martedì 31 luglio 2012

L. ELETTORALE: MARONI, E' UN BALLETTO NESSUNO VUOLE CAMBIARLA

(AGI) - Roma, 31 lug. - "E' un balletto: nessuno ha voglia di fare una nuova legge elettorale, tutti vogliono andare a votare con questa legge". La pensa cosi' il segretario della Lega, Roberto Maroni, che a margine di un convegno ricorda di aver chiesto a Fini e Schifani "di tenere aperte in agosto le Camere per fare la riforma"

CRISI: LEGA,PAESE AL TRACOLLO E PD-UDC PENSANO A COPPIE GAY

(ANSA) - ROMA, 31 LUG - 'Ci fa piacere notare che mentre il Paese rischia il tracollo, e le famiglie strozzate dalle tasse introdotte dal governo Monti non hanno piu' i soldi per sopravvivere, le priorita' del Partito democratico e dell'Udc sono il riconoscimento delle coppie omosessuali e la legge elettorale.' Lo dichiara il vicecapogrup...po della Lega Nord alla Camera, Maurizio Fugatti.
'Dichiarare che la prima arma per contrastare la disoccupazione e' la legge elettorale - aggiunge - oltre a sfiorare il ridicolo, fa capire quanto i partiti che sostengono questo esecutivo siano distanti dai problemi reali con cui sono costretti a convivere cittadini e imprese'.

LAVORO, FEDRIGA (LN): INCREDIBILE CHE FORNERO SIA ANCORA MINISTRO

Roma, 31 lug - "Davanti ai dati record della disoccupazione riteniamo che sia incredibile che Fornero sia ancora ministro. Credo che molti deputati della maggioranza che la salvarono dalla nostra mozione di sfiducia individuale si siano pentiti della scelta che fecero allora. Ci risparmino però, oggi, le loro lacrime di coccodrillo". Lo afferma Massimiliano Fedriga, vicecapogruppo alla Camera e responsabile del Dipartimento Welfare e Occupazione della Lega Nord. "I dati sono allarmanti - ricorda Fedriga - nel mese di giugno il tasso di disoccupazione si attesta al 10,8% ed è il livello più alto dall'inizio delle serie mensili (2004) e trimestrali (1992). La riforma Fornero non creerà neppure un solo posto di lavoro in più, anzi, - aggiunge Fedriga - se il governo continuerà in politiche recessive c'è da aspettarsi che la disoccupazione aumenterà ancora di più. Del resto - conclude l'esponente leghista - è opinione concorde delle forze sindacali, imprenditoriali e politiche che la riforma del lavoro varata dal governo Monti è inadatta al nostro mercato del lavoro ed inefficace a rilanciare l'occupazione".

SPENDING REVIEW: GARAVAGLIA (LNP), 500 MILA EURO A NORD AFRICA? VENGONO PRIMA NOSTRE FAMIGLIE


(AGENPARL) - Roma, 31 lug - La Lega Nord voterà no alla fiducia posta dal Governo sul decreto 

spending review.

Lo annuncia Massimo Garavaglia, senatore leghista, in Aula al Senato. "Ci sono tagli lineari", dice Garavaglia 

aggiunge: "Spicca la spesa di mezzo miliardo per l'emergenza Nord Africa. Ci sembra possibile? Non c'è 

un euro per l'economia reale". "La vera emergenza oggi è sostenere le nostre famiglie e le nostre imprese, 

altro che Nord Africa. Viene prima il Nord, per noi della Lega".

Fisco/ Controlli della Gdf a tappeto: a Siracusa 100% di irregolarità. La Lega: insistere sul lavoro nero


finanza
da affaritaliani.it

Punte del 100% di irregolarita' nell'emissione di scontrino e ricevuta fiscale sono state rilevate dalla Guardia di finanza nel corso di controlli condotti in tutta la provincia di Siracusa soprattutto in attivita' commerciali legate al turismo.La totalita' degli esercenti verificati a Pachino e Portopalo di Capo Passero sono risultati evasori. Il 50% di violazioni sono state invece accertate a Lentini, Carlentini e Francofonte, il 38% a Siracusa, il 32% a Noto e Rosolini, il 30% ad Augusta. In totale sono stati controllati 183 esercizi, e in 73 casi si e' riscontrato che non rilasciavano scontrino. Nel corso dell'operazione sono stati inoltre sequestrati oltre 780 articoli con marchi contraffatti e denunciate per questo due persone. Nel primo semestre del 2012 sono stati 2.800 i controlli della Guardia di finanza di Siracusa in materia di scontrino, positivi in 1.400 casi.

GDF MESSINA, 71% COMMERCIANTI NON FANNO LO SCONTRINO - Il 71% dei commercianti controllati dalla Guardia di finanza di Messina tra Taormina, Giardini Naxos, Venetico e le isole Eolie non emettono lo scontrino fiscale. Sono state verificate 182 attivita' a 130 delle quali sono state contestate violazioni. Si registra un incremento delle irregolarita' rispetto al 57% rilevato un mese fa. Nel corso della stessa operazione sono stati sequestrati 400 articoli con marchi contraffatti e denunciate le cinque persone che ne erano in possesso.

L'INTERVISTA DI AFFARI A MASSIMO GARAVAGLIA (LEGA)
"I picchi di evasione del 100%? Sono 'simpatici', diciamo. Ben vengano questi controlli. Ma sull'evasione altissima al Sud, che non è una novità tra l'altro, bisognerebbe fare un approfondimento". Questo il commento di Massimo Garavaglia, responsabile economico della Lega Nord, su Affaritaliani.it.
Ricordo i dati del Sole 24 Oreche mettevano in relazione l'imponibile dichiarato con la spesa regione per regione. Ne usciva una classifica impietosa.  La Lombardia aveva 106 euro spesi ogni sei dichiarati. La media nazionale era di 119  euroe purtroppo nelle regioni meridionali si andava dai 130 euro in su, fino al picco Calabria con 148 euro. Per cui, se si fanno controlli, ovviamente si trova qualcosa".
Come intervenire, secondo lei?
"Questi controlli, per quanto positivi, non bastano. Serve un'azione più strutturale soprattutto sul lavoro nero, vera fonte di evasione endemica. Certo, conta anche l'omesso scontrino, ma il grosso dell'evasione sta alla voce lavoro nero e partite iva inesistenti".
Il Nord quanto paga per questa situazione?
"In Italia ci sono solo quattro regioni con residuo fiscale attivo, ovvero regioni che danno più di quello che ricevono. E sono tutte nel Nord Italia. Se c'è un'evasione superiore alla media, quelli che pagano sono quelli che poi ci rimette di più".

