domenica 31 marzo 2013

I dieci saggi, ecco gli uomini del presidente


I 10 saggi (da sx, in alto): ENRICO GIOVANNINI, GIOVANNI PITRUZZELLA, SALVATORE ROSSI, GIANCARLO  GIORGETTI, FILIPPO BUBBICO; (da sx, in basso): ENZO MOAVERO MILANESI, VALERIO ONIDA, MARIO MAURO,  GAETANO QUAGLIARIELLO, LUCIANO VIOLANTE

I 10 saggi (da sx, in alto): ENRICO GIOVANNINI, GIOVANNI PITRUZZELLA, SALVATORE ROSSI, GIANCARLO GIORGETTI, FILIPPO BUBBICO; (da sx, in basso): ENZO MOAVERO MILANESI, VALERIO ONIDA, MARIO MAURO, GAETANO QUAGLIARIELLO, LUCIANO VIOLANTE
I dieci saggi, ecco gli uomini del presidente
ROMA - Valerio Onida, il sen. Mario Mauro, il sen. Gaetano Quagliariello e il prof. Luciano Violante. Sono questi i 'saggi' individuati dal presidente Napolitano per il gruppo di lavoro istituzionale. Lo si legge in una nota del Quirinale.
Enrico Giovannini, presidente dell'Istat, Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Authority della concorrenza; Salvatore Rossi, membro del Direttorio di Bankitalia, Giancarlo Giorgetti e Filippo Bubbico, presidenti delle Commissioni speciali di Camera e Senato, e Enzo Moavero Milanesi. Sono questi i 'saggi' per l'economia scelti dal Colle.
"Continuo ad esercitare fino all'ultimo il mio mandato, non nascondendo al Paese le difficoltà che sto ancora incontrando e ribadendo la mia fiducia nella possibilità di un responsabile superamento della situazione che l'Italia attraversa", ha affermato il presidente Giorgio Napolitano nell'attesa conferenza stampa al Quirinale, dopo la riflessione seguita alle consultazioni di ieri. Mentre si avvicina l'elezione del nuovo capo dello Stato "sono giunto alla conclusione che, pur essendo ormai assai limitate le mie possibilità di ulteriore iniziativa" per un nuovo Governo, "posso fino all'ultimo giorno" aiutare a "sbloccare una situazione irrigidita tra posizioni inconciliabili".
Napolitano ha chiesto a "due gruppi ristretti di personalità", di formulare su temi istituzionali e economico-sociali, "precise proposte programmatiche oggetto di condivisione" da parte delle forze politiche, in vista di un possibile governo. I nomi dei "gruppi ristretti di personalità" sono stati resi noti nel pomeriggio. I nomi delle personalità che lavoreranno per facilitare la soluzione della crisi sono stati scelti dal presidenti della Repubblica "in piena autonomia" e non è stata indicata una scadenza per il termine del loro lavoro. 
I due gruppi ristretti voluti dal presidente Napolitano avranno un carattere "uno politico istituzionale e l'altro economico-sociale" e si insedieranno martedì prossimo. Prepareranno un rapporto - si è appreso - che verrà presentato o a Napolitano o al presidente che verrà dopo di lui e il loro lavoro potrà anche essere una sorta di base programmatica per il nuovo governo.
"Devo ancora una volta sottolineare l'esigenza che da parte di tutti i soggetti politici si esprima piena consapevolezza della gravità e urgenza dei problemi del Paese" per cui serve "un accentuato senso di responsabilità" per formare "un valido Governo" in tempi brevi. 
Il Governo Monti è "operativo" e "sta per adottare provvedimenti urgenti per l'economia", d'intesa con la UE e con "il contributo del nuovo Parlamento", ha assicurato il presidente. "Non può sfuggire agli italiani e alla opinione internazionale che un elemento di concreta certezza della situazione del nostro Paese è rappresentato dalla operatività del nostro governo tutt'ora in carica e non sfiduciato dal Parlamento", ha detto  Napolitano. Il Governo sta per adottare provvedimenti urgenti per l'economia, d'intesa con la Ue e con l'essenziale contributo del nuovo Parlamento attraverso i lavori della commissione speciale presieduta dall'onorevole Giorgetti", ha proseguito il Capo dello Stato.
''Siamo pronti ad accompagnare il percorso indicato dal presidente Giorgio Napolitano. Governo di cambiamento e convinzione per le riforme restano asse''. Cosi' il premier incaricato Pier Luigi Bersani.
"Ovviamente se avesse assegnato a noi l'incarico per il governo sarebbe stata la scelta ottima, ma la strada scelta è quella che più si avvicina alla soluzione in un momento così difficile". Così Claudio Messora, coordinatore comunicazione del M5S, a Sky Tg24. "Il M5S ha sempre detto che è possibile continuare con la 'prorogatio', in cui il vecchio governo resta in carica per le funzioni amministrative - aggiunge Messora - Le parole di Napolitano sembrano suggerire che è una possibile via uscita". "Questo rientra nel solco di quanto è stato dichiarato dal M5s, anche nel recente post di Grillo: facciamo fare in fretta al Parlamento 4-5 leggi, poi vediamo il da farsi. Era quasi inutile perdere tanto tempo per realizzare un governo impossibile", prosegue Messora.
"Delle due l'una: o governo politico di grande coalizione o subito al voto". Così il segretario del Pdl, Angelino Alfano. "La prima ipotesi (da noi auspicata) è un accordo pieno, politico e di legislatura. Altrimenti la strada maestra è quella di tornare subito alle urne, senza frapporre alcun indugio".
La Commissione Ue "ha fiducia nel processo democratico italiano per trovare la giusta soluzione". Così un portavoce dell'esecutivo Ue all'ANSA dopo le decisioni annunciate dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La Commissione Ue, ricordando che non è il suo ruolo commentare gli sviluppi politici in atto nei paesi europei, non è intervenuta nel merito di quanto annunciato dal Quirinale, limitandosi a ribadire la "fiducia" di Bruxelles nel processo democratico in Italia.
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Debiti Pa, la prossima settimana il decreto - Giorgetti


