

"Anziché lanciare proclami dagli organi di stampa sulla scia dei suoi colleghi Passera e Fornero, il ministro Severino - ha sottolineato Molteni - intervenga in modo serio e concreto per porre rimedio alla giustizia lumaca del nostro Paese che ha colpito un imprenditore comasco, che da dal 3 luglio è in sciopero della fame per protesta perché attende da sei anni una sentenza civile di primo grado su una questione di eredità famigliare. Attendere sei anni per avere una sentenza civile di primo grado è una vergogna che riflette lo stato di decadimento generale del Paese. Presenteremo un`interrogazione al ministro della giustizia - ha concluso - per far luce su questa vicenda e perché il funzionamento della giustizia e l'efficienza in tempi rapidi della stessa sono fattori che in un momento di crisi possono aiutare il sistema economico a rilanciarsi".

sabato 25 agosto 2012

TASSA BIBITE: RIZZI (LN), LA PROSSIMA SARA' SULL'ARIA


ROMA, 25 AGO - ''Di questo passo, la prossima sara' la tassa sull'aria...Chi siede al governo deve smetterla di pensare a nuovi balzelli, sempre piu' fantasiosi e ridicoli, e cominciare realmente a tagliare decine di miliardi di sprechi.
Un'idea? Gliela diamo noi. Basta applicare i costi standard, come previsto dall'emendamento della Lega Nord approvato sulla spending review e di botto avremmo un risparmio strutturale di 27 miliardi all'anno. Non ne possiamo piu' di questi deliranti dilettanti allo sbaraglio''. Lo dichiara il senatore della Lega Nord Fabio Rizzi.

Benzina/ Divina (Lega): Governo Monti fa orecchie da mercante 'Non solo sulle tasse: si può intervenire su concorrenza'


Roma, 25 ago. (TMNews) - Non serve solo abbassare le tasse per bloccare la spirale in aumento del prezzo dei carburanti. Lo spiega in una nota il presidente della commissione Prezzi e tariffe del Senato Sergio Divina (Lega). Dopo aver ricordato le tensioni sui prezzi delle ultime settimane, l'esponente del Carroccio accusa il Governo Monti di aver fatto "orecchie da mercante" rispetto ai numerosi appelli per un suo intervento. "Il prezzo dei carburanti - osserva Divina - non dipende solo dall`eccesso di pressione fiscale" ma "c`è molto anche nell`inefficienza della catena distributiva e nella scarsa liberalizzazione del mercato petrolifero".

Ricordando una inchiesta giornalistica dalla quale risulta che il prezzo più conveniente in Veneto è praticato "da una catena indipendente 'Rete Italia', che proponeva la benzina a 1,616 euro/litro e il gasolio a 1,507 euro/litro", il parlamentare leghista aggiunge: "Se un distributore indipendente riesce a fare questi prezzi (scontati rispetto a quelli già bassi degli ipermercati di almeno 11-13 centesimi al litro e di anche 15 centesimi al litro di quelli delle grandi marche nazionali che 'lavorano' nei pressi delle 'pompe bianche'), vuol dire che spazio di manovra per agire sul prezzi commerciali dei prodotti petroliferi esiste e si deve sfruttare fino in fondo, evitando di gonfiare all`eccesso gli utili delle compagnie che spesso vengono riversati in politiche d`immagine, come quelle dei contratti 'stellari' di certi giocatori in pancia a squadre di calcio possedute da società o famiglie con interessi nel mondo petrolifero".

LAVORO: VACCARI (LEGA), FORNERO DOVE SEI?


(ANSA) - ROMA, 25 AGO - 'Apprendo con piacere che il Consiglio dei Ministri si e' riunito per stabilire lo slittamento della proroghe delle tasse. E' esattamente quello che la Lega Nord aveva chiesto con degli emendamenti al decreto terremoto, poi bocciati da Pd e Pdl. Meglio t
ardi che mai, ma evidentemente non e' sufficiente. Bisogna portare questa soglia almeno al 30 giugno 2013. Per quanto riguarda poi le nuove assunzioni nel pubblico impiego, sarebbe utile sapere se il governo le ritiene funzionali alla spending review'. Lo dichiara il senatore della Lega Nord Gianvittore Vaccari.
'Evidentemente Pd e Pdl - sostiene Vaccari - hanno deciso di accettarle, vendendo il loro voto in cambio della legge elettorale. Ministro Fornero, se ci sei batti un colpo. Ci aspettiamo adesso che siano messi almeno pari soldi reali per contributi alle piccole e medie imprese, che vengano assunti 12 mila operai nelle PMI, che almeno il 50% siano giovani e donne.
Forse cosi' pil e sviluppo potranno ripartire'.

venerdì 24 agosto 2012

A Napoli sono abusivi perfino i cimiteri: 500 loculi fuorilegge

Un business da due milioni e mezzo di euro Denunciati tesoriere e imprenditore della banda


