sabato 30 luglio 2011
Lecce: finto cieco aggiustava la bici, denunciato. VIDEO
Manovra, Bossi: No a ticket sanità, aumentiamo prezzo sigarette
La Lega ci ripensa. Favorevole a non introdurre ticket previsto dalla Finanziaria recuperando il gettito sul costo delle sigarette
Concorezzo (Mi), 30 lug. (TMNews) - La Lega si batterà per non introdurre i ticket sanitari previsti dalla manovra finanziaria ma per recuperare il gettito previsto propone un aumento del costo delle sigarette. E' questa una delle decisioni presa ieri dal Consiglio federale della Lega . ''Il ticket sanitario non lo vogliamo - ha detto Umberto Bossi ad una festa della Lega a Concorezzo - Io posso piuttosto per aumentare il costo del tabacco, che in Italia costa meno che in tutta Europa. La sanità è importante''.
Io stesso "sono disposto a pagare di più il mio vizio - ha aggiunto Bossi - Il fumo è un viziaccio. Ma io dico che di qualcosa bisogna morire''.
venerdì 29 luglio 2011
Lega: Napolitano antifederalista. A Monza vogliamo anche l'Industria
http://affaritaliani.libero.it/politica/lega_napolitano_antifederalista290711.html
La Lega boccia il neo ministro della Giustizia
Di Tommaso Cinquemani
"Il sovraffollamento delle carceri esiste, ma si risolve realizzando il piano di edilizia carceraria già previsto da questo governo. Niente amnistia o indulti". Così Carolina Lussana, esponente di primo piano della Lega Nord, con una intervista ad Affaritaliani.it stoppa sul nascere il piano del neo eletto ministro della Giustizia che aveva dichiarato: "Darò priorità al problema del sovraffollamento delle carceri attraverso un programma di depenalizzazione dei reati minori". Proposta che invece Emma Bonino, leader radicale, avevano accolto favorevolmente in una intervista ad Affari: "Certo, noi come radicali potremmo appoggiare un'amnistia"
Il neo eletto ministro della Giustizia, Nitto Palma, ha annunciato che uno dei suoi primi provvedimenti sarà quello di depenalizzare i reati minori. La Lega sarebbe d'accordo?
"Non possiamo pronunciarci senza aver visto le proposte. Dipende, bisogna vedere i provvedimenti, le cose come stanno".
C'è chi ventila anche la possibilità di una amnistia per tamponare il problema del sovraffollamento delle carceri, tema riconosciuto anche da Giorgio Napolitano...
"Il sovraffollamento esiste. Ma per noi resta una sola soluzione: realizzare pienamente il piano di edilizia carceraria già previsto da questo governo. Resta la nostra ferma contrarietà ad ogni forma di amnistia e indulto. Non si scarica il problema del sovraffollamento sui cittadini onesti e sulle vittime dei reati. Ma sono sicura che non è questa l'intenzione del ministro Palma".
L'INTERVISTA AD EMMA BONINO
"Darò priorità al problema del sovraffollamento delle carceri attraverso un programma di depenalizzazione dei reati minori". Così Francesco Nitto Palma, neo ministro della Giustizia, annuncia una svolta per risolvere il problema dei nostri penitenziari. E dalle sue parole traspare la volontà non solo di depenalizzare, ma anche di varare un indulto per svuotare subito le carceri. "Certo, noi come radicali potremmo appoggiare un'amnistia". Emma Bonino, esponente di primo piano del partito Radicale, sceglie Affaritaliani.it per raccogliere la proposta del ministro. "Bisogna sicuramente depenalizzazione i reati minori per cui dovrebbero essere previste delle pene alternative e non certo il carcere".
Il neo ministro alla Giustizia, Francesco Nitto Palma, ha affermato che una delle sue priorità sarà quella di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. Appare possibile una amnistia e la depenalizzazione delle carceri, voi l'appoggereste?
"Certo, noi come radicali potremmo appoggiare una amnistia. Le carceri sono strapiene e devono essere liberate di almeno un terzo dei reclusi".