ROMA, 28 marzo (Reuters) - Il governo dovrebbe approvare "la prossima settimana" il decreto che definisce i termini per liquidare alle imprese fornitrici della pubblica amministrazione 40 miliardi di crediti commerciali tra 2013 e 2014.
Lo ha detto il presidente della commissione speciale di Montecitorio, Giancarlo Giorgetti (Lega), chiudendo il primo ciclo di audizioni sui nuovi obiettivi di deficit e debito annunciati dall'esecutivo la scorsa settimana.
Camera e Senato dovrebbero approvare martedì 2 aprile la relazione che aumenta al 2,9% del Pil il deficit del 2013. A quel punto il governo è libero di procedere con il varo del decreto legge.
Il 26 marzo due fonti governative avevano riferito a Reuters che il governo punta ad approvare il provvedimento al più tardi entro il 10 aprile.
Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano.

venerdì 29 marzo 2013

Maroni: sì a un "Governo politico che risponda al Nord

Milano, 29 mar. (TMNews) - Il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, ha ribadito con un messaggio su Twitter la posizione del Carroccio sulla formazione del nuovo esecutivo: sì a un "Governo politico che risponda al Nord, oppure nuove elezioni. Mai più governicchi simil-montiani che mettono tasse e ammazzano le imprese" ha scritto il presidente della Regione Lombardia che, dopo aver partecipato alle consultazioni al Quirinale, è di ritorno a Milano.

Goldman Sachs: il vero pericolo per la UE è Grillo


gold
29 MAR – La banca d’affari, alcune settimane fa, aveva accolto con piacere il successo del Movimento 5 Stelle, definendo il risultato elettorale come qualcosa di “abbastanza entusiasmante” e avvertendo che il Paese “ha bisogno di cambiare qualcosa di importante”.

Ora invece la Goldman cambia (o finge di cambiare) idea: Il vero problema dell’Ue, a cui il blocco del Paesi del Nord dovrebbe pensare seriamente, non e’ Cipro ma l’Italia con il ”fattore Grillo”. Lo ha detto Jim O’Neill, presidente di Goldman Sachs Asset Management, in un’intervista a Bloomberg Tv.
”La storia piu’ interessante – dice O’Neill – e’ il fattore Grillo in Italia. Non capisco come i tipi duri del Nord non stiano pensando a questo problema”.

GOVERNO. STUCCHI (LN): DISPONIBILI A GRANDE COALIZIONE


(DIRE) Roma, 29 mar. - "Noi da Napolitano andremo a ribadire la posizione illustrata la settimana scorsa, cioe' che la situazione e' drammatica e che non siamo disposti a giochini interni.

Diamo disponibilita' a un governo politico di grande coalizione per dare delle risposte ai cittadini. Se qualcuno ha delle preclusioni perche' si sente superiore dal punto di vista morale, ne rispondera' al paese". Lo dice il vicesegretario generale della Lega Nord, Giacomo Stucchi, a Tgcom24.

Lombardia: Maroni su Vinitaly, sostegno a qualita' prodotti Doc


(ASCA) - Milano, 28 mar - Tutela ''diretta'' degli interessi del settore in Europa, lotta alla contraffazione e all'elusione in difesa di marchi e prodotti di qualita', sostegno concreto alle imprese e, in particolare, alle start up avviate da giovani. In questo scenario si muovera' la politica agricola della Regione Lombardia, anche in vista della discussione e approvazione delle linee della Pac, attesa a Bruxelles nelle prossime settimane. Lo hanno sottolineato oggi il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e l'assessore regionale all'Agricoltura Gianni Fava, intervenendo alla presentazione del Padiglione Lombardia dell'edizione 2013 di Vinitaly, importante esposizione del settore in programma a Verona dal 7 al 10 aprile.

mercoledì 27 marzo 2013

Lombardia: presentato Pdl per azzerare rimborsi a gruppi consiliari

(ASCA) - Milano, 26 mar - Abolire i rimborsi ai gruppi consiliari del Pirellone. E' questo l'obiettivo della prima proposta di legge avanzata nel primo giorno della Decima legislatura regionale Lombardia. Primo firmatario del pdl e' il leghista Stefano Bruno Galli, eletto al consiglio regionale del Pirellone nella lista civica 'Maroni presidente'. ''Da parte nostra - ha commentato - c'e' la volonta' di avviare un'azione concreta e non demagogica sui costi della politica. Ed e' importante che il primo progetto di legge del nuovo Consiglio si occupi di questo''.

La Giunta Maroni sblocca il patto 134 milioni per pagare le imprese



Il Pirellone

Una boccata d'ossigeno per Comuni e Province strangolati dal patto di stabilità. La Giunta regionale ha approvato durante la sua prima seduta la delibera del patto di stabilità territoriale: un «plafond» di 250 milioni di euro destinato a dare fiato a Comuni e Province lombarde, allentando i vincoli del patto di stabilità vero e proprio. 


Un «patto» del Nord, licenziato contestualmente da tre regioni: Lombardia, Piemonte e Veneto.  Un provvedimento che sblocca in Lombardia qualcosa come 134 milioni di euro, libera quote di potenzialità di spesa del patto di stabilità, mettendo gli enti locali in condizione di usare le risorse che hanno in cassa per pagare fornitori e aziende che hanno già fatto opere sul territorio.


martedì 26 marzo 2013

"Il maltolo può spingere al suicidio le cellule tumorali", la scoperta all'Università di Urbino



Due studiosi dell'Università di Urbino hanno individuato nel maltolo, una sostanza naturale contenuta nel malto, nella cicoria, nel cocco, nel caffè e in moltissimi altri prodotti naturali, la possibilità di utilizzarlo per lo sviluppo di una nuova classe di molecole con spiccata attività antineoplastica. La scoperta rappresenta un notevole avanzamento nella ricerca di nuove strategie terapeutiche contro il cancro tanto da avere ottenuto il brevetto nazionale, nell'attesa di quello internazionale. Questo lavoro è il frutto di una sinergia multidisciplinare tra due gruppi di ricerca: uno con sede a Fano, guidato dal dottor Mirco Fanelli, di estrazione prettamente biomedica; l'altro, del professor Vieri Fusi, prettamente chimico. "Il maltolo, per sé, è una molecola innocua - spiega Vieri Fusi -utilizzata talvolta come additivo alimentare per il suo aroma e le sue proprieta' antiossidanti, ma - se opportunamente modificata - può dare origine a nuove molecole con interessanti proprietà biologiche".

