venerdì 29 aprile 2011

IL PESO DEI PARTITI IN ITALIA

Barometro Demopolis

È un’Italia sempre più divisa quella che emerge dal Barometro Politico di aprile dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis: con un’opinione pubblica polarizzata in due schieramenti che appaiono contrapposti non solo nelle scelte elettorali, ma anche nella visione della società, nel linguaggio, nel modo di concepire le istituzioni dello Stato.

In un panorama dai confini incerti, l’Istituto Demopolis traccia uno scenario decisamente aperto nella competizione elettorale per la guida del Paese, con le due principali coalizioni in perfetta parità al 42,5%. Nonostante un certo indebolimento registrato nelle ultime settimane, il Terzo Polo - con il suo 13% - eserciterebbe un ruolo determinante per il Senato: in base all’attuale fotografia delle intenzioni di voto, con l'odierno sistema elettorale, nessuna delle due principali coalizioni otterrebbe infatti la maggioranza dei seggi a Palazzo Madama.

Saranno le elezioni comunali di metà maggio e, in particolar modo, i risultati di Napoli, Torino e, soprattutto, di Milano (Moratti-Pisapia) a modificare i rapporti di forza e a fotografare il peso reale dell’area che fa capo a Fini e Casini. Senza dimenticare l’incognita del Movimento di Beppe Grillo sul voto locale.

Secondo i dati dell’ultima indagine dell’Istituto Demopolis sulle intenzioni di voto degli italiani, prima del black out imposto dalle elezioni amministrative, il PDL di Berlusconi otterrebbe oggi il 28%, con la Lega di Bossi in ripresa all’11,4%% e la Destra di Storace e Musumeci all’1,5%; 1,6% per i movimenti alleati del Premier (Forza del Sud, PID di Romano, Noi Sud, ecc).

Nel Centro Sinistra, il Partito Democratico di Bersani, in crescita, si posiziona al 27%, con l’IDV al 5,2% e Sinistra, Ecologia e Libertà di Vendola al 7,8%; al 2,5%, complessivamente, gli altri partiti minori. Nel terzo Polo, secondo il Barometro Politico Demopolis, l’UDC di Casini si attesta al 7%, FLI di Fini al 4,3%, l’API di Rutelli all’1, l’MpA di Lombardo allo 0,7%. Scarse variazioni per il Movimento Cinque Stelle, attestato intorno al 2%.

“Si tratta – afferma il direttore dell’Istituto Demopolis Pietro Vento – di uno scenario incerto ed in decisa evoluzione, che potrebbe modificarsi significativamente dopo le Amministrative di maggio. La percezione prevalente, tra i cittadini, è quella di un Paese sospeso, di un Parlamento che – oltre i temi della giustizia – resta bloccato da un interminabile conflitto istituzionale che si trascina da mesi, determinando un crescente distacco ed una profonda sfiducia verso il sistema politico nel suo complesso. Resta consistente, intorno al 22%, il partito del “non voto”, ma soprattutto - conclude Pietro Vento - il numero di quanti, di Centro Destra o di Centro Sinistra, appaiono oggi incerti ed indecisi sulla scelta elettorale nell’ipotesi di un ritorno anticipato alle urne”.

Approfondimenti e nota metodologica completa su: www.demopolis.it

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