domenica 27 ottobre 2013

Zaia: "I bambini diano del "Lei" alle maestre sin dalle elementari

 - Fa discutere la dichiarazione fatta ieri dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, nel corso di una cerimonia di inaugurazione di una nuova scuola elementare a Badoere di Morgano: "Una volta si aveva paura anche del vigile urbano, adesso i bambini non hanno più paura di niente. Per forza, se anche le maestre si lasciano dare del tu".
Zaia: "I bambini diano del lei alle maestre sin dalle elementari"
Consapevole del fatto che le sue dichiarazioni avrebbero subito acceso il dibattito, lo stesso Zaia si affretta a spiegare meglio la propria posizione: "Non è un amarcord, io sono per la modernità ma vorrei porre la questione. Nella lingua inglese dare del tu alla regina è una cosa normale, in italiano usare il tu o il lei è un segnale di rispetto di rispetto dei ruoli. Fossi un formatore - ha proseguito - mi chiederei se sia più corretto nella formazione primaria dei bambini far dare del tu a un insegnante, che rappresenta prima di tutto un'istituzione importante, oppure del lei. Forse - ha concluso - varrebbe la pena di approfondire".

Come racconta il "Mattino di Padova" esperti e genitori sono divisi. Carla Xodo, docente di Pedagogia generale all’Università di Padova mette in guardia: "Non bisogna dimenticare che la scuola elementare è la diretta prosecuzione di quella educazione fondata sull’affetto che avviene nella famiglia. Dunque è abbastanza naturale che, almeno all’inizio del processo scolastico, le modalità di rapporto siano più confidenziali".

Forse, suggerisce Isabella Milani, autrice del volume " L’arte di insegnare", le maestre, dovrebbero esigere il lei "a un certo punto del percorso elementare (dalla quarta magari). Possono spiegare ai bambini che quando erano piccoli non sapevano dare del lei, ma adesso sono grandi e devono esserne capaci".

A questo punto, sottolinea Zodo, "si porrebbe però, il problema della discontinuità: all’inizio il passaggio dal tu al lei può essere vissuto come una forma di distacco e in qualche modo lo è, ma si tratta da parte degli insegnanti di accompagnare lo sviluppo dei ragazzi"

Lega: Maroni, non rottamiamo chi giovane non e'! Il Segretario, largo a giovani ma senza vecchi leoni non ci saremmo

(ANSA) - GENOVA, 26 OTT - ''Largo ai giovani, ma non rottamiamo chi tanto giovane non e'''. Lo ha detto Roberto Maroni stasera a Sanremo annunciando la data del congresso della Lega Nord che si terra' il 15 dicembre con l'elezione da parte dei 20 mila iscritti alla Lega del segretario generale. ''Se non ci fossero i vecchi leoni - ha detto Maroni - oggi la Lega Nord non ci sarebbe. Quindi bisogna dire grazie e usare la loro esperienza e rendere onore a chi ha passato tutte le battaglie''.

Maroni in Liguria: «Navi per pattugliare le coste»

Maroni a Sanremo con il sindaco Zoccarato (foto Pecoraro)
Imperia - «L’immigrazione è una emergenza alla quale l’Italia non sta dando le risposte che deve. Molti di quelli che sbarcano chiedono asilo, ma molti sono clandestini e chi è clandestino non deve stare sul territorio. La Bossi-Fini è una legge giusta. Il falso pietismo 
crea solo danni. Da ministro dell’Interno mandavo navi a pattugliare le acque e fare accordi 
con i paesi d’origine dei migranti per evitare le partenze, altrimenti continueranno le 
disgrazie 
e i grandi pianti»: lo ha detto Roberto Maroni, segretario nazionale della Lega Nord, a 
margine della visita in Liguria (prima allo stabilimento Bombardier di Vado Ligure, poi aSanremo).
Secondo Maroni, «i problemi non si possono risolvere piangendo, ma con azioni concrete. 
Non ho ancora visto il governo italiano agire in Tunisia, Libia o Egitto per accordi bilaterali 
fornendo motovedette per evitare partenze. L’Europa non è in grado di affrontare il problema in maniera adeguata».
Cambiando argomento, Maroni ha detto che «abbiamo voluto coinvolgere la Liguria con le sue attrattive turistiche e capacità ricettive nel progetto Expo 2015 perché crediamo che questa manifestazione sia una grande vetrina per l’Italia. La Liguria è stata la prima regione 
coinvolta, ma il modello è da estendere. L’Expo, con oltre 20 milioni di visitatori previsti, è 
una occasione straordinaria per Milano, la Lombardia e tutte le regioni». Accompagnato dal segretario del Carroccio in Liguria, Sonia Viale, e da altri leghisti, compreso il capogruppo in Regione, Francesco Bruzzone, Maroni ha aggiunto che «vogliamo valorizzare e promuovere il territorio, le eccellenze e privilegiare le bellezze, così che i visitatori si innamorino delle 
nostre regioni. La nostra ricetta è piaciuta».
Sui rapporti tra Lombardia e Liguria, Maroni ha spiegato: «Stiamo lavorando su più fronti, anche su quello del trasporto pubblico. Abbiamo grandi progetti e vogliamo sviluppare grandi idee. Desideriamo rendere il trasporto pubblico su ferro e gomma più efficiente, 