Lombardia/Agricoltura: Fava, Nord tratti subito con Europa


26 Marzo 2013 - 16:51

(ASCA) - Milano, 26 mar - Gli agricoltori del Nord rappresentano ''non solo geograficamente, quella parte di sistema produttivo di una macroregione che deve tornare ad avere un ruolo fondamentale nell'economia del paese''. Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia, Gianni Fava, intervenendo all'assemblea dei Giovani di Coldiretti davanti oltre mille imprenditori agricoli provenienti anche da Piemonte, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, durante l'assemblea di Coldiretti Giovani Impresa.

Per il neo assessore leghista, ''e' finita l'era del filtro politico romano. Il ministero dell'agricoltura ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza. Nelle prossime settimana sara' approvata la Politica agricola comunitaria senza che l'Italia possa essere rappresentata in modo degno.

Abbiamo avuto un ministro che, diventato parlamentare, ha dimostrato di non essere piu' credibile ne' come tecnico, ne tantomeno come politico. Gia' la prossima settimana a Bruxelles chiedero', insieme ai colleghi delle regioni agricole del Nord, di essere ricevuti con il medesimo status che viene accreditato ad altre importanti regioni europee''.

MARONI, LEGA D'ACCORDO CON PDL, BASTA GOVERNI TECNICI


(ANSA) - ROMA, 26 MAR - ''La Lega condivide la posizione espressa da Alfano, auspichiamo un governo a guida politica, basta con i tecnici. Serve un governo di legislatura che duri, solo cosi' si affrontano e risolvono i problemi e lo dico in
veste di governatore''. Cosi' il leader del Carroccio Roberto
Maroni al termine dell'incontro tra Pdl-Lega e Bersani.(ANSA).

Terzi: “Mi dimetto perché i marò non dovevano tornare in India”


terzi
26 mar – Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha annunciato le sue dimissioni per la vicenda marò. “E’ risibile e strumentale sostenere che la Farnesina ha agito per fatti suoi sul caso dei due fucilieri. Ho dato informazioni a tutte le autorità di governo sugli aspetti critici del negoziato con l’India”, ha spiegato Terzi in un’informativa alla Camera.
“Le riserve da me espresse non hanno prodotto alcun effetto e la decisione è stata un’altra”, ha ricordato in Aula il ministro.

La Padania da sola pagherebbe il debito pubblico in meno di 15 anni


di GILBERTO ONETO per l'Indipendenza
Da un po’ di tempo si è ripreso – finalmente – a parlare di numeri e, in particolare, di residuo fiscale. Secondo la definizione di Ricolfi, esso è la “Differenza fra le entrate correnti della Pubblica amministrazione (tasse totali e vendite) e le uscite correnti al netto del servizio del debito”.
In altre parole è l’indicatore della quantità di denaro che  lo Stato italiano si porta via senza dare nulla in cambio, ovvero quello che le comunità versano in “solidarietà tricolore”, per il solo piacere di vedersi rappresentare da Napolitano e poter cantare l’Inno di Mameli. È  un numero che indica l’entità dello “scambio” (nel nostro caso della rapina) ma che non serve neppure a delineare la qualità dello stesso: si pagano “per buone” prestazioni che sono ignobili (servizi sociali, sicurezza, giustizia eccetera) e non spiega quanto di quello che ritorna sul territorio sia affettivamente a vantaggio delle comunità locali o non vada invece a finire in voci che di locale hanno solo il luogo di spesa (pubblici dipendenti meridionali, spese per immigrati eccetera).
In ogni caso si tratta di un interessante “marcatore” della strana perequazione italica, in grado di rivelare  con sufficiente  grado di accettabilità che ci guadagni e chi ci perda dall’unità e indivisibilità dell’Italia.

LEGA NORD: IL RADUNO DI PONTIDA QUEST'ANNO SARA' AL POMERIGGIO.


(AGI) - Bergamo, 26 mar. - La Lega Nord di Bergamo sta stringendo i tempi per l'organizzazione dell'edizione 2013 del raduno di Pontida, quello che ripristinera' la piu' antica delle tradizioni del Carroccio saltata lo scorso anno per la bufera che aveva investito il partito. Il raduno di quest'anno, che si svolgera' 7 aprile (la stessa data del giuramento della Lega Lombarda del 1167) avra' un'importante novita': durera'
infatti per l'intera giornata. Fino a due anni fa, infatti, solo la mattinata della domenica era dedicata agli interventi dei relatori, culminanti in quello finale di Bossi.Stavolta invece nelle prime ore della giornata ci sara' un intrattenimento musicale, mentre gli interventi politici saranno spostati dalle 14 in poi. Questo per dare modo anche ai militanti che vivono piu' lontani da Pontida di poter arrivare in tempo e poter partecipare al raduno.

REGIONI: AL VIA CONFERENZA DEI GOVERNATORI = PRESENTI I TRE PRESIDENTI LEGHISTI


Roma, 26 mar. (Adnkronos) Al via la riunione della Conferenza delle Regioni, riunita anche in vista dell'incontro, fissato alle 13, con il presidente incaricato Pierluigi Bersani. Alla riunione, presieduta da Vasco Errani, stanno partecipando diversi governatori.
Presenti al tavolo i tre presidenti del Carroccio: il neogovernatore della Lombardia e segretario della Lega Nord Roberto Maroni, i presidenti del Piemonte Roberto Cota e del Veneto Luca Zaia.