CONTROLLI SU SCONTRINI NEL SALENTO, 54% SONO IRREGOLARI -Su 87 controlli in materia di scontrini fiscali in attivita' commerciali del Salento, la Guardia di Finanza ha accertato 47 violazioni, pari al 54%. Ieri i finanzieri in divisa e in borghese hanno perlustrato numerosi "quadranti" del territorio salentino, anche a contrasto dell'abusivismo commerciale e della vendita di merce contraffatta; i "baschi verdi" hanno eseguito il sequestro complessivo di 5mila articoli nel centro storico di Lecce e nelle marine leccesi. Complessivamente, l'attivita' svolta nell'ultimo weekend, ha permesso di riscontrare 111 violazioni in materia di omesso rilascio del documento fiscale, su 204 controlli eseguiti, con una percentuale di irregolarita' pari al 54,4%. Identificati anche 4 in nero e 9 irregolari, e sono in corso gli accertamenti per verificare la posizioni contributiva di altri 56 lavoratori.

GDF ANCONA, UN NEGOZIO SU TRE NON EMETTE SCONTRINI - Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ancona ha realizzato un vasto 'Piano Coordinato di Controllo Economico del Territorio' che ha interessato l'intera area costiera della provincia dorica, con il dispiegamento di oltre 100 militari, interessando i comuni da Senigallia a Falconara Marittima, da Ancona a Numana. Dai controlli e' emerso che in estate un contribuente su tre non batte lo scontrino.

In materia di scontrini e ricevute fiscali sono stati eseguiti 206 controlli, che hanno portato alla constatazione di 74 violazioni per mancata o irregolare emissione di documenti fiscali che si aggiungono alle 625 violazioni gia' individuate dalla Guardia di Finanza sul territorio dell'intera provincia nei primi sei mesi del 2012, a fronte degli oltre 3.300 controlli realizzati nel settore per lo stesso periodo. In pratica, secondo i dati delle fiamme gialle, nel periodo estivo un contribuente su tre non batte lo scontrino o non emette la ricevuta fiscale. Particolarmente rilevante il caso di un barista scoperto dai finanzieri di Osimo, grazie ad una segnalazione al 117 da parte di un cittadino, che emetteva gli scontrini fiscali con un importo totale azzerato. In questo modo i corrispettivi incassati a fine giornata non venivano contabilizzati dal registratore di cassa e quindi erano esclusi dagli incassi giornalieri.

Alla fine del controllo erano ben 11.126 gli scontrini fiscali rilasciati con l'importo azzerato: l'evasione accertata e' stata calcolata per oltre 170.000 euro. L'attivita' commerciale rischia ora anche la sospensione dell'attivita' che normalmente scatta quando vengono accertate 4 violazioni, rilevate nell'arco di un quinquennio. I Baschi Verdi del Gruppo di Ancona hanno invece scoperto a Falconara un commerciante bengalese che riforniva gli ambulanti che frequentano la spiaggia con accessori per l'abbigliamento, senza avere nemmeno installato il registratore di cassa. Diversi anche i controlli in materia di contrasto alla vendita di prodotti contraffatti che hanno permesso di sequestrare oltre 200 pezzi di merce e la conseguente denuncia di 4 extracomunitari.

GDF FIRENZE SCOPRE RISTORANTE-ALBERGO GESTITO 'IN NERO' -Un albergo-ristorante gestito completamente in nero con redditi non dichiarati per oltre 254.000 euro, Iva non versata per 25.000 e ritenute non versate per 6.200 euro. E' quanto riscontrato a seguito di un controllo congiunto eseguito dalla Guardia di Finanza della Tenenza di Pontassieve e dai Carabinieri di Rufina, in provincia di Firenze.

Le attivita' ispettive hanno appurato che l'albergo e il ristorante avevano correttamente operato sino al 2009, con la regolare presentazione delle dichiarazioni fiscali in cui erano indicati volumi d'affari intorno ai 100.000 euro annui. Dopo tale data, decaduta anche la licenza comunale per operare come struttura ricettiva, la titolare dell'impresa aveva continuato a svolgere l'attivita' senza piu' adempiere a nessun obbligo fiscale. L'esame della documentazione ed i dati estratti dal registratore di cassa, mediante la lettura del Dgfe (dispositivo giornale di fondo elettronico), hanno accertato che la responsabile della struttura, nell'anno 2010 e 2011, ha emesso regolarmente le ricevute e scontrini fiscali nei confronti dei suoi diversi clienti ma, tuttavia, ha omesso di presentare le dovute dichiarazioni fiscali, ai fini delle imposte dirette, Iva e previdenziali e assistenziali. In tal modo, senza destare alcun sospetto tra i clienti, si e' sottratta al versamento di qualsiasi imposta.

Anche i 9 dipendenti impiegati presso la struttura, sia presso l'albergo che il ristorante, sono risultati irregolari, in quanto non sono risultate versate le dovute ritenute previdenziali ed assistenziali. E' stato accertato, inoltre, anche l'irregolarita' del misuratore fiscale poiche' sprovvisto dell'annuale verificazione. Per tale violazione la titolare e' stata sanzionata con una pena pecuniaria di 2.072 euro. I carabinieri della stazione di Rufina hanno contestato alla titolare la violazione per conduzione della struttura alberghiera senza la prescritta licenza, che prevede una sanzione amministrativa.


lunedì 30 luglio 2012

Spending review: Lega Nord, maggioranza assente in aula del Senato


Spending review: Lega Nord, maggioranza assente in aula del Senato

(ASCA) - Roma, 30 lug - ''Un provvedimento fondamentale per il governo e la maggioranza che lo sostiene non c'e' in aula cosi' da non garantire il numero legale''. Cosi' il vicepresidente dei senatori del Carroccio, Roberto Mura, in merito alla mancanza del numero legale in aula del Senato che ha portato la sospensione della seduta per 20 minuti.


''Come al solito - dichiara il parlamentare leghista - la Lega Nord si e' dimostrata come sempre il gruppo piu' responsabile anche quando e' all' opposizione. Questo la dice lunga sul senso di responsabilita' della maggioranza''.

LEGA: MARONI, AVVIATA SPENDING REVIEW, STOP DOPPI INCARICHI


(ANSA) - MILANO, 30 LUG - 'Ho proposto al Consiglio federale di fare una sorta di spending review nella Lega, incaricando Giorgetti di fare una revisione completa della struttura organizzativa delle attivita' non politiche da qui al 30 settembre'. Lo ha confermato Roberto Maroni, che ha spiegato che 'l'obiettivo e' di dimezzare i costi di gestione'.
'Abbiamo anche approvato il regolamento federale - ha aggiunto - e stabilito l'impossibilita' di ricoprire contemporaneamente piu' di una carica elettiva o incarico nel movimento'.

Matteo Salvini: "Bastasse un sospetto anche Vendola ed Errani se ne dovrebbero andare" - "non abbiamo paura del voto"


Il numero uno della Lega Lombarda risponde alle domande di Panorama.it dopo l'iscrizione nel registro degli indagati di Formigoni: "Dopo quindici anni sarebbe sano cambiare il comandante ma a noi non interessa una politica basata solo su dubbi e sospetti"

Salvini, fino a un anno fa la Lega lanciava a giorni alterni un ultimatum a Formigoni. Ora, di nuovo allineati come un sol uomo. 

Allineati no. C'è che siamo persone responsabili.
Dicono che avete paura del voto. 
Non abbiamo paura. Certo, dopo quindici anni, sarebbe anche sano cambiare il comandante. Non lo nego. Ma devono essere gli elettori a deciderlo. E di certo la prossima volta non ci sarà ancora Formigoni. Mi auguro che ci sarà un leghista.

