martedì 26 aprile 2011

Nuovo attacco di Parigi su immigrati. E oggi il summit a Roma

Consigliere Sarkozy: Un problema i permessi degli italiani. Al vertice si discute anche di Bce e Libia, dopo ok Italia a raid

Nuovo attacco di Parigi su immigrati. E oggi il summit a Roma

Roma, 26 apr. (TMNews) - Il via libera dell'Italia ai bombardamenti in Libia e la notizia del sostegno dell'Eliseo alla candidatura di Draghi per la Bce dovrebbero migliorare il clima del vertice italo-francese stamattina a Villa Madama. Insieme all'immigrazione, infatti, l'intervento internazionale contro Gheddafi e i dossier economici sono il cuore del confronto che vedrà impegnati il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente francese Nicolas Sarkozy con i ministri degli Esteri, dell'Interno e dell'Economia dei due paesi (per la Francia ci sarà anche il premier Francois Fillon).

Ed è la questione dei flussi migratori ad aver tenuto, fino a ieri, i diplomatici delle due capitali col fiato sospeso. Alla vigilia del vertice uno dei più fedeli collaboratori di Sarkozy, Henri Guaino diceva chiaramente a Le Monde che la decisione italiana di rilasciare permessi temporanei agli immigrati tunisini "pone un problema: se tu lasci entrare senza consultare i tuoi partner, dopo non puoi mandare da un vicino tutti quelli che hai lasciato entrare" è il nocciolo dell'obiezione francese. Ora si punta - hanno anticipato fonti diplomatiche - a un "tavolo tecnico bilaterale" per studiare una possibile revisione della governance di Schengen, l'accordo sulla libera circolazione in territorio europeo. La Commissione Ue ha buttato giù una proposta nel merito che presenterà al Consiglio e all'europarlamento il 4 maggio, in vista del cruciale Consiglio europeo del 24 giugno.

Nel frattempo, Berlusconi e Sarkozy dovrebbero cofirmare una lettera indirizzata a Van Rompuy e Barroso incentrata su tre punti: il rafforzamento di Frontex; un miglior coordinamento nelle procedure dell'accordo che ha abolito i controlli per chi viaggia, e una maggiore flessibilità di Schengen. A questo proposito, nella missiva si dovrebbe parlare di un "ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere in casi eccezionali" ma "secondo modalità che dovranno" ancora "essere studiate". Libia e Mediterraneo saranno anche al centro del confronto tra Frattini e il collega francese Alain Juppé: dopo la svolta italiana sui bombardamenti, sulla crisi libica c'è ormai una quasi totale convergenza di approccio, visto che Parigi e Roma sono le uniche due capitali occidentali ad aver riconosciuto il Consiglio nazionale transitorio di Bengasi come referente politico legittimo.

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