Ok all'amnistia quindi, e la depenalizzazione?
"Bisogna sicuramente depenalizzazione i reati minori per cui dovrebbero essere previste delle pene alternative e non certo il carcere. Bisogna prevedere i lavori sociali, i domiciliari e soggiorni in comunità. Pensiamo agli immigrati che sono in prigione perché tali, senza aver commesso neppure un reato. Amnistia e depenalizzazione fanno parte di un pacchetto di riforme che i radicali chiedono da anni".
Francesco Nitto Palma - Ministro della Giustizia
Quindi i radicali concordano sulla linea del neo-ministro Palma?
"Le riforme impostate dal Guardasigilli sono come quelle che vorrebbero i radicali. Salvo che evita di dire che bisogna incominciare dalla testa.
Si spieghi meglio?
"Secondo i radicali bisogna iniziare dall'amnistia. Depenalizzare riguarda il futuro, ma all'oggi chi ci pensa? Le carceri stanno scoppiando. La capienza è ormai quasi raddoppiata, dobbiamo prendere dei provvedimenti drastici. Questo non vuol dire lasciare a piede libero pericolosi nemici pubblici, ma c'è molta gente che in un Paese civile non dovrebbe neppure starci in carcere".
Quali reati vorreste depenalizzare?
"Innanzitutto questi stranieri che sono in carcere solo perché sono entrati illegalmente, per il loro status, non per un comportamento illecito. E poi tutta una serie di reati per le quali ci sono pene alternative come droga, piccoli crimini o reati amministrativi per cui ci dovrebbero essere sanzioni amministrativi e non penali. Bisogna utilizzare meno la custodia cautelare in carcere. Ci sono una serie di situazioni che potrebbero essere risolte in altro modo piuttosto che rinchiudendo le persone. Per depenalizzare devi fare delle leggi e nel nostro Paese ci impiegano anni per farle e non possiamo aspettare".
http://affaritaliani.libero.it/politica/la_lega_boccia_neo_ministro_giustizia280711.html
giovedì 28 luglio 2011
Federalismo, approvato l'ottavo (e ultimo decreto)
mercoledì 27 luglio 2011
VENETO: ZAIA INAUGURA NUOVA VIABILITA' SUD DI GAIARINE
L'intervento fa parte delle opere complementari all'autostrada A28 ''Sacile-Conegliano'' e costituisce uno stralcio funzionale autonomamente utile per aggirare l'abitato di Gaiarine, realizzando un raccordo di circa 3,7 km. tra le strade provinciali n. 44 Cervaro, n. 126 di Gaiarine e n. 89 di Albina.
Il sindaco ha sottolineato che l'opera, richiesta da almeno quarant'anni dalla comunita' locale, servira' soprattutto ad allontanare il traffico pesante dal centro e quindi ad accrescere la qualita' e la sicurezza della vita di Gaiarine.
Da parte sua Chisso ha detto che un ringraziamento va soprattutto ai cittadini che hanno avuto fiducia nelle istituzioni.
L'assessore ha ricordato che a settembre partiranno i cantieri per la Pedemontana e ha aggiunto che le grandi opere sono necessarie ma servono anche gli interventi di seconda fase, come quello inaugurato oggi, per il collegamento con il territorio.
E' un esempio di federalismo realizzato, quello stradale, e di come se si vuole le cose si possono fare.
Il presidente Zaia ha detto che non e' facile fare strade. Lo dimostra la tormentata vicenda del completamento dell'A28, di cui oggi tutti si proclamano ''padri putativi'' ma che per anni e' stata osteggiata. ''Il nostro compito - ha aggiunto - e' fare le opere e su questo i cittadini possono dormine sonni tranquilli, perche' siamo dei mastini. Comunque, prima ci liberiamo della burocrazia romana, meglio e'''. Zaia ha fatto riferimento al prossimo avvio dei lavori della Pedemontana e ha ricordato anche l'approvazione di ieri in giunta regionale, dopo 16 anni, del piano sociosanitario, confermando infine che il Veneto non applichera' il ticket previsto dalla manovra del governo.
MISSIONI: BRICOLO, SUCCESSO LEGA TAGLI.LIBIA FINANZIATA FINO A SETTEMBRE
''Da tempo chiediamo il ridimensionamento del nostro impegno su questo fronte e grazie all'approvazione delle nostre proposte 2000 ragazzi torneranno a casa e spenderemo 150 milioni di euro in meno. Inoltre, e anche questo per noi e' fondamentale, la missione in Libia e' finanziata solo fino a settembre'' osserva.
''Le missioni si devono ridurre sia in termini di costi che di presenza di militari all'estero - prosegue Bricolo - questa e' la nostra posizione che sosterremo anche in futuro.
In un momento di crisi economica che colpisce famiglie e aziende la Lega Nord continuera' a chiedere al Governo di mantenere l'impegno di ridimensionare il nostro impegno nelle missioni all'estero''.
IL PD E LA QUESTIONE MORALE Quel che Bersani non ha scritto
Detto questo, Bersani si ferma ben al di qua di ciò che servirebbe per restituire al Pd l'onore politico compromesso dai casi Penati, Pronzato e Tedesco. Nella sua lettera manca infatti ogni accenno autocritico. Che ci vuole ad ammettere, per esempio, che un dirigente del Pd nel consiglio di amministrazione dell'Enac non doveva proprio starci? Non è così che si separa «la politica dalla gestione», come il Pd spesso auspica? Se si dà a un politico il potere di assegnare una tratta aerea gli si regala anche un potere discrezionale che sarà fatalmente tentato di sfruttare. E non sono forse migliaia gli enti e le aziende pubbliche i cui cda esistono al solo scopo di assicurare poltrone e affari ai partiti? Secondo punto. Non si può criticare il Pd perché alcuni suoi senatori si sono rifiutati di avallare il teorema per cui Tedesco, che non fu arrestato quando era un «semplice» assessore di Vendola, meriti ora la privazione della libertà perché da parlamentare può delinquere più facilmente (tesi sostenuta dai magistrati). Ma il Pd ha la colpa di aver portato in parlamento Tedesco proprio perché era inquisito, con la «furbata» di eleggere a Strasburgo chi lo precedeva in lista, promuovendolo così da primo dei non eletti a eletto dotato di «scudo».
Infine il caso Penati, il più scabroso per Bersani, poiché ne era il braccio destro. Si capisce che il segretario del Pd non voglia entrare nel merito delle accuse penali. Ma la pietra dello scandalo è la spericolata operazione con cui la Provincia di Milano guidata da Penati comprò azioni di una società autostradale, peraltro già a maggioranza di capitale pubblico. Bersani potrebbe almeno dire che quell'affare fu un errore, frutto dell'ipertrofia, se non peggio, di una politica che invece di privatizzare acquista fette di aziende, gioca a Monopoli e fa scambi impropri con le imprese usando il denaro dei contribuenti?
Moralizzare davvero vuol dire espellere la politica dalla gestione degli affari e dell'economia. Fare del moralismo è invece lisciare il pelo ai pasdaran dell'antipolitica, come il Pd ha fin qui spesso fatto nella speranza - ha scritto Marco Follini - di «esserne risparmiato in ragione di un minor vizio: soluzione ingenua senza essere del tutto innocente». Il trucchetto, come si vede in questi giorni, non funziona più. Non resta che fare sul serio.
http://www.corriere.it/editoriali/11_luglio_27/quel-che-bersani-non-ha-scritto-antonio-polito_b13b39f4-b80e-11e0-a142-4db684210d8b.shtml
martedì 26 luglio 2011
Lussana (Lega), no a omofobia ma testo violava diversi profili Costituzione
Rocco Buttiglione ha illustrato la pregiudiziale dell'Udc, affermando, tra l'altro, che "in altri paesi una norma simile esiste, è vero". Dopo aver citato il caso della "discriminazione positiva" degli Stati Uniti, il presidente dell'Udc ha proseguito: "Oggi molti giuristi americani preferirebbero non averlo mai introdotto. Una volta iniziato è difficile fermarlo. Ogni gruppo cerca di far approvare norme particolari e la maggioranza dei cittadini finisce col sentirsi discriminata dalle minoranze, con il risultato di maggiore disintegrazione e non integrazione".
Gaetano Pecorella ha esposto, infine, le ragioni del Pdl, presentando una mozione che porta la prima firma di Isabella Bertolini: "La norma - ha detto Pecorella - non è di per sé da rigettare e pone un problema serio che è quello della discriminazione, ma così come è scritta è in contrasto con un principio cardine, quello della parità, e con il principio della chiarezza e della tassatività che deve essere alla base di ogni norma".
Hanno espresso voto a favore delle pregiudiziali gli ex 'responsabili', per bocca di Vincenzo D'Anna, mentre sono intervenuti per annunciare voto contrario Massimo Donadi (Idv), Pino Pisicchio (Api), Flavia Perina (Fli), Francesco Nucara (Repubblicani Azionisti) e Dario Franceschini (Pd), che, ringraziando la deputata Concia per l'impegno profuso, ha sottolineato che la norma attuale "non c'entra nulla con la materia delle coppie omosessuali, delle adozioni o altro", ma prevede solo un'aggravante da aggiungere al codice penale.
LIBIA: MARONI INCONTRA MINISTRO INTERNO CNT. COOPERAZIONE SU SICUREZZA
Al Darrat, per la prima volta in missione all'estero, ha ribadito il ringraziamento del CNT al nostro Paese che si e' impegnato nel favorire il dialogo politico di riconciliazione nazionale, essendo il popolo libico fortemente determinato alla stabilizzazione del Paese e allo sviluppo delle condizioni di democrazia. Il Ministro libico ha richiesto quindi la collaborazione italiana anche per avviare una cooperazione in materia di sicurezza e formazione delle forze di polizia.
Per quanto riguarda la problematica dell'immigrazione clandestina proveniente anche dalla Libia, l'esponente del CNT - riferisce il Viminale - ha riconosciuto che l'Italia sta affrontando la difficile situazione umanitaria nell'interesse dell'Europa ed ha confermato la volonta' di rafforzare la cooperazione con il Governo italiano.
Il Ministro Maroni ha apprezzato la disponibilita' del CNT a voler proseguire concretamente nell'azione di contrasto alla tratta di esseri umani e degli altri traffici illeciti ed ha accolto favorevolmente la prospettiva di sviluppare le relazioni nel settore della sicurezza, considerando essenziale che l'Italia e la Libia mantengano un rapporto di solida amicizia, in quanto importanti attori per la stabilita' e la pace nel mediterraneo.
FEDERALISMO: CALDEROLI, E' GIA' IN VIGORE E PRODUCE EFFETTI
Come evidentemente e' accaduto - osservando alcuni titoli dei lanci di alcune agenzie - oggi con le dichiarazioni da me pronunciate durante l'audizione in commissione bicamerale per l'Attuazione del Federalismo Pertanto, per fare chiarezza ed evitare equivoci ribadisco che il federalismo fiscale e' gia' entrato in vigore, nelle parti riguardanti il federalismo demaniale, i fabbisogni standard, il fisco dei comuni, quello delle province e quello delle regioni, l'armonizzazione dei bilanci e gli interventi speciali.
Tutti questi decreti stanno infatti gia' producendo i loro effetti e continueranno a produrli nei prossimi anni.
Quello che intendevo dire, riferendomi ad un percorso trentennale, e' solo che non bisogna confondere la manovra economica, necessaria per il pareggio di bilancio, con il percorso complessivo del federalismo, che e' un processo di lungo periodo, partito ora con l'attuazione della legge delega 42, ma che potra' snodarsi e strutturarsi in un prossimo futuro nel Senato federale, in un Federalismo istituzionale; inoltre, una volta attuata completamente la legge delega 42 ed i relativi decreti, si potranno aprire persino parti ancora ulteriori, cosi' e' avvenuto in Spagna, cosi' e' avvenuto in Germania, dove il percorso del federalismo e' stato appunto un graduale processo di lungo periodo, con conquiste sempre nuove da parte del sistema delle autonomie.
Ma e' del tutto evidente, a tutti, che il federalismo fiscale e' gia' entrato in vigore e ha gia' iniziato a produrre i suoi effetti...''. Lo afferma il Ministro per la Semplificazione Normativa e Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli .
Padova: La Lega Nord organizza lo “Spritz contro il Degrado”
Raccolta differenziata: maglia nera a Messina, Siracusa, Enna
Tra i grandi comuni, sottolinea l'Istat, Verona è l'unico che ha raggiunto il 50% di raccolta differenziata. Valori superiori al 30% si registrano a Torino (43,3%), Firenze (38,4), Milano (35,9%), Venezia (35,6%) e Bologna (34,8%). Chiudono i due grandi comuni siciliani: Palermo e Catania che arrivano rispettivamente al 7,7% e al 6,8%.
http://finanza.repubblica.it/News_Dettaglio.aspx?code=652&dt=2011-07-26&src=TLB
lunedì 25 luglio 2011
Immigrati, Consulta: sì a nozze anche se uno dei due è irregolare
Calderoli: «Ministeri anche al Sud Ma quello del Lavoro non a Napoli perché non sanno di cosa si parla»
Afghanistan: Zaia, arrivato momento portare a casa i ragazzi
Giustizia/ Calderoli:Nuovo ministro non parli con legali premier Cauto su Milanese, no a Maroni premier: E' polpetta avvelenata
Roma, 25 lug. (TMNews) - "Mi auguro che per il nuovo Guardasigilli la scelta cada su una persona di assoluta onestà intellettuale e di totale libertà di giudizio. La quale si dimentichi di parlare con gli avvocati del premier". Lo ha detto in un'intervista alla Stampa Roberto Calderoli, ministro della Semplificazione.
"La politica - ha aggiunto - non può essere affidata a degli avvocati. Loro ragionano con il codice in mano e se fai condurre certe battaglie ai tuoi legali, ne deriva un danno politico anche quando quelle battaglie sono sacrosante".
La risposta a Gianfranco Fini, che ha candidato Roberto Maroni a Palazzo Chigi, è "no, grazie", anche perché secondo Calderoli il vero candidato sarebbe Mario Monti "e non siamo così sciocchi da ingoiare le polpette avvelenate" del Terzo Polo. Qualunque altra formula senza il Cavaliere "sarebbe un ribaltone".
Quanto al caso di Marco Milanese, il ministro leghista ha ostentato cautela: "Bisogna verificare, per lui come per tutti": "Sentiremo anche cosa ha da dire, bisogna saper distinguere tra le ondate mediatiche e la sostanza". "E' giusto che chi sbaglia paghi, non sarebbe giusto che pagasse solo perché è un politico", ha concluso.
MINISTERI, CALDEROLI: "ALEMANNO PROTESTA? ALLORA SONO NEL GIUSTO"
Continua la polemica tra l'esponente leghista e il sindaco di Roma. Dopo l'apertura delle sedi distaccate a Monza, l'esponente pdl aveva criticato l'azione della Lega chiedendone un ridimensionamento.
Inaugurazione con Bossi, Brambilla, Tremonti e Calderoli
TREVIGLIO (BG) - “Se io faccio qualcosa e Alemanno è d'accordo con me io mi preoccupo”. Lo ha detto il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, a margine del suo intervento di questa sera alla festa della Lega Nord a Treviglio, commentando le reazioni del sindaco di Roma ma anche della presidente del Lazio Renata Polverini all'inaugurazione delle sedi distaccati dei ministeri di Monza. “Se faccio qualcosa e non vedo che Alemanno e la Polverini sono in disaccordo con me, mi preoccupo - ha detto Calderoli – se invece protestano capisco che sto facendo qualcosa di buono per il Nord. Come è il caso dei ministeri a Monza. Del resto proprio loro capiscono l'importanza di avere sedi amministrative e centralizzate sul proprio territorio”.
Disegno di legge leghista sull’edilizia di culto
Tenendo presente “il fatto stesso che all’interno di numerose moschee italiane siano state segnalate pericolose contaminazioni di matrice fondamentalista e concrete attività terroristiche”, e che esiste “il fondato sospetto che spesso la moschea sia anche un luogo «militare» e le cronache quotidiane sono piene di fatti raccapriccianti”, non si può dunque “più far procrastinare, infatti, una disciplina legislativa che garantisca l’integrità della sovranità statuale e l’ordine pubblico e la sicurezza stessa dei cittadini”. Di qui la decisione di presentare un disegno di legge che, “alla luce delle disposizioni della Costituzione, introduce nuove disposizioni per consentire un inserimento armonioso nel tessuto culturale, religioso, sociale e urbanistico delle nostre comunità dei luoghi di culto delle confessioni religiose acattoliche prive di intesa con lo Stato”. L’articolo 2 del disegno di legge stabilisce pertanto che “per le confessioni religiose di minoranza acattoliche la costruzione di nuovi edifici destinati a funzioni di culto, la ristrutturazione o il cambiamento di destinazione d’uso edilizio o di destinazione urbanistica di edifici al fine di esercitare in pubblico il culto acattolico sono ammessi unicamente se previsti dalle intese stipulate e sottoscritte tra la confessione e lo Stato”. Fanno poi seguito altri articoli che stabiliscono minuziose prescrizioni per ottenere un’autorizzazione regionale “provvisoria”.
Raffaele Carcano
http://www.uaar.it/news/2011/07/24/disegno-di-legge-leghista-sull-edilizia-di-culto/
BOSSI, "MARONI E' UN BRAVO RAGAZZO, NON FA STUPIDAGGINI"
(AGI) - Lezzeno (Como), 25 lug. - "Maroni e' un bravo ragazzo, non fa stupidaggini" Cosi' Umberto Bossi ha risposto a chi gli chiedeva se fosse diretto al ministro dell'Interno il suo avvertimento di sabato sera, quando il leader del Carroccio aveva detto che "la Lega deve avere una voce sola, non si faccia confusione senno' mi incazzo". "Il governo va avanti, non c'e' nessun problema" per l'esecutivo ha aggiunto Bossi a margine di un comizio nel comasco.
"Povero Tremonti, deve girare tutto il mondo, per fortuna e' stimato" ha aggiunto. Il ministro delle Riforme e' tornato sulla questione dell'innalzamento dell'eta' pensionabile delle donne, ribadendo che la proposta e' stata ritirata dalla manovra grazie alle pressioni della Lega Nord. "Tremonti, pur essendo un mio amico, si e' spaventato - ha detto - perche' anni fa io ho fatto saltare il governo Berlusconiproprio sulle pensioni".
domenica 24 luglio 2011
Euro/ Bossi, operazione di massoni che ci ha portato a scatafascio
Burqa vietato da oggi anche in Belgio
23 Luglio 2011 16:43 ESTERI
(ANSA) - BRUXELLES - Da oggi è in vigore anche in Belgio la legge anti-burqa. Un'analoga normativa è già stata introdotta in Francia lo scorso aprile. La norma belga vieta di presentarsi in tutti i luoghi pubblici a viso coperto o in modo da non essere identificabili. Chi trasgredisce rischia sette giorni di carcere e una multa da 137,5 euro. Secondo le ultime stime in Belgio ci sono solo circa 270 donne che portano il velo integrale. Contro la legge è già stato presentato un ricorso alla Corte costituzionale.
sabato 23 luglio 2011
MINISTERI: ZAIA, DA MONZA PRIMO PASSO VERSO 'CAPITALE RETICOLARE'
Gli insegnanti romani ora invocano la Lega: "Troppi prof dal Sud"
Una delegazione di precari incontra il senatore Pittoni: "È l’unico che ci ascolta". E lui: "Mi batterò per loro"
Roma Hanno bussato alle porte della regione Lazio, a quelle della provincia di Roma e anche ai sindacati. Tutti hanno alzato le mani: «Non ci compete, non possiamo farci niente». Alla fine, i giovani insegnanti precari di Roma hanno chiesto aiuto alla Lega Nord, contro quella che chiamano «l’invasione».
Le graduatorie delle scuole romane si sono improvvisamente riempite di richieste di trasferimenti dal Sud, in particolare le province di Napoli e Caserta. Ossia quelle sufficientemente vicine alla Capitale da consentire di fare i pendolari, con un paio di ore di treno. «Dall’oggi al domani - spiega Valentina Cardella, una delle battagliere leader dei docenti precari - la graduatoria degli insegnanti di sostegno, per fare un esempio, è schizzata dai 700 iscritti del 2010 ai 1500 di oggi. Un raddoppio secco».
E per di più, i punteggi di molti di coloro che chiedono il trasferimento dalla Campania sono molto più alti degli «indigeni»: i primi 230 posti in lista sono finiti tutti a loro. «Col rischio che la gran parte di noi, dopo anni di insegnamento nelle scuole romane, magari avvicinandoci all’assunzione, rischia ora di restare senza lavoro». Dopo il giro delle sette chiese, i precari sono approdati negli uffici del senatore della Lega Mario Pittoni. «Non siamo leghisti né tantomeno razzisti: ma lui è l’unico che ci ha ascoltato e che si è subito attivato».
Il risultato è una circolare del ministero, in cui si chiede agli uffici territoriali della scuola di predisporre i fascicoli degli insegnanti che chiedono il trasferimento a Roma, rendendoli accessibili a chi voglia controllarli. «Se i punteggi degli insegnanti in alcune province del Sud sono mediamente doppi se non tripli di quelli delle altre, vuol dire che qualcosa che non funziona», dice Pittoni. Tanto più, incalza la Cardella, che «la maggior parte delle domande di trasferimento sono fatte con l’autocertificazione, senza allegare alcun documento che provi i titoli conseguiti e gli anni di insegnamento.Possibile che un’insegnante della mia stessa età abbia 90 punti più di me?».
E nessuno controlla nulla, perchè l’Ufficio territoriale di Roma si è ritrovato sepolto da un diluvio di nuove richieste (circa 5000) che vanno ad aggiungersi ai 16mila già in graduatoria. «Un delirio», assicurano i precari romani che sono andati a fare reclamo e richiesta di accesso agli atti, per fare eventualmente ricorso contro scavalcamenti abusivi. «Alcune norme - spiega Pittoni - da noi fatte inserire nel decreto Sviluppo, come l’aggiornamento delle graduatorie ogni 3 anni invece che due, e l’obbligo di permanenza una volta in ruolo di 5 anni invece che tre senza poter chiedere l’assegnazione provvisoria, hanno limitato i trasferimenti al Nord, ma non hanno potuto impedire l’invasione delle regioni del Centro e di Roma in particolare».
Ora l’obiettivo da raggiungere è l’immissione in ruolo di un contingente di insegnanti attingendo dalle liste dell'anno scolastico 2010/2011, per non aggiungere al danno della riapertura delle graduatorie anche la beffa della stabilizzazione soffiata da chi dispone di punteggi particolarmente elevati. «Gli insegnanti romani mi hanno chiesto una mano su questo, e ci batteremo con tutti i mezzi per renderlo operativo», dice il senatore leghista. Il problema va affrontato, insiste: «Sono in ballo migliaia di posti di lavoro: magari non quanti alla Fiat, ma è lo stesso una questione di grande importanza».