Salvini, che cosa deve accadere perché il Carroccio decida di staccare la spina? 
Vogliamo incalzare Formigoni sui temi cari ai cittadini. Come l'esenzione dai ticket o gli sgravi per commercianti. Su quello lo giudichiamo e ci attendiamo risposte a breve. Non ci interessa una politica basata sui dubbi. Anche perché, se bastassero i sospetti, anche Vendola e Errani se ne dovrebbero andare a casa.

Vent'anni fa, ai tempi di Mani pulite, la Lega non aspettava gli avvisi di garanzia per inscenare processi di piazza. Ora vi scoprite garantisti. Perché i magistrati hanno preso a occuparsi anche di voi? 
Vent'anni fa sembrava che il  bene fosse tutto da una parte e il male dall'altro. Non era così. Guardi Di Pietro che, su quell'inchiesta, ha fatto le sue fortune politiche.

Anche la Lega ha fatto la sua fortuna su quell'inchiesta. 
Guardi il caso Boni. Titoloni sui giornali. Un putiferio. Dopo qualche mese che fine ha fatto quell'inchiesta? Non un interrogatorio, niente di niente. Inseguire il primo Pm che passa è folle.

La convince l'atteggiamento, diciamo così, muscolare del governatore Formigoni contro i giornalisti? 
Io capisco l'incazzatura e la rabbia di un uomo che da mesi si trova sulla graticola. Ma i giornalisti fanno il loro mestiere. E alle domande si deve rispondere sempre, anche quando per l'ennesima volta ti chiedono delle ricevute dei tuoi viaggi con Daccò.

Capisco, ma fu Formigoni ad assicurare che avrebbe esibito le ricevute. 
Appunto. Si è andato a cacciare lui nei guai su questa cosa. Un governatore ha onori ma anche oneri.

Spending review, Tosi: 'Noi Comuni abbiamo i soldi ma non li possiamo spendere'


'E' brutto amministrare spiegando ai cittadini che pagano le tasse che sul loro territorio non rimane nulla di quello che versano'

Flavio Tosi, sindaco di Verona, intervistato da Tgcom24, rilancia l'allarme dei Comuni per gli effetti dei tagli del Governo e del patto di stabilità: 'Noi i soldi li abbiamo, ma non possiamo spenderli. Alla fine i Comuni si arrangiano aumentando la pressione fiscale locale perche' lo Stato ha via via depauperato i Comuni. O si diminuiscono i servizi o si aumenta la pressione fiscale'.
'E' brutto amministrare - ha aggiunto Tosi - spiegando ai cittadini che pagano le tasse che sul loro territorio non rimane nulla di quello che versano'. Secondo l'amministratore leghista esiste un dato di fondo, e cioe' 'che lo Stato prima qualcosa restituiva qualcosa ai Comuni, adesso niente. A Verona di tasse non ne rimangono'. Sull'operato dell'esecutivo guidato da Mario Monti, Tosi spiega che 'il limite e' che non ha avuto coraggio di incidere dove la spesa poteva essere ridotta. Ministeri e Stato centrale non sono stati toccati; questo governo poteva farlo ma non l'ha fatto, seguendo la via dell'aumento delle tasse'. Tra le proposte che il sindaco di Verona avanza al governo c'e' quella 'di rendere meno idiota il patto di stabilità'.

Bossi: via dall'Italia, secessione. Roma vuole solo il nostro portafoglio.


Umberto Bossi
Umberto Bossi
Varese, 29-07-2012
La parola 'secessione' finora si era levata dal basso, nei raduni e nei comizi, non dalla viva voce di Umberto Bossi. Che questa sera, a una festa della Lega in provincia di Varese, e' tornato invece a invocarla, pur nella prospettiva di quella macroregione "padano-alpina" che sembra diventata la sua fissazione. 

"Il punto di non ritorno - ha detto l'ex leader diventato presidente a vita - e' gia' passato, non possiamo restare in Italia: c'e' solo una strada, la secessione". Del resto, e' la sua convinzione, "non dobbiamo padanizzare l'Italia ma mandarla affanculo: non e' possibile pensare che Roma possa cambiare, Roma vuole solo il nostro portafoglio". 

Lega: Maroni, continuiamo su strada pulizia e rinnovamento

(AGI) Grignasco - "Continuiamo sulla strada della pulizia e del rinnovamento. Le risorse verranno gestite con queste finalita' e con queste priorita'. Stiamo sistemando le cose". Lo ha detto Roberto Maroni ai cronisti che, al suo arrivo alla festa della Lega Nord a Grignasco, nel Novarese, gli chiedevano se anche il Carroccio avesse inziato a fare una 'spending review' al suo interno. "Largo ai giovani - ha proseguito il segretario federale - che sono pieni di energia, sono pieni di idee, senza dimenticare i vecchi, gli anziani di militanza, come me...".

Spending review: Zaia, il Veneto non sopprimera' nessuna provincia


Spending review: Zaia, il Veneto non sopprimera' nessuna provincia

(ASCA) - Venezia, 30 lug - ''La Regione Veneto non sopprimera' nessuna Provincia''. Lo conferma Luca Zaia, presidente regionale. ''Questa delle Province e' una partita davvero intricata. Innanzitutto va detto che con i tagli di oggi il governo non sta chiudendo le province. Sta solo prendendo in giro i cittadini. Perche' si parla di riordino e razionalizzazione delle Province, mentre, nei fatti - spiega Zaia - si demanda tutto nelle mani della Regione. Il Governo, infatti, non ha il coraggio di andare fino in fondo. Ne' su questo, ne' su altro. Da questo governo mi aspettavo il taglio degli stipendi d'oro e dei costi della politica che dal 12 novembre ad oggi non si sono visti''.