quindi meno costoso per le casse comunali e quelle regionali, coinvolgendo la Liguria e il Piemonte
il Nord-Ovest, nell’ambito del progetto di macro-regione occidentale, che si sta muovendo superando i confini regionali, e questo è molto importante».
Quanto alla politica, e in particolare l’impeachment del presidente della Repubblica (chiesto da Grillo ): «Non ne so nulla, non ho ancora visto le motivazioni». Poi Maroni, 
che è anche governatore della Lombardia, ha rimproverato al governo la mancata 
applicazione del principio dei costi standard della sanità e il non avere modificato il Patto di Stabilità, definito 
«il “patto di stupidità”, visto che penalizza i sindaci virtuosi». Maroni, che in serata ha parlato da Sanremo, ha anche affermato che «cancellare il fondo di 330 milioni utile a 
premiare gli amministratori virtuosi è stato un segnale negativo che genera sconforto».

Lombardia: Maroni, macroregione e' il nostro grande progetto

(AGI) - Sanremo, 26 ott. - "La macroregione e' il nostro grande progetto, e non c'e' confine tra la Lombardia, il Piemonte, il Veneto e la Liguria. Un'alleanza utile, al di la' del colore politico, nell'affrontare problemi comuni: ad esempio, l'inquinamento che non ha confini". Nel parlare di Expo 2015, da Sanremo, il governatore della Lombardia Roberto Maroni, parla anche di sviluppo ed Europa: "Naturalmente ci sara' anche la Liguria - ha precisato Maroni - questa macroarea e' utile, perche' l'unione fa la forza ed avremo, quindi, la forza di dire a questa Europa che deve cambiare. Non siamo contro l'Europa, ma per una Europa diversa, democratica e federale, dove chi rappresenta il popolo direttamente possa avere voce in capitolo". Maroni fa poi l'esempio dell'agricoltura, con la Lombardia che e' la prima regione agricole in Italia, la seconda dell'Unione. Nel parlare ancora di macroregioni, Maroni ha anche accennato alla collaborazione esistente tra Lombardia, Liguria e Piemonte: "Con la Liguria, che e' il porto del nord, per le merci e i cittadini. Stiamo lavorando per un'azione comune in diversi settori, tra cui il trasporto locale".
Maroni fa poi l'esempio dell'agricoltura, con la Lombardia che e' la prima regione agricole in Italia, la seconda dell'Unione. Nel parlare ancora di macroregioni, Maroni ha anche accennato alla collaborazione esistente tra Lombardia, Liguria e Piemonte: "Con la Liguria, che e' il porto del nord, per le merci e i cittadini. Stiamo lavorando per un'azione comune in diversi settori, tra cui il trasporto locale". (AGI) 

mercoledì 23 ottobre 2013

Immigrati: Lega Nord, risoluzione Ue non parla della Bossi-Fini

(ASCA) - Roma, 23 ott - ''La Legge Bossi-Fini non va cambiata, va studiata''. Lo affermano il vice capogruppo della Lega Nord alla Camera Gianluca Pini e il deputato leghista Nicola Molteni commentando l'approvazione di una risoluzione del Parlamento Europeo in cui si chiede '''la revisione di eventuali normative che infliggono sanzioni a chi presta assistenza in mare' e che alcuni organi di stampa hanno messo in relazione con il testo unico sull'immigrazione, la Bossi-Fini''. ''O c'e' malafede o pura incompetenza: infatti chi afferma cio' - sottolineano - fa finta di non sapere o proprio non sa che l'art 12 comma 2 della legge Bossi sull'immigrazione recita, testualmente che 'non costituiscono reato le attivita' di soccorso e assistenza umanitaria prestate nei confronti degli stranieri in condizione di bisogno''. ''Solo con la malafede e la partigianeria politica certi giornalisti italiani - prosegue Pini - possano mettere in relazione una insignificante risoluzione del parlamento europeo che non riguarda la normativa italiana sull'immigrazione dimenticando volutamente di informare i lettori che la Legge Bossi Fini e' l'unica che espressamente tutela chi presta soccorso ed assistenza a stranieri in condizione di pericolo. Ci vuole veramente una faccia tosta da guinness - conlcude Pini - per scrivere simili cazzate. O una malafede smisurata''.