GOVERNO. STUCCHI: ACCORDO PD-LEGA? FANTAPOLITICA


(DIRE) Roma, 26 mar. - Un accordo Pd-Lega? "E' fanatapolitica".
Cosi' Giacomo Stucchi della Lega Nord ospite a Omnibus su La7, aggiungendo che "pensare di spezzare l'accordo politico tra il Pdl e la Lega oggi e' un'assurdita', non e' concretizzabile".
E ribadisce: "Per dare un governo a questo paese l'unica possibilita' da parte di Bersani e' quello di essere realista e capire che si deve fare una grande coalizione che abbia una larga base parlamentare ed elettorale per affrontare i problemi economici che ci sono ma anche le riforme istituzionali", augurandosi che cosi' nasca "un governo che abbia una prospettiva, che non duri 6 mesi o un anno per fare la legge elettorale e poche altre cose, ma che rinnovi e innovi".

domenica 24 marzo 2013

IMMIGRATI: BOLDRINI, CITTADINANZA AI LORO FIGLI

(AGI) - Milano, 24 mar. - Per il presidente della Camera, Laura Boldrini, un'altra delle priorita' che il Parlamento deve affrontare con urgenza e' quello della cittadinanza ai figli degli immigrati, "una cosa sulla quale dovremo lavorare prima possibile. Gli amici dei nostri figli non possono non essere italiani. C'e' un doppio canale che non e' giusto e dovremo adoperarci per cambiare cio' quanto prima". La Boldrini, infine, ha sottolineato che nell'area globale saltano le certezze precedenti e "il migrante deve essere rivalutato. E' l'espressione umana della globalizzazione. Quello che dobbiamo fare e' costruire ponti".

sabato 23 marzo 2013

GARAVAGLIA - PATTO STABILITA' REGIONE LOMBARDIA"ABBIAMO DATO AI COMUNI LOMBARDI 134 MILIONI, SUBITO, SENZA ASPETTARE. MA QUESTO E' SOLO UN ACCONTO"


“Questo primo acconto del Patto di Stabilità verticale consente ai comuni lombardi di avere da subito a disposizione la cifra di 134 milioni di euro, se invece avessimo aspettato di mettere mano al bilancio per aumentare la cifra avremmo dovuto aspettare dei mesi e avremmo rischiato di trovarci nella situazione dell’anno scorso, in cui tanti comuni non hanno poi fatto in tempo a spendere le cifre a loro destinate.
Per questo abbiamo preferito dare fin da subito tutto quanto già disponibile, ma contiamo di spuntare dal Governo un’altra tranche in modo da pareggiare l’importo di 210 milioni stanziato l’anno scorso, senza mettere soldi freschi della Regione Lombardia.
Vorrei poi ricordare ai consiglieri del Pd che questa cifra di 134 milioni è stata ottenuta grazie al decisivo pressing della Lega in Parlamento: la tabella inizialmente approvata dal Governo, e sostenuta dal Pd, prevedeva una cifra nettamente inferiore di circa una cinquantina di milioni ed è stato solo grazie alla pressione della Lega e all’intervento in Conferenza-Stato Regioni della Regione Lombardia se si è arrivati in febbraio a questi nuovi importi.
Noi siamo abituati a fare le cose in tempi rapidi e in modo efficace.
Restiamo dell’idea che il Patto di Stabilità dei comuni debba semplicemente saltare e saremo pertanto molti attenti nel seguire l’iter del decreto annunciato sui pagamenti della Pubblica Amministrazione.
I comuni lombardi, infatti, hanno i soldi in cassa e non possono spenderli per pagare i debiti, ma sono soldi veri, mentre in altre parti del Paese questi soldi sono delle banche, cioè farebbero ulteriori debiti per pagare i debiti: mi pare ci sia una bella differenza!”

Lo afferma Massimo Garavaglia, Assessore all'Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia.

Patto stabilita': Zaia, corda si spezza


Patto stabilita': Zaia, corda si spezza
(ANSA) - VENEZIA, 23 MAR - "La corda è tesa e sta per spezzarsi. La risposta arrivata dopo la manifestazione dei sindaci a Roma è deludente, dilatoria, fumosa''.

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia rilancia la sfida contro il patto di stabilità e rivolge un ultimatum "al Governo uscente o a quello che, forse, nascerà.

"Chi si sta occupando di costituire un nuovo Governo - continua - ponga attenzione al Paese reale e alle oramai non rinviabili necessità dell'Italia che produce''.

Calderoli: Un moderato al Quirinale e poi parliamo del Governo


Condivisione su contenuti, poi soluzione tecnica per appoggio

TMNews
Milano, 23 mar. (TMNews) - Il prossimo presidente della Repubblica "deve essere una persona moderata e non più di sinistra. Se siamo d'accordo su questo si può aprire un dialogo con noi e con il Pdl. Individuiamo una figura moderata da mandare al Quirinale e poi parliamo di governo". Lo ha detto, in un'intervista a Repubblica, il leghista Roberto Calderoli, chiarendo che rispetto all'incarico a Bersani "la Lega non prende alcuna decisione in disaccordo con il Pdl" e che "non c'è nessun margine per un governo Pdl-Lega-Monti".

Se si verificassero le condizioni poste dalla Lega, "ovviamente dovremo anche confrontarci sui contenuti" tra cui la crisi che colpisce famiglie e imprese, perché "se il problema dell'Italia è far decadere Berlusconi da parlamentare allora siamo di fronte a gente che non fa l'interesse del Paese". In quel caso, affrontare il tema dell'eventuale fiducia della Lega "da un punto di vista tecnico" potrebbe esserci "una condotta d'aula differenziata". Per esempio, "potrebbe starci uno che vota sì e l'altro che esce dall'aula".

Calderoli ha affermato che la Lega non è favorevole a un ritorno alle urne "anche se non ne abbiamo paura". E che se Bersani non ce la fa "ci vuole un nuovo tentativo istituzionale" e la "persona più indicata sarebbe lo stesso Napolitano".

venerdì 22 marzo 2013

GOVERNO: MARONI, NUOVO VOTO UTILE SE NON SI ESCE DAL GUADO


(AGI) - Milano, 22 mar. - Roberto Maroni precisa che preferirebbe che si trovasse una soluzione piuttosto che tornare alle urne in tempi rapidi; tuttavia, il presidente della Regione Lombardia, ha anche aggiunto che "piuttosto che rimanere nel guado per un tempo indefinito sarebbe opportuno tornare alle elezioni". Il segretario della Lega ha fatto comunque presente che si tratterebbe di un'ipotesi per la quale il presidente della Repubblica "non pare favorevole"
Lo stesso Maroni, in prima battuta, ha detto di auspicare che in qualche modo le urne si possano evitare: "Confido sempre che una soluzione si trovi - ha spiegato - e io la preferisco piuttosto che tornare alle elezioni. Noi siamo sempre pronti a tutto, ma non credo sia utile tornare alle elezioni. Confido - ha concluso - che il
Presidente della Repubblica, nella sua saggezza sappia trovare una soluzione". A chi gli chiedeva se in questa trattativa per dotare un eventuale nuovo esecutivo di una maggioranza stabile fosse incluso anche il nome del prossimo Capo dello Stato, Maroni ha tagliato corto: "Non ci interessa".