domenica 29 luglio 2012

Ora lo dice pure l’Istat: gli stranieri non vengono più in Italia per lavorare


di Riccardo Ghezzi

Nel 2011 sono diminuiti gli ingressi in Italia da parte di cittadini stranieri non comunitari, ma sono aumentati considerevolmente i permessi rilasciati per asilo politico o motivi umanitari. Sono dati, significativi, diffusi dall’Istat.
I permessi rilasciati per motivi di lavoro lavoro nel 2011 sono stati addirittura il 65% in meno rispetto all’anno precedente: un crollo parzialmente in linea con la diminuzione dei nuovi permessi in senso lato nel 2011, ma non coerente che il notevole aumento di permessi rilasciati per motivi umanitari che addirittura sono quadruplicati nello stesso lasso di tempo.
Numeri attendibili che fanno crollare il mito degli immigrati che vengono in Italia solo per lavorare.
Ma vediamoli nel dettaglio: al 1 gennaio 2012 i cittadini non comunitari regolarmente presenti in Italia erano 3.637.724. Tra il 2011 e il 2012 il numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti è aumentato di circa 102 mila unità: i Paesi più rappresentati continuano ad essere Marocco (506.369), Albania (491.495), Cina (277.570), Ucraina (223.782) e Filippine (152.382).
Netta però la diminuzione dei nuovi permessi: durante il 2011 ne sono stati rilasciati 361.690, il 40% in meno in confronto al 2010. Ridotti notevolmente, come detto, quelli rilasciati per lavoro (ben il 65% in meno) ed in misura minore le concessioni per famiglia (21,2% in meno), sono aumentati invece i permessi rilasciati per asilo e motivi umanitari: da 10.336 nel 2010 a 42.672 nel 2011. Quattro volte di più.
Nel 2011 i richiedenti asilo politico hanno rappresentato l’11,8% dei nuovi flussi, nel 2010 ereno solo l’1,7% del totale.
Curioso e anomalo anche il dato sulla provenienza di chi richiede accoglienza per motivi umanitari. Tre soli Paesi costituiscono il 50% del totale: Tunisia (27,5%), Nigeria (16,3%) e Ghana (7,4%). Salta subito all’occhio come in nessuno di questi Paesi sia in corso una guerra civile o una persecuzione ai danni di minoranze. La Tunisia ha vissuto un anno di “primavera araba” e rivoluzione che ha portato al defenestramento di Ben Alì, esiliato dopo 23 anni di presidenza, ma “l’emergenza” era già terminata a inizio 2011; la Nigeria non conosce una guerra civile da 40 anni, anche se i conflitti religiosi tra islamici e cristiani stanno lacerando il Paese e potrebbero davvero portarlo sull’orlo di un conflitto interno; il Ghana è una democrazia dal 2000 e ha ottenuto lo status di democrazia stabile nel 2009: i tempi degli scontri tribali, in ogni caso non paragonabili alle guerre civili che hanno sconquassato altri Paesi africani, sono lontani decenni.
Sarà colpa della crisi, ma a quanto pare anche gli immigrati non vengono più in Italia per cercare lavoro. Preferiscono vivere a spese dello Stato.

Cantù, Lega contro sindaco sul caso del Ramadan


 

CANTÙ - Il Campo solare (Foto by BARTESAGHI)

CANTÙ Questione Ramadan: come previsto, scoppia un vero caso politico, con la Lega che attacca la maggioranza di Lavori in Corso.

Punti di vista opposti. E' la Lega Nord a dirsi contraria alla concessione del Campo Solare per il 18 o il 19 agosto - dipenderà dal momento esatto in cui si troverà la luna - alla comunità musulmana del territorio, per il momento conclusivo del Ramadan. «Siccome pregheranno, la struttura pubblica di via Giovanni da Cermenate diventerà una provvisoria moschea - l'assunto dell'onorevole Nicola Molteni, parlamentare a capogruppo in minoranza del Carroccio cittadino - siamo pronti a presentare un'interrogazione parlamentare perché si pone una questione di ordine pubblico». 

Ribatte alla tesi il sindaco Claudio Bizzozero. «Ma quale moschea provvisoria, il 18 agosto ci sarà una festa - afferma il primo cittadino della coalizione civica Lavori in Corso - noi abbiamo deciso di acconsentire a quanto negli scorsi anni era stato ugualmente chiesto, ma negato». 

Farmaci: spesa pro-capite per regioni, in testa la Sicilia. Ultima Bolzano


di GIANMARCO LUCCHI
Nel 2011 la spesa pubblica per farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale e’ stata pari a 12.387 mln, con una riduzione del 4,6% rispetto al 2010. Spesa in calo, dunque, in tutte le regioni, anche se le maggiori riduzioni si registrano in Calabria (-13,1%) e Puglia (-8,8%). E’ invece la Sicilia a registrare il picco massimo di spesa pro-capite per farmaci (258 euro) e di consumi (1086 dosi giornaliere ogni mille abitanti).

Il dato arriva dall’ultimo Rapporto AIFA sull’uso dei farmaci in Italia, realizzato dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (Osmed) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in collaborazione con l’Istituto superiore di sanita’. Ma la spesa farmaceutica, pur in calo, resta un nodo centrale anche nel decreto sulla Spending review e per ripianarla sono chiamate a contribuire, con uno sconto sui farmaci in favore del Ssn, anche le aziende farmaceutiche. Un ultimo emendamento votato la scorsa notte in commissione Bilancio ha tuttavia previsto una ‘limatura’ degli sconti a carico delle aziende, che scendono dal 6,5% al 4,1%. In questo contesto, l’istantanea scattata dal Rapporto Osmed mostra pero’ un Paese in cui la spesa per farmaci diminuisce (anche per effetto di una maggiore diffusione dei farmaci generici, che hanno un costo minore), pur a fronte di un aumento delle prescrizioni di medicinali.
Quanto alla ‘classifica’ tra le regioni, dal Rapporto si rileva che la piu’ virtuosa e‘ la Provincia Autonoma di Bolzano (con 149 euro di spesa per farmaci pro-capite). La Sicilia e’ invece al primo posto per consumi territoriali e spesa lorda pro capite. A fronte di una media nazionale di 204,3 euro pro capite, la spesa per farmaci oscilla dunque da un valore massimo di 258 euro pro capite registrato in Sicilia ad un valore minimo di 149 euro della Provincia Autonoma di Bolzano. Il consumo di farmaci e’ invece in aumento in quasi tutte le regioni, ad eccezione di Abruzzo, Campania e Puglia. Gli incrementi piu’ elevati rispetto al 2010 si registrano in Lombardia, P.A. di Bolzano (+3,1%) e nella P.A. di Trento (+2,7%).
Questa la spesa lorda pro-capite per farmaci nelle regioni italiane nel 2011: Sicilia (258,1 euro); Lazio (234,4); Puglia (235); Sardegna (229); Calabria (231,2); Umbria (180,9); Campania (232); Basilicata (197,1); Abruzzo (221,9); Marche (190); Toscana (167,7); Molise (206,1); E.Romagna (170,2); Friuli V.G. (187,2); Liguria (188,3); Veneto (177,6); Piemonte (182); Val d’Aosta (175,7); Lombardia (191,9); Trento (162,2); Bolzano (149).
Questa graduatoria è lampante: le regioni del Sud, con l’aggiunta del Lazio, sono quelle che spendono di più in fatto di farmaci in media per cittadino. Vorrà dire qualcosa? Forse che in quelle zone ci si ammala di più? E manco a farlo apposta in testa c’è la Sicilia, sarà colpa anche in questo caso della cattiva applicazione dello statuto speciale? O siamo noi che interpretiamo male i numeri?

venerdì 27 luglio 2012

Spending review: Zaia, ci sono motivazioni per fare rivoluzione

(ASCA) - Vittorio Veneto, 27 lug - I veneti non comprendono perche' 20 milioni per la sanita' regionale vanno dirottati in Sicilia. Lo ha detto il presidente della Regione, Luca Zaia, a margine dell'inaugurazione di una bretella a Vittorio Veneto.