L'ultima frontiera dell'abusivismo a Napoli e dintorni? Il cimitero. A completare l'improbabile mondo borderline che prospera sotto il Vesuvio, salta fuori la necropoli abusiva, nascosta all'interno dei confini del camposanto (quello «vero») di Torre Annunziata. Qui i carabinieri hanno scoperto 500 loculi, alcuni dei quali già assegnati in concessione, realizzati senza l'ombra d'autorizzazioni nell'area di un'arciconfraternita. Il tesoriere di quest'ultima è finito denunciato insieme all'imprenditore che ha costruito il manufatto. Il business mancato, che introduce il concetto di edilizia cimiteriale abusiva, avrebbe portato a introiti per due milioni e mezzo di euro. Ma il camposanto aumm' aumm' chiude il cerchio di una tradizione partenopea, pittoresca ma non certo invidiabile: quella dell'abusivismo spalmato in ogni settore.
Prima di trovare riposo eterno nel sepolcro abusivo, un cittadino di questo mondo parallelo vive, naturalmente, in una casa altrettanto abusiva (nel quartiere di Pianura, per 58mila abitanti nel 2010 c'erano 70mila richieste di sanatoria), prende il caffé in un bar abusivo (a maggio a Pozzuoli ne è stato demolito uno a ridosso della Tangenziale), batte il caro carburanti facendo il pieno in un distributore abusivo (a gennaio vicino Caserta la finanza ne ha sequestrato uno con 9000 litri di gasolio mai denunciati), prende appuntamento col «dentista» abusivo (era settembre scorso quando le fiamme gialle hanno sorpreso un 39enne di Santa Maria Capua Vetere intento ad applicare una dentiera a una paziente: non aveva uno straccio di titolo).
E se la sera ha voglia di uscire, prenota il posteggio dell'auto spedendo un sms al parcheggiatore abusivo di fiducia, che provvederà a mantenere libero lo spazio per la macchina (se non finisce denunciato, come è capitato a un intraprendente 20enne lo scorso ottobre nel centralissimo quartiere Chiaia). I suoi figli frequentano una scuola abusiva (a maggio la polizia municipale ne ha scoperta una in piazza Dante con 116 alunni, tutti stranieri), e sulla sua tavola non mancano pane, prodotto nel migliaio di forni abusivi legati alla camorra, vino, fatto con l'uva coltivata abusivamente nel terreno inutilmente confiscato al clan Nuvoletta (è successo a Chiaiano lo scorso febbraio), e cozze, allevate abusivamente nelle non limpidissime acque del porto (pochi giorni fa la polizia ne ha sequestrate 6 tonnellate tra Pozzuoli e Napoli).
A proposito di mare, in estate aprono anche tanti stabilimenti balneari attrezzati di lettini, docce, musica e bar, ovviamente del tutto abusivi (il 10 agosto a Bagnoli ne hanno chiusi due, con 80 lettini e 1400 metri quadri di spiaggia). Qualcosa di più elitario? I posti barca abusivi nella cala di Marina Grande, a Capri (business costato una denuncia a un 34enne dell'isola). Ma il nostro uomo può anche far vacanza in stile villaggio: nel 2009, nell'hinterland napoletano, la finanza ha sequestrato un «parco turistico» - ovviamente abusivo - con 4 edifici, 161 case prefabbricate, piscine, campi da calcio e da tennis, laghi artificiali, bar, supermarket. Persino una chiesa. Manca solo il paradiso abusivo. Ma quello, a differenza delle tombe, può attendere.

LEGA A NAPOLITANO, NO A NOMINA NUOVI SENATORI A VITA

ROMA, 24 AGO - ''Il Presidente della Repubblica non nomini i due senatori a vita. Ricordo che e' stata affrontata da Palazzo Madama una riforma costituzionale dove e' gia' stato approvato il Senato federale' che 'cancella i senatori a vita' e sarebbe bene non nominarne altri fino alla fine dell' iter legislativo''. E' l'appello della Lega Nord con il senatore Sergio Divina a Giorgio Napolitano. Secondo il parlamentare della Lega ''nel caso avvenissero queste due nuove nomine di senatori a vita esse sono l'ennesimo privilegio inutile di uno Stato che butta i soldi dalla finestra. Per quanto ci riguarda a mano a mano che i senatori a vita concludono il loro ciclo vitale e' bene - conclude il senatore trentino - evitare di rimpiazzarli''

ELEZIONI: DOZZO "A NOVEMBRE? SUBITO, MA SERVE NUOVA LEGGE ELETTORALE"

ROMA (ITALPRESS) - "Non ci sara' nulla di concreto nel prossimo Consiglio dei ministri, solo propaganda. Per quanto riguarda la Lega, abbiamo una serie di appuntamenti importanti, come gli Stati Generali del Nord nel corso dei quali affronteremo tutta una serie di questioni e faremo diverse proposte". Cosi' Gianpaolo Dozzo, capogruppo della Lega alla Camera a Tgcom24. Sulla possibilita' di elezioni a novembre dice: "Ieri c'e' stato un balletto di dichiarazioni sulla legge elettorale. Io so che nessun passo avanti e' stato fatto. Noi abbiamo detto di andare subito alle elezioni ma ho la sensazione che servirebbe almeno la nuova legge elettorale per il 20 di settembre e la vedo dura, in questi termini". Quanto alle prossime mosse delle Lega, Dozzo sottolinea che il partito "sta risalendo la china e noi stiamo mettendo a punto una serie di proposte. Alla riapertura della Camera riproporremo subito che si torni sulla questione degli esodati, visto che c'e' stato un parere quasi unanime su delle proposte, tra le quali una e' mia, per cercare di trovare una soluzione per queste persone. Come primo atto forte chiediamo dunque di mettere all'ordine del giorno la proposta di legge sugli esodati".