Senato: Calderoli (Lega Nord) eletto vicepresidente (SCHEDA)


Senato: Calderoli (Lega Nord) eletto vicepresidente (SCHEDA)

21 Marzo 2013 - 21:09

(ASCA) - Roma, 21 mar - Roberto Calderoli e' stato nominato vicepresidente del Senato. Nato a Bergamo nel 1956, l'ex ministro della Lega Nord e' alla sua settima legislatura.

Gia' ministro delle riforme istituzionali nel governo Berlusconi II, e' coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord ed e' stato ministro per la Semplificazione Normativa nel governo Berlusconi IV.

Entrato nel Carroccio fin dalle prime ore, nel 1993 e' stato nominato presidente del movimento ed ha ricoperto il ruolo di segretario nazionale dal 1995 al 2001 entrando per la prima volta a Montecitorio nel 1992. Come ministro della Semplificazione fini' su tutti i giornali quando nel marzo del 2010 diede simbolicamente fuoco a 375.000 leggi abrogate in 22 mesi di legislatura, raccolte in circa 150 scatole contenenti i soli titoli. A lui si deve l'attuale legge elettorale, il cosidetto 'Porcellum'.

giovedì 21 marzo 2013

Governo: Maroni, incarico a Grasso? Vediamo cosa fa Napolitano

(AGI) - Milano, 21 mar. - "Non sono il Presidente della Repubblica e non faccio ipotesi di incarico: sto a vedere cosa fara' Giorgio Napolitano e spero lo faccia presto". Cosi' Roberto Maroni ha risposto a chi gli chiedeva come valuterebbe un eventuale incarico, come esploratore o premier, al presidente del Senato, Piero Grasso. A margine di un convegno sulla mafia al Pirellone, il segretario federale della Lega Nord ha poi ribadito: "A me, come presidente della Regione Lombardia, piace l'idea di avere un interlocutore a Roma, che possa prendere decisioni; cioe' un governo vero". "Oggi questo interlocutore non c'e' - ha rilevato Maroni -, detto questo, siamo in attesa di vedere cosa decidera' Napolitano". (AGI) .

PROVINCE: MARONI, ABOLIRLE COMPORTA RISPARMIO QUASI ZERO


(AGI) - Milano, 21 mar. - "Ho sentito il ministro Piero Giarda fare conti veri sull'abolizione di tutte le Province e non sarebbero quei 'fantastilliardi' di cui si parla, ma pochissime centinaia di milioni come noi avevamo indicato; quindi, risparmio quasi zero a fronte di un caos nella gestione dei servizi pubblici". Cosi' il governatore lombardo, Roberto Maroni, ha risposto a chi gli chiedeva un commento al provvedimento della Regione Sicilia sulle Province. A margine di un convegno sulla Mafia al Pirellone, il segretario federale della Lega Nord ha poi aggiunto: "La Sicilia ha abolito le Province sostituendole, mi pare di capire, con unione dei Comuni: staremo a vedere spero che a nove Province si sostituiscano con 40, 50 unioni Comuni. 

mercoledì 20 marzo 2013

Lombardia: Maroni presenta nuova giunta, 7 assessori a Pdl 7 a...(1 Upd)


(ASCA) - Milano, 19 mar - Parita' di genere e parita' di rappresentanza nella nuova giunta regionale della Lombardia ufficializzata questo pomeriggio dal neo presidente Roberto Maroni. Il numero degli assessorati scende a 14 per una giunta divisa a meta' tra Pdl e Lega Nord e tra uomini e donne.

La vicepresidenza della Regione va a Mario Mantovani, attuale coordinatore lombardo del Pdl, che incassa anche le deleghe alla Sanita'. Il Pdl porta a casa anche l'assessorato alle Infrastrutture che va a Maurizio Del Tenno. Al partito di Silvio Berlusconi vanno poi l'assessorato al Lavoro (Valentina Aprea), alle Attivita' produttivi (Mario Melazzini), alla Casa (Paola Bulbarelli), e al Territorio (Viviana Beccalossi) e al Commercio (Alberto Cavalli).

Maroni ha invece voluto riservare al Carroccio gli assessorati al Bilancio (Massimo Garavaglia), alla Famiglia (Maria Cristina Cantu'), allo Sport (Antonio Rossi), all'Agricoltura (Gianni Fava), all'Ambiente (Claudia Terzi), alla Cultura (Cristina Cappellini), e alla Sicurezza (Simona Bordonali).

Soddisfatto Maroni che nel corso del suo intervento ha evidenziato come sia stata la 'meritocrazia' a ispirarlo nella formazione della nuova giunta: ''E' una scelta fatta sulle competenze di ciascuno e sul carattere delle persone.

Questa e' una squadra, per me non ci sono differenze di carattere politico. Il manuale Cencelli con me non entra in Regione Lombardia''. Stesso discorso per la nomina dei direttori generali dei diversi assessorati: ''Non entro nella questione - ha spiegato - ogni assessore scegliera' il suo dg in base al rapporto di fiducia che deve esserci, non in base al manuale Cencelli''. Il neo governatore ha ribadito che in cima alla scaletta delle priorita' c'e' la necessita' di ''eliminare la legge sui rimborsi regionali che ha portato a sprechi''. Grande attenzione anche sul lavoro e crescita economica. Su questo terreno, Maroni auspica ''un'azione comune con le altre forze politiche'', tanto che ''settimana prossima incontrero' i rappresentanti dell'opposizione per definire le linee guida''.

martedì 19 marzo 2013

Governo: Salvini (LN), complicata la collaborazione con Bersani e Monti


Governo: Salvini (LN), complicata la collaborazione con Bersani e Monti

19 Marzo 2013 - 09:48

(ASCA) - Roma, 19 mar - ''Vedo molto complicata una collaborazione con Bersani e Monti. Siamo stati gli unici a fare la guerra al governo Monti che e' stato un disastro per l'economia del Paese, non cambio idea in nome di qualche posto in Parlamento''. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della lega Lombarda, intervenendo ad Agora', su Rai Tre. ''La Lega - ha aggiunto Salvini - ha 40 parlamentari, quindi non possiamo allearci con una sinistra che ha come priorita' la cittadinanza agli immigrati''.