''Direi che questa della spendig review e' un'occasione per dire che ci sono sempre piu' motivazioni per fare la rivoluzione'', ha detto Zaia, specificando, tuttavia, che i tagli del presidente Monti ''dovevano essere piu' coraggiosi, addirittura quadrupli di quelli fatti, ma non lineari. ''E' una rivoluzione che noi faremo - ha aggiunto Zaia - all'interno delle nostre istituzioni ed e' bene che Roma sappia che anche i nostri cittadini sono molto arrabbiati''.

''Noi non siamo contro la revisione della spesa pubblica - ha poi specificato Zaia - perche', come ho detto, bisognerebbe tagliare molto di piu' di quello che sta facendo Monti, ma non si puo' tagliare il Veneto e lasciare che la Sicilia, piuttosto che altre regioni, abbiano ancora aiuti. E' ora di finirla, siamo stanchi''.

L.ELETTORALE: DOZZO (LN), QUESTIONE NON DOVREBBE RIGUARDARE MONTI

“Come mai un premier tecnico, chiamato da Pd, Pdl e Udc a risolvere, si fa per dire poiché li ha aggravati, i problemi economici e finanziari del Paese, si interessa alla legge elettorale, che è la legge più politica che esiste? Forse Monti ha chiesto al...la sua maggioranza di predisporre una bella riforma ad personam ritagliata sulle sue necessità?”
Lo afferma il presidente dei deputati della Lega Nord,
Gianpaolo Dozzo, che commenta le dichiarazioni del leader Udc Casini sulla legge elettorale.
“Casini pur di salvare sé stesso, visto che ne è stato il principale sponsor, cerca invano di difendere Monti, tentando di narcotizzare l’opinione pubblica sul fatto che le riforme fatte dal Governo tecnico sono state necessarie e che senza di esse avremmo fatto la fine della Grecia. Ma – continua il capogruppo leghista – davvero Casini pensa che esista ancora qualche sprovveduto disposto a credergli? Forse è vero che i politici guardano alle prossime elezioni, mentre gli statisti guardano alle prossime generazioni, occorre però ricordare che nel passato sono state insignite del ‘titolo’ di statista persone che poi la storia ha ampiamente ridimensionato se non del tutto delegittimato. Quindi, forse a Monti conveniva fare altri riferimenti, magari agli statistici, coloro che guardano ai numeri, e avrebbe scoperto che purtroppo non ce n’è neppure uno in economia, nel campo sociale e occupazionale che sia migliorato da quando c'è questo Governo che, possiamo ben affermare, ha fallito su tutti i fronti

Governo, 800 mln ai Comuni Spending review: alla Sicilia 171 mln.


In arrivo 800 milioni di euro per le regioni. I soldi però devono essere ceduti ai Comuni «ricadenti nel proprio territorio».
Lo prevede un emendamento al decreto sulla spending review presentato il 26 luglio dai relatori Gilberto Pichetto Fratin (Pdl) e Paolo Giaretta (Pd) alla commissione bilancio del Senato: un allentamento alla stretta degli enti locali era trapelato già nella serata del 25 luglio.
Nonostante questo la Corte dei conti ha sottolineato che questi enti sono stati i più colpiti dai tagli, arrivando a un -20%.
ALLA SICILIA 171 MLN. Le risorse sono destinate «alle regioni a statuto ordinario, alla regione Siciliana e alla Sardegna», hanno spiegato i relatori. 
In particolare, la Sicilia è la regione nella quale dovrebbero confluire le maggiori risorse per i Comuni: 171,508 milioni. Seguono Lombardia con 83,353 milioni e la Sardegna con 82,3 milioni.
SOLDI TOLTI ALLE AZIENDE. Immediata la reazione della Lega Nord. «Il governo dei professori fa il gioco delle tre carte. In teoria concede 800 milioni ai Comuni, prendendone 300 dai fondi già destinati ai Comuni stessi e quindi in realtà ne dà solo 500», ha tuonato il leghista Massimo Garavaglia, vicepresidente della commissione bilancio del Senato. «Lo scandalo è che questi 500 vengono tolti dal fondo per i rimborsi fiscali alle aziende».
Sotto accusa il criterio di distribuzione delle risorse. «Gli 800 milioni vengono dati con l'opposto del criterio del merito: chi più spreca ottiene di più. Così ad esempio la Sicilia, sull'orlo del fallimento, prende 171 milioni, la Lombardia 83 e il Veneto 29». 

Rivoluzione mediatica Lega Nord - La Comunicazione passa dal Web


Account ufficiali – Il nuovo corso 2.0 leghista si fonda innanzitutto su una pagina ufficiale di fresco conio, denominata Lega Nord Padania e declinata su tutti si servizi più diffusi: Facebook Google Plus  e Twitter . Le informazioni sono per lo più istituzionali, a cominciare dalle dichiarazioni alle agenzie di parlamentari e dirigenti del partito e video di discorsi pronunciati in aula. Neonata (data di creazione 17 luglio) anche la pagina su Facebook di Prima il Nord , slogan di riferimento della segreteria Maroni lanciato su Twitter  in occasione del congresso che ha incoronato “Bobo” numero uno del partito e che dovrebbe servire da riferimento programmatico per i militanti. Della rinnovata batteria degli spazi web fanno parte anche un account Twitter , appena aperto, che raccoglie i cinguettii de la Padania e relativa pagina Facebook  del quotidiano leghista. Le novità “social” si vanno ad aggiungere a Lega Nord Duepuntozero (su Facebook  e Google Plus ), spazi di interazione nati nel gennaio scorso su impulso proprio di Maroni e a cui la nuova Lega, ovviamente, non rinuncia. 

Strategia Due Puntozero – “Abbiamo oltre 200 siti registrati ufficialmente come account o come domini e gestiti in periferia in modo diverso e con linguaggi diversi. A questi si aggiunge una miriade di account su Facebook e Twitter di sedi locali e associazioni a noi legate. Volevamo dare un'ufficialità, un punto di riferimento a questa galassia”, spiega Caparini. Secondo il nuovo uomo-media del partito, la riorganizzazione della presenza “social” della Lega dovrebbe rinnovare quel rapporto “biunivoco” con i militanti che da sempre ha caratterizzato il movimento e che finora non è stato adeguatamente tradotto online. La Lega infatti non è sembrata all'avanguardia nell'uso dei new media, anzi. Nella strategia appena varata, a ogni spazio è affidato un ruolo specifico: “Lega Nord Padania è la pagina ufficiale ed è una bacheca istituzionale in cui il livello di interazione è minore”, racconta Caparini. “Lega Nord Due Puntozero è invece il riferimento social e interattivo, la piazza aperta a un confronto meno paludato”. Quanto a Prima il Nord, si tratta di uno spazio dove la linea politica della segreteria si salda con i militanti in vista degli Stati Generali del Nord, incontro tra Lega e categorie produttive previsto per la fine di settembre a Torino. “Lo utilizziamo in una logica del basso verso l'alto in vista dell'evento del Lingotto dove incontreremo gli stakeholder e faremo una sintesi dei contributi e presenteremo a tutti il nostro manifesto”. 

