domenica 27 ottobre 2013

Zaia: "I bambini diano del "Lei" alle maestre sin dalle elementari

 - Fa discutere la dichiarazione fatta ieri dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, nel corso di una cerimonia di inaugurazione di una nuova scuola elementare a Badoere di Morgano: "Una volta si aveva paura anche del vigile urbano, adesso i bambini non hanno più paura di niente. Per forza, se anche le maestre si lasciano dare del tu".
Zaia: "I bambini diano del lei alle maestre sin dalle elementari"
Consapevole del fatto che le sue dichiarazioni avrebbero subito acceso il dibattito, lo stesso Zaia si affretta a spiegare meglio la propria posizione: "Non è un amarcord, io sono per la modernità ma vorrei porre la questione. Nella lingua inglese dare del tu alla regina è una cosa normale, in italiano usare il tu o il lei è un segnale di rispetto di rispetto dei ruoli. Fossi un formatore - ha proseguito - mi chiederei se sia più corretto nella formazione primaria dei bambini far dare del tu a un insegnante, che rappresenta prima di tutto un'istituzione importante, oppure del lei. Forse - ha concluso - varrebbe la pena di approfondire".

Come racconta il "Mattino di Padova" esperti e genitori sono divisi. Carla Xodo, docente di Pedagogia generale all’Università di Padova mette in guardia: "Non bisogna dimenticare che la scuola elementare è la diretta prosecuzione di quella educazione fondata sull’affetto che avviene nella famiglia. Dunque è abbastanza naturale che, almeno all’inizio del processo scolastico, le modalità di rapporto siano più confidenziali".

Forse, suggerisce Isabella Milani, autrice del volume " L’arte di insegnare", le maestre, dovrebbero esigere il lei "a un certo punto del percorso elementare (dalla quarta magari). Possono spiegare ai bambini che quando erano piccoli non sapevano dare del lei, ma adesso sono grandi e devono esserne capaci".

A questo punto, sottolinea Zodo, "si porrebbe però, il problema della discontinuità: all’inizio il passaggio dal tu al lei può essere vissuto come una forma di distacco e in qualche modo lo è, ma si tratta da parte degli insegnanti di accompagnare lo sviluppo dei ragazzi"

Lega: Maroni, non rottamiamo chi giovane non e'! Il Segretario, largo a giovani ma senza vecchi leoni non ci saremmo

(ANSA) - GENOVA, 26 OTT - ''Largo ai giovani, ma non rottamiamo chi tanto giovane non e'''. Lo ha detto Roberto Maroni stasera a Sanremo annunciando la data del congresso della Lega Nord che si terra' il 15 dicembre con l'elezione da parte dei 20 mila iscritti alla Lega del segretario generale. ''Se non ci fossero i vecchi leoni - ha detto Maroni - oggi la Lega Nord non ci sarebbe. Quindi bisogna dire grazie e usare la loro esperienza e rendere onore a chi ha passato tutte le battaglie''.

Maroni in Liguria: «Navi per pattugliare le coste