GOVERNO: CALDEROLI "NON ANDREMO IN AIUTO DI BERSANI"


ROMA (ITALPRESS) - "Noi abbiamo mantenuto una linea di coerenza.
Entrambe le cariche di Camera e Senato sono andate solo alla maggioranza, tuttavia la maggioranza al Senato Bersani non ce l'ha. Qualsiasi nostra azione verra' concordata con il nostro alleato del Pdl e non abbiamo alcuna intenzioni di andare in aiuto a Bersani" Lo ha detto ai microfoni di Tgcom24 Roberto Calderoli, dirigente della Lega Nord.

Borghezio: "Boldrini fancazzista e buonista internazionale"


Borghezio, "carezze" alla Boldrini:
"Una fancazzista internazionale.
E' come i trafficanti di uomini"
Mario Borghezio

Il vulcanico leghista spara ad alzo zero sulla neo presidente della Camera: "A Lampedusa non faceva un ca..., solo lacrimucce e demagogia"




Ospite lunedì 18 marzo a La Zanzara, in onda su Radio 24, il vulcanico europarlamentare della Lega Nord Mario Borghezio mette nel mirino la neo-eletta presidente della CameraLaura Boldrin, da sempre impegnata nelle politche di sostegno agli immigrati e ai rifugiati (ha ricoperto incarichi all'Onu e all'Unhcr). Dal coro unanime di elogi che subito dopo l'elezione a Montecitorio hanno accompagnato la Boldrin, prende le distanze il ruspante esponente leghista. E lo fa a modo suo. Dice a Giuseppe Cruciani che gli chiede di commentare l'elezione: "E' un tipico rappresentante del fancazzismo buonista internazionale". Borghezio si riferisce all'Onu, un'organizzazione per la quale, secondo il pasionario verde, "si spendono il 70-80% dei fondi per mantenere questi funzionari fancazzisti inutili che fanno finta di interessarsi dei poveri del mondo e intanto soggiornano comodamente negli alberghi a cinque stelle, creandosi, come questa signora, i presupposti di una carriera politica a spese dei poveri“. 
"Pro-clandestini" - Borghezio, insomma, ribalta la prospettiva terzomondista della questione immigrazione. E argomenta: "La Boldrini parla degli immigrati usando la più trita demagogia terzomondista e buonista che neanche un vendoliano o un esponente di estrema sinistra ha mai utilizzato”. Poi, malignamente imbeccato dal conduttore che gli fa notare come la Boldrini  si sia occupata anche della questioneLampedusa, aggiunge: "A Lampedusa non faceva un cazzo, ma faceva continuamente propaganda, demagogia e lacrimucce sulla pelle dei veri poveracci senza andare a indagare le cause vere dell’immigrazione”. Borghezio parla a ruota libera, è incontenibile, ci va giù pesante: "Ci facessero vedere i bilanci questi fancazzisti dell’Onu e della Fao. La Boldrini è come i trafficanti di esseri umani, ha una responsabilità morale gigantesca, non ha mai fatto un cazzo per contrastare il traffico”. Quindi, indignato, azzarda un paragone: "Mentre i nostri militari si privavano dell'acqua per darla ai poveri, questi stavano negli alberghi a cinque stelle". Il discusso europarlamentare della Lega, inviperito, rincara poi la dose sulla Boldrini: "Incentivava l’arrivo dei clandestini con la sua politica buonista: andate in Italia che c’è sempre qualche stronza di turno che ricatta i governi per farvi accogliere con il traffico degli esseri umani“.

http://www.liberoquotidiano.it/news/1206949/Borghezio___Boldrini_fancazzista_e_buonista_internazionale_.html

PATTO STABILITA': BITONCI, MODIFICARE VINCOLI PER MINISTERI E SBLOCCARE PAGAMENTI DELLA P.A


ROMA, 19 MAR "Siamo d'accordo sulle soluzioni tecniche da concordare in sede europea per sbloccare i pagamenti della pubblica amministrazione ma il Governo può modificare a costo zero il patto di stabilità per dare finalmente il via libera al pagamento da parte della Pa nei confronti delle piccole e medie aziende che vantano un credito di oltre 70 miliardi di euro".

Lo dichiara Massimo Bitonci, presidente della Lega Nord al Senato.

"Per sbloccare una situazione che ogni giorno diventa sempre più insostenibile - prosegue Bitonci - sarebbe sufficiente una modifica del patto a saldo invariato. Basterebbe predisporre vincoli più stringenti per i ministeri e meno rigidi per gli enti locali all'interno degli stessi obiettivi previsti permettendo dunque alle imprese il pagamento delle forniture di beni e servizi da parte di comuni, province e regioni. Ci aspettiamo dunque che l'attuale Governo agisca immediatamente in questo senso senza indugi ulteriori".

lunedì 18 marzo 2013

LOMBARDIA: PASSAGGIO DI CONSEGNE IN REGIONE, DA OGGI AL TIMONE MARONI = FORMIGONI CONSEGNA AL LEADER DEL CARROCCIO STORICO CAMPANELLINO


Milano, 18 mar. (Adnkronos) - Da oggi il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni e' ufficialmente il nuovo presidente della Regione Lombardia. Il via libera e' venuto dalla Corte d'appello e a palazzo Lombardia Roberto Formigoni ha consegnato a Roberto Maroni lo storico campanellino per richiamare in giunta l'attenzione degli assessori.

'Sono molto lieto e onorato di passare a Maroni questa responsabilita' importante di guidare una Regione straordinaria come la Lombardia che entrambi amiamo intensamente', ha sottolineato Formigoni.

'Io - ha proseguito l'ex presidente - ho avuto il privilegio per 18 anni di guidare la Regione Lombardia e sono onorato di passare il testimone a Roberto Maroni che ha vinto una battaglia importantissima'.

Governo: Calderoli, con Pd dialogo non chiuso.Possibile intesa su Colle


(ASCA) - Roma, 18 mar - 'Dialogo chiuso? Non sarei cosi' frettoloso'. Questo il pensiero della Lega Nord espresso questa mattina in un'intervista a Repubblica dal senatore Robeto Calderoli che pero' ammette: 'Certo se avessimo condiviso' l'elezione del Presidente del Senato 'ovviamente non con questi nomi, si sarebbe aperto subito un dialogo sulle cose da fare e magari anche un accordo sul prossimo governo. Ma c'e' ancora una possibilita', l'elezione del Presidente della Repubblica' che necessariamente 'non dovra' avere tessere di partito, e men che meno essere il quarto presidente di sinistra'. Quello che Calderoli definisce 'l'esame di riparazione si puo' fare in aprile con l'elezione del nuovo Capo dello Stato: se il Pd dimostra attenzione alla mia proposta vuol dire che ha recuperato il senso di responsabilita'. Se invece pensa di fare filotto il discorso si chiude'.
Su queste basi, Calderoli assicura che 'mi sembrano tutti d'accordo' tranne i 'turchi' del Pd, ovvero 'quelli che continuano a spingere per un'alleanza con Grillo'. Ma l'ex ministro ne ha anche per i suoi alleati: 'Di turchi ne ho visti un bel po' sabato in Senato anche nel Pdl; dopo l'elezione di Grasso non hanno avuti di meglio che gridare 'elezioni, elezioni'. Pensano che la prossima volta vinceranno loro: potrebbe anche darsi ma sarebbe una vittoria di Pirro'.

Lombardia: prima riunione Maroni e' su infrastrutture (Mi.Fi.)


MILANO (MF-DJ)--Molti pensavano che le prime preoccupazioni del nuovo governatore della Lombardia, Roberto Maroni, sarebbero arrivate dal settore della sanita' mentre il presidente della Regione ha impiegato poco tempo per capire che il tema piu' caldo del momento e' il fronte autostradale ed e' subito corso ai ripari.
Delle infrastrutture in costruzione in Lombardia, scrive MF_Milano Finanza, si parla da mesi cosi' come da mesi si elencano le difficolta' che stanno attraversando. Le azioni delle societa' fanno capo alla Provincia di Milano che attraverso Asam controlla la maggioranza assoluta di Serravalle che a sua volta e' azionista di controllo di Pedemontana Lombarda e socio di maggioranza di Tem, holding dalla quale dipende Tangenziale Esterna, la societa' che operativamente dovra' realizzare la nuova Tangenziale est esterna di Milano. Ma se Palazzo Isimbardi e' l'azionista di riferimento, la Regione Lombardia e' sia il concedente, cioe' l'autorita' che presiede e controlla i lavori (attraverso Cal, Concessioni autostradali lombarde), sia l'ente politico che in quanto azionista forte di Expo 2015 ha la responsabilita' dell'esecuzione delle grandi opere nei tempi previsti.
Maroni ha subito preso in mano il dossier e nei giorni scorsi ha indetto una riunione sul tema. Le indicazioni emerse sono state inequivocabili e in parte hanno sconfessato la linea sin qui tenuta dai vertici di Serravalle. L'aspetto industriale piu' importante riguarda la Tangenziale Esterna: Maroni e' stato inflessibile, spalleggiato anche da Cal, banche e costruttori e ha preso un impegno politico affinche' tutta l'autostrada venga completata in tempo per l'Expo. In piu' il nuovo presidente ha riconvocato tutti a distanza di un mese per fare una verifica sugli impegni presi. Era chiaro che alle infrastrutture lombarde servisse una regia politica, visto che gli ultimi mesi sotto la guida di Roberto Formigoni sono stati contrassegnati dall'attesa per il responso politico delle regionali. E il nuovo Governatore potrebbe far valere il suo peso politico rivendicando la presidenza di Serravalle (Agnoloni e' stato nominato da Podesta'), anche se non sembra siano mai state fatte richieste ufficiali. red/bca

domenica 17 marzo 2013

Gpl e metano: la farsa degli incentivi già finiti


A TEMPO DI RECORD - È proprio grande la voglia di gas, automobilisticamente parlando. C’era infatti attesa per l’avvio dei nuovi incentivi all’acquisto di veicoli a Gpl metano, fissato appunto per oggi, ma a malapena i concessionari sono riusciti a tirare su le saracinesche che il collegamento informatico con il ministero ha fatto sapere che… “la festa appena cominciata era già finita”. La copertura dei 5 milioni di euro riservata alle vendite ai privati si è esaurita in men che non si dica.

PREVEDIBILI - La vicenda è stata commentata pesantemente dal presidente della Federauto, l’organizzazione che raggruppa i concessionari d’auto italiani. “Avevamo predetto esattamente quello che sarebbe accaduto. Questi incentivi sono solo fumo e niente arrosto anzi, per il nostro settore sono negativi perché hanno innescato aspettativa per niente” sono state le prime Filippo Pavan Bernacchi, appunto presidente della Federauto, che ha continuato: “Intanto abbiamo dissipato circa 5 milioni di euro di denaro pubblico per non vendere neanche un’auto in più. Adesso butteremo via gli altri 35 milioni destinati alle aziende, ammesso che nel loro parco abbiano autoveicoli da rottamare con più di dieci anni. Per un’azienda cosa molto difficile. Ai concessionari non resta che gestire le reazioni negative dei Clienti e di questo certo non avevamo bisogno”.
MANCANZA DI CONSIDERAZIONE - Effettivamente la Federauto aveva messo in guardia sulla scarsissima validità degli incentivi così come predisposti. E va detto che tutti gli addetti ai lavori del settore auto avevano criticato il provvedimento, ma alle opinioni di chi oggettivamente conosce il mercato come nessun altro non è stata riconosciuta alcuna credibilità. E ancora una volta si è dimostrato che il mondo dell’auto non riesce o non è capace di farsi sentire e essere credibile.
POCHI FORTUNATI ­ L’incentivo massimo era di 5.000 euro, che però non poteva essere superiore al 20% del prezzo dell’auto. Essendo disponibili per i privati soltanto 5 milioni di euro, si comprende come era prevedibile che per il singolo acquirente sarebbe l’incentivo sarebbe stato praticamente una lotteria.
FONTE ORIGINALE: www.alvolante.it

L’attacco di Calderoli: “Colpo gobbo in Parlamento così andremo a schiantarci”


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I titoli dei telegiornali hanno già annunciato l’elezione dei nuovi rappresentanti di Camera e Senato quando, un quarto d’ora dopo le 20 di sabato 16 marzo, il senatore Roberto Calderoli richiama.
Devo riconoscerlo: è un uomo di parola. Alle miei insistenti telefonate non ha risposto "Perchè ero in aula" ammette, ma è bastato un sms in dialetto per rammentargli la mia richiesta. E ha richiamato.
Lo avevo intervistato qualche mese prima delle elezioni sulla possibilità che il “porcellum”, la “sua” legge elettorale, fosse cambiato. Disse che non se ne sarebbe fatto nulla, che sia Bersani che Berlusconi sarebbero andati al voto con quella porcata. Andò così. Non che Calderoli sia un indovino, ma bisogna riconoscerlo: è un abile politico, conosce perfettamente i meccanismi del Parlamento, gli equilibri e le trattative di palazzo.
Da dove partiamo senatore? La botta è ancora calda. Il centrosinistra ha conquistato sia la presidenza della Camera che quella del Senato. Che scenario si prospetta ora?
“Il Pd ha dimostrato quale sia la sua intenzione: rinunciare all’atteggiamento costruttivo. Il fatto di volere accaparrarsi tutte le cariche di Camera e Senato chiude qualsiasi possibilità di un dialogo per le riforme. Onestamente non capisco dove vogliono andare. Hanno pure preso qualche voto dai grillini, ma l’elezione alle maggiori cariche dello Stato deve avere una maggioranza più ampia che, in questo caso, non si è cercata. Anzi si è cercato lo scontro, la prova di forza”.
Nell’aula del Senato ha ricordato che la legislatura è nata alle idi di marzo, che si votava con le schede viola. Insomma, ci sono tutti i segni premonitori: questo parlamento durerà poco?
“Sicuramente. E presto torneremo alle urne. Stiamo andando a schiantarci contro un muro. E la mia legge elettorale, tanto criticata, ha dimostrato che il Paese è diviso in tre. Come è emerso in Parlamento. Tutte e tre le maggiori forze politiche non vogliono rinunciare al loro ruolo e intanto ogni giorno diventiamo più poveri. L’Italia e soprattutto il Nord, stanno andando a fondo, ma in Parlamento non si è capita la gravità della situazione, della fatica delle famiglie e delle imprese. In aula è emerso il peggiore aspetto della politica”.
Boldrini e Grasso non le piacciono?
“Come si fa a proporre Boldrini alla presidenza della Camera? Una di estrema sinistra che per tre anni ha attaccato il ministro dell’Interno Maroni. Ha fatto un discorso di insediamento che sembrava un comizio elettorale del 1968. E Grasso? No, oggi è mancata la strategia politica”.
Teme per il Quirinale?
“Il centrosinistra ha adottato la tecnica del carciofo, ma devono fare i conti con Monti che aspira al Quirinale. Per la carica del Capo dello Stato serve una maggioranza ampia, condivisa. Servono voti e appoggi determinanti che oggi sono stati bruciati”.
Avete sempre avuto un atteggiamento durissimo su Monti: lo facevate perché conoscevate bene le sue mire o è stato un caso fortuito?
“Noi abbiamo contrastato Monti e il suo governo perché non erano stati eletti democraticamente dal popolo, ma avevano un mandato tecnico. Mentre tutti lo elogiavano, ha fatto disastri: non c’è un parametro economico che sia migliorato e la valutazione dei cittadini alle urne lo ha dimostrato. Onestamente non conoscevamo né le sue mire, né le sue ambizioni. Ma davanti alle richiede odierne di Monti posso affermare che certi squali della Prima Repubblica in confronto a lui sembrano dei pesciolini rossi. Si è messo a capo di un partito, voleva fare il presidente del Consiglio, poi voleva la presidenza del Senato e ora punta al Quirinale. Me lo lasci dire: è proprio salito in politica. Orco cane che voracità”.
Siamo in vena di giudizi. Quando ha visto Silvio Berlusconi a Palazzo Madama con gli occhiali scuri che cosa gli ha detto?
“Gli detto scherzando: “Mi hai deluso. Dovevi presentarti almeno con il bastone e accompagnato da un pastore tedesco, allora sì che saresti stato credibile”.
A parte il sorriso per Berlusconi è stata una giornata nera.
“Sì, io non mi aspettavo questo atteggiamento. Pensavo proprio che di fronte a questa frammentazione fortissima del Parlamento si arrivasse a cercare un equilibrio, venisse proposta alle minoranze almeno una camera. Ed invece hanno tirato dritto per la loro strada. Sarà difficile venire in Parlamento con un governo di minoranza a chiedere la fiducia. E, soprattutto, in vista delle elezioni che mi sembrano prossime, mi chiedo con che coraggio i grillini si possano ripresentare ai loro elettori dopo il sostegno di oggi al candidato di centro sinistra. Sia ben chiaro, il mio non è un attacco ai grillini: è una considerazione. La situazione è molto critica, mi creda”.
Napolitano riuscirà a gestirla?
“Questa volta sarà dura”.

sabato 16 marzo 2013

SENATO: CALDEROLI PONE QUESTIONE ELEGGIBILITA' MONTI

(ANSA) - ROMA, 16 MAR - Prima dell'inizio della terza votazione per l'elezione del presidente del Senato, Roberto Calderoli (Lega) pone la questione dell'eventuale ineleggibilita' o incompatibilita' di un senatore che sia anche membro del governo. Il leghista non cita mai Mario Monti ma a lui sembra fare riferimento quando chiede al presidente Emilio Colombo di ''dare un'interpretazione'' su questo punto.

venerdì 15 marzo 2013

CAMERA. PRIME DIMISSIONI, SALVINI (LEGA) OPTA PER PARLAMENTO UE


(DIRE) Roma, 15 apr. - Prime dimissioni alla Camera. Nel primo giorno della XVII legislatura il deputato della Lega Matteo Salvini ha inviato una lettera, datata 12 marzo, e letta in aula dal presidente provvisorio Antonio Leone, in cui annuncia le "dimissioni irrevocabili" da deputato nazionale scegliendo di rimanere parlamentare europeo. Leone ha quindi informato l'assemblea che in tal caso, trattandosi di dimissioni motivate, la Camera ne prende atto senza passare a votazioni. Quindi Salvini risulta gia' cessato dalla carica di deputato.
Dopo che si e' costituita la Giunta per le elezioni provvisoria per vagliare i deputati subentranti, l'aula e' stata sospesa.