Militanti virtuali - Nella speranza che i luoghi appena aperti si popolino (per ora, “amici” e “follower” non sono tantissimi), per la gestione dell'interazione virtuale la via scelta da Maroni & C è quella della militanza. La moderazione delle pagine – spiega il responsabile comunicazione - è stata infatti affidata a una serie di volontari che in questi anni sono stati molto presenti nelle conversazioni virtuali leghiste. A coordinarli, nel ruolo di community manager, c'è Stefano Fantinelli , responsabile comunicazione del Gruppo Lega Nord della Regione Emilia-Romagna, militante dal 1991 e voce assai attiva e ascoltata in rete. “Al momento la squadra è composta da 19 persone che si occupano di tenere sotto controllo le pagine, rispondere alle sollecitazioni degli utenti, valutare le strategie migliori. Ma siamo solo all'inizio”, spiega. Il prossimo passo sarà dare una struttura omogenea a tutti gli account proliferati in modo un po' anarchico sul web e fare attività di alfabetizzazione e help desk: “Andremo in giro nelle regioni a illustrare strumenti e servizi, dopodiché faremo in modo che se qualcuno avrà bisogno per la soluzione di problemi tecnici noi lo aiuteremo”. 

mercoledì 25 luglio 2012

Roberto Maroni a Marina di Ravenna


RAVENNA - Sarà la sua prima apparazione in Romagna da numero uno del Carroccio: Roberto Maroni sarà ospite d’eccezione domani sera, giovedì 26 luglio, a Marina di Ravenna in occasione della terza giornata della Festa Nazionale della Lega Nord Romagna. 

Alle ore 21 è atteso sul palco il neo-eletto Segretario Federale della Lega Nord: interviene a sostegno della costituzione della Regione  Romagna e, si legge nella nota del Carroccio, “dell’opportunità storica data dal decreto governativo 95/2012 spending review".

Presenti nel corso della serata anche gli esponenti locali della Lega Nord Romagna, in primis il Segretario Nazionale, Gianluca Pini e i tre Segretari Provinciali rispettivamente di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini: Jacopo Morrone, Stefano Fantinelli e Vito Vangelisti. Dalle ore 19 apertura stand gastronomico con menu di carne e pesce e musica dal vivo anni 50’ 60’ con il gruppo “Jacky Jive”

Riforme, Calderoli: la piu’ urgente e’ mandare a casa Monti


(ASCA) - 25 lug – ”La prima riforma da fare, la piu’ urgente, e’ quella di mandare a casa il governo Monti il prima possibile”. Lo ha detto il senatore della Lega Nord, Roberto Calderoli intervenendo in Aula in sede di dichiarazione di voto sul ddl sulle riforme costituzionali.

Le riforme fatte dal governo Monti hanno fatto fallire il Paese – ha aggiunto – non c’e’ un parametro che non sia peggiorato dal momento del suo arrivo, dal debito pubblico, allo spread, alla disoccupazione, alla pressione fiscale, giunta oltre il 55% portando le aziende a chiudere e i lavoratori disoccupati a suicidarsi”.
Per Calderoli l’elezione diretta del Capo dello Stato ”sancisce il diritto del popolo di scegliere chi guida il Paese” contro ”i peggiori giochini di Palazzo e politici” che si sono consumati nel passato proprio con l’elezione del Presidentge della Repubblica, sempre secondo Calderoli.
L’esponente del Carroccio ha infine rivolto un appello alle forze politiche contrarie alla riforma a ripensarci nel passaggio alla Camera, ”perche’ anche senza i due terzi e quindi passando per il referendum confermativo, il popolo italiano approvera’ la riforma” e le proteste avranno come unica conseguenza quella di produrre un prossimo Capo dello Stato eletto ”a scadenza, come fosse uno yogurt”.

martedì 24 luglio 2012

Sicilia: Dozzo a Monti, non intendiamo pagare per i loro sprechi

“Il Governo deve prendere urgenti iniziative di competenza in relazione alla situazione dei conti pubblici nella Regione Sicilia dove la spesa pubblica presenta dei dati assolutamente preoccupanti”.

Lo chiede il presidente dei deputati della Lega Nord,
Gianpaolo Dozzo, in una interrogazione presentata al premier e al Ministro Grilli, mentre è in corso l’incontro tra il governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, e il presidente del Consiglio Mario Monti.

I ministri interrogati, chiede ancora Dozzo, dovrebbero riferire alle Camere “sulle modalità con le quali sono stati erogati i 400 milioni di euro alla Regione Sicilia, le fonti di approvvigionamento e se sono previsti, nelle prossime settimane, ulteriori disposizioni economiche finanziare in favore dell’ente Regione Sicilia”.

Il capogruppo leghista, e gli altri deputati del Carroccio che hanno sottoscritto l’interrogazione, chiedono inoltre di sapere “quali potrebbero essere le conseguenze per gli organi della Regione Sicilia qualora questa non fosse più in grado di rispettare i propri impegni” e altresì “quali eventuali obblighi sarebbero in capo al Governo nazionale e come si penserebbe di intervenire per adempiere ai debiti in essere tra la Regione Sicilia e gli enti terzi”.

“La Lega Nord – conclude Dozzo - sollecita la rapida determinazione dei fabbisogni standard al fine di assicurare un graduale e definitivo superamento del criterio della spesa storica. Non pensino di ripianare con i soldi del Nord gli sprechi della Sicilia”.

lunedì 23 luglio 2012

Sviluppo: Torazzi, Grazie alla Lega 300 milioni per le imprese del Nord colpite dal sisma


“Finalmente sarà garantito un aiuto concreto alle imprese del Nord. I trecento milioni di euro che il governo stanzierà nei prossimi tre anni contribuiranno al salvataggio di molte imprese danneggiate dal sisma e consentiranno a molti imprenditori di continuare a lavorare ai livelli d'eccellenza che da sempre contraddistinguono il nostro territorio”.
Lo dichiara il deputato della Lega Nord Alberto Torazzi, intervenuto in Aula sul decreto Sviluppo, commentando l'approvazione dell’emendamento della Lega Nord, presentato insieme al deputato Gianni Fava, che stanzia cento milioni all'anno, per la durata di tre anni, alle imprese per l'acquisto di macchinari in sostituzione di quelli danneggiati dal terremoto in Emilia e Lombardia.
“Si tratta di un emendamento fondamentale per il rilancio delle aree terremotate, approvato nonostante il parere contrario di relatori e governo. Tutto ciò è la riprova dell'incompetenza di questo esecutivo che si sta dimostrando sempre più il governo delle disparità”.

Fuga degli imprenditori dall'Italia verso Balcani e Nordafrica.

Serbia, Montenegro, Croazia, Slovenia, Egitto e Tunisia: sono tra le mete preferite degli imprenditori italiani, specie quelli del Mezzogiorno ma anche del Nord Est, che stanno portando via dall'Italia pezzi rilevanti della produzione industriale e dell'economia italiana. Fisco più favorevole e costo del lavoro nettamente più contenuto sono le due ragioni principali che spingono le imprese del nostro Paese a fuggire verso queste mete. E' questo il fenomeno anticipato da uno studio di Unimpresa in via di pubblicazione, cominciato qualche anno fa e che ha subito un'improvvisa  accelerazione a causa della crisi finanziaria e della recessione. Secondo la ricerca, molti imprenditori, nel pieno della bufera internazionale, si sono trovati a un bivio: chiudere o continuare la loro attività fuori dei confini nazionali, dove un contesto economico assai diverso favorisce l'insediamento di nuovi impianti industriali. Sgravi fiscali e incentivi di varia natura attraggono sempre di più le aziende tricolore. Una vera e propria emigrazione che ha preso il via con alcuni grandi gruppi industriali e adesso sta interessando anche realtà nel settore delle piccole e medie imprese. A forte rischio c'è l'attività di trasformazione agricola e l'industria conserviera. Col risultato che sulle nostre tavole arrivano prodotti made in Italy, lavorati nei Balcani e nel Nord Africa. «Una situazione che ci preoccupa enormemente» dice il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. "Come diciamo da tempo - aggiunge - il nostro Paese ha bisogno di misure ad hoc,. La nostra ricetta è nota: fisco, burocrazia, infrastrutture e giustizia civile sono ambiti nei quali, dentro i nostri confini, c'è molto da fare prima di rimettersi a parlare concretamente di creare nuovi  nuovi posti di lavoro e mettere in moto il mercato dell'occupazione».


MOLTENI (LEGA), ORA VOGLIAMO LA GRANDE PROVINCIA DELL ’INSUBRIA


“Il taglio scellerato delle provincie operato dal governo Monti cancella le provincie virtuose di Como, Varese, Sondrio, Monza e Brianza. Se l’obiettivo è quello di ridisegnare l’assetto amministrativo dei territori, questa soppressione potrebbe diventare l’occasione  per costituire la grande provincia dell’Insubria e per aprire un dialogo immediato con il Canton Ticino. Ci sono tutte le condizioni per rivendicare l’autonomia da Roma e la costituzione di questa provincia è un’importante sfida a cui lavoreremo da subito”.
Lo dichiara il deputato della Lega Nord, Nicola Molteni.
“Tra questi territori esiste già una contiguità economica, culturale , e di tradizioni socio-economiche tali da rendere concreta la costituzione di un unico soggetto virtuoso rappresentativo di più di due milioni di abitanti, capace di dare voce e attenzione  a un territorio costituito da migliaia di piccole e medie imprese simbolo dell’eccellenza produttiva del Nord”.

Megaconcerti e starlette tv, gli sprechi di Reggio Calabria


Il presidente della Calabria ed ex sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti
La festa è finita. Reggio Calabria non si diverte più: 87 milioni di buco accertati nel biennio 2008-2010, addirittura 170 tra il 2006 e il 2010, lo spettro dello scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. E adesso anche il rinvio a giudizio per il governatore della Calabria ed ex sindaco della città dello Stretto, Giuseppe Scopelliti. L’accusa? Abuso d’ufficio e falso in atto pubblico per avere truccato i bilanci del Comune e finanziato il “modello Reggio”: un tourbillon di notti bianche, megaconcerti, starlette della scuderia di Lele Mora a passeggio sul corso Garibaldi, viaggi da e per la Spagna, consulenze a gogò e finanziamenti a pioggia.
Su quel modello la città si è ubriacata per anni e Scopelliti ha costruito le sue fortune elettorali. Al secondo mandato ha sbaragliato il candidato dell’opposizione con il 70 percento dei consensi. Così ha preparato il suo trampolino di lancio per arrivare allo scranno più alto della giunta regionale.
Adesso che la festa è finita resta il conto da pagare ed è salatissimo. Lo raccontano i giornalisti Giuseppe Baldessarro e Gianluca Ursini in un bel libro, Il caso Fallara. Storia del “modello Reggio e del suo tragico epilogo (Città del Sole). I due cronisti partono da un episodio drammatico che è l’emblema dell’intera vicenda reggina: lo strano suicidio di Orsola Fallara, donna di fiducia di Scopelliti e dirigente dell’Ufficio finanze e tributi del Comune. Quando la donna decide di togliersi la vita, nel dicembre 2010, la pressione su di lei è altissima: è accusata dall’opposizione di essersi liquidata somme da capogiro per alcune attività svolte per conto del Comune. La dirigente prima si difende come una leonessa, poi al culmine dello scandalo annuncia le dimissioni in un’infuocata conferenza stampa. La sera, inaspettatamente, si reca in auto al porto e ingerisce dell’acido muriatico. Morirà in ospedale, dopo due giorni di agonia.
È il caso Fallara di cui parla il libro: non si tratta solo di una vicenda di cronaca perché l’alta dirigente era una donna potente che per anni ha tenuto in mano i cordoni della borsa comunale. Attorno a lei, sostengono oggi i magistrati, ruotava tutto il sistema di ricche consulenze, bilanci truccati e artifici contabili, messo in atto per sostenere le spese folli volute dall’amministrazione comunale in quegli anni. Tra queste il mega-concerto di Elton John in memoria dello stilista reggino Gianni Versace, tenuto allo stadio “Granillo” il 9 giugno 2004. Uno show, rivelatosi poi un flop, costato alle casse comunali 360mila euro più spese accessorie come la concessione dello stadio, la pulizia e l’illuminazione dell’impianto. O l’acquisto dell’Italcitrus, il rudere di una ex fabbrica per la lavorazione degli agrumi, acquistato per 2 milioni e mezzo di euro per farne, in accordo con la Rai, un centro televisivo dal roboante nome di “Scuola di comunicazione del Mediterraneo”. Peccato che sull’immobile comprato in fretta e furia gravassero un’ipoteca, un pignoramento, una pratica di condono edilizio. E pure l’amianto, di cui la struttura è piena. Soldi pubblici gettati alle ortiche.
Reggio in quegli anni è una sorta di bancomat. Per “la città del divertimento” non si bada a spese: per la sola estate 2008 quasi un milione di euro vanno all’emittente radiofonica Rtl, che monopolizza l’Arena dello Stretto sul lungomare. Per non parlare dei concerti dei Duran Duran e di altri eventi, grandi e piccoli, per un totale di due milioni e mezzo di euro. Qualcuno conia lo slogan “credere, obbedire, ballare” mutuando il celebre motto fascista che Scopelliti conosce bene, essendo cresciuto tra le fila dell’Msi.
Tra i grandi eventi del 2008 c’è una mostra su Maria Callas, che ai contribuenti reggini costa 330mila euro. Solo sei anni prima la stessa esposizione di gioielli e abiti di scena della Diva era stata proposta in città, in uno spazio meno nobile di Villa Zerbi, al costo di 15mila euro. Dagli sprechi alla gestione privata della cosa pubblica il passo è breve. Affidare incarichi professionali a parenti e amici senza alcun criterio di selezione, liquidare somme ingenti per lavori mai svolti è prassi comune. Il caso più eclatante è quello dell’ingegnere Bruno Labate, ex compagno della Fallara, al quale – secondo una perizia della Procura - vengono accreditati 842mila euro per progetti mai realizzati. Scoperto dagli inquirenti, Labate è sotto processo per peculato e truffa aggravata: sta restituendo a rate le somme ricevute e ha chiesto il patteggiamento. 
La gestione allegra delle casse comunali si è trasformata in uno tsunami che, oltre a tre revisori dei conti, rischia di travolgere il governatore Scopelliti. Rinviati a giudizio, i quattro dovranno presentarsi davanti ai giudici del Tribunale di Reggio Calabria il prossimo 7 novembre. L’ex sindaco, oggi presidente della giunta regionale, si difende scaricando ogni responsabilità sulla Fallara e su altri suoi sottoposti. Afferma di non sapere cosa contenevano quegli atti che per anni ha firmato a iosa, confidando nell’onestà e professionalità dei dirigenti da lui nominati. Sarà ora la magistratura, nel processo che si celebrerà in autunno, a decidere se Scopelliti sapesse o meno come funzionava il tanto decantato “modello Reggio”.


Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/scopelliti-modello-reggio-calabria#ixzz21RqP598G

Monti ha fallito, si voti in ottobre

ROMA, 22 LUG "Monti ha fallito, si dimetta e si voti a ottobre. La situazione economica del nostro Paese, dopo otto mesi di governo Monti, è drammaticamente peggiorata. Monti non ha mantenuto nemmeno una delle sue promesse. Altro che risanamento: siamo in piena recessione. Il premier e i suoi ministri prendano atto che il loro è il Governo dei record negativi: ha aumentato il debito pubblico e la disoccupazione giovanile mentre la pressione fiscale ha raggiunto un livello insopportabile. A questo punto bisogna dare di nuovo la parola agli elettori, è il popolo che deve decidere del proprio destino e non un governo fallimentare nominato nei palazzi". Lo dichiara Federico Bricolo, presidente della Lega Nord al Senato.

COMUNI, ZAIA: «CHI SI STACCA DA VENETO AVRÀ IL MIO SÌ»


"E' una lotta per la sopravvivenza che conferma che Roma politicamente ha fallito"  Zaia_Luca_HP4.jpg

TREVISO - Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, soffermandosi sulle 

ricorrenti richieste dei comuni veneti di frontieradi passare ad altre 

amministrazioni, ha assicurato oggi che gli stessi avranno sempre il suo appoggio.

"Il distacco di questi comuni di confine , che sarà esponenziale - ha osservato - nasce 

da un'esigenza chiara che io condivido cioé quella secondo la quale non puoi vedere 

sempre il giardino dell'Eden al di là del fosso. E' una lotta per la sopravvivenza 

che conferma che Roma politicamente ha fallito".    

"Io voterò sempre di si. Il problema - ha proseguito - non é la poltrona del governatore, ma il benessere del 

suo popolo. La Regione asseconderà sempre queste richieste, è un problema che si ingigantirà sempre di più. 

Agli uffici di Roma - ha concluso Zaia - non toglieremo loro le castagne dal fuoco, vediamo come se la 

cavano".

Stroncato da una polmonite Lazzate e la Lega Nord piangono il Sen. Cesarino Monti


La commozione della famiglia: "Oggi abbiamo perso un marito eccezionale, un padre insostituibile, un Sindaco straordinario, un politico di razza, ma soprattutto abbiamo perso un grande uomo"
Cesarino Monti, sindaco di Lazzate
Cesarino Monti, sindaco di Lazzate
Lazzate, 22 luglio 2012 - "Oggi abbiamo perso un marito eccezionale, un padre insostituibile, un Sindaco straordinario, un politico di razza, ma soprattutto abbiamo perso un grande uomo". Queste le parole commosse di Rosy e e dei figli Luca e Andrea, che hanno annunciato la scomparsa del Sindaco di Lazzate, Cesarino Monti, senatore della Lega Nord. ‘’Dal 3 luglio ricoverato al Campus Biomedico di Trigoria (Roma), colpito da una grave forma di polmonite, causata dal suo stato di immunodepressione conseguenza dei cicli di chemioterapia a cui era sottoposto - avvertono i familiari - nelle ultime ore si e’ registrato un forte peggioramento che ha portato al decesso, registrato alle ore 18.25’’.
IL MONDO POLITICO - “Con la morte del senatore Cesarino Monti scompare un vero galantuomo, un bravo parlamentare e una persona buona, onesta e gentile. Oggi è un giorno molto triste per il Senato della Repubblica”. Così il Presidente del Senato, Renato Schifani, dopo aver appreso la notizia della morte del senatore Cesarino Monti.
Il Presidente Schifani esprime i sentimenti del suo più profondo cordoglio e della sua più affettuosa vicinanza ai familiari del parlamentare scomparso.
MARONI: "Addio Cesarino, grande sindaco, leghista autentico, vero combattente. Sei stato un esempio per tutti noi, non ti dimenticheremo mai. Un abbraccio commosso e affettuoso a Rosy, Luca e Andrea."
BOSSI: MI E' STATO VICINO FINO ALL'ULTIMO -  ‘’Cesarino Monti era il migliore di noi, mi è stato vicino fino all’ultimo. Per me è stato un vero amico, vi invito tutti a venire al suo funerale’’. Lo ha detto Umberto Bossi nel corso di un comizio questa sera a Soncino (Cremona).  ‘’All’ultimo congresso della Lega Lombarda - ha aggiunto Bossi - si vedeva che stava male, sudava e aveva difficoltà a parlare. Ma quegli stupidi dei giovani lo fischiavano, giovani che sono venuti nella Lega quando già tutto era stato fatto, quando non c’era più da andare in galera’’.
CALDEROLI: HO PERSO UN AMICO VERO - “Provo un grande dolore e un senso di vuoto davanti alla scomparsa di un uomo come Cesarino Monti: per me se ne è andato un amico vero, un grande combattente compagno di mille battaglie, uno che quando avevi bisogno c’era sempre, uno che ci ha creduto veramente nella Lega e nella Padania”. Così Roberto Calderoli ricorda il senatore della Lega scomparso oggi.
BRICOLO: "Oggi abbiamo perso non solo un amico e un collega, ma soprattutto un grande uomo, che ha insegnato a tutti noi cosa significhino la determinazione, la dignita', la coerenza e la forza d'animo.
Nonostante la malattia, Cesarino non e' mai venuto meno ad alcuno dei suoi impegni. Anzi, e' stato lui più volte, anche negli ultimi giorni, ad incitarci a non mollare e a proseguire con determinazione nelle battaglie parlamentari.
Cesarino rimarra' per tutti noi un riferimento ed un esempio. Lo abbiamo sempre visto lottare come un leone per affermare le sue idee cosi' come ha fatto nei confronti della spietata malattia che lo ha colpito.
Adesso ci stringiamo con un affettuoso abbraccio alla moglie Rosi e ai figli Luca e Andrea.
GASPARRI: CONDOGLIANZE A FAMIGLIA E LEGA - “Esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia del senatore Cesare Monti e al gruppo della Lega Nord a nome del gruppo del Pdl, che ha apprezzato l’impegno del senatore Monti in tante comuni battaglie e la sua generosità nonostante la grave malattia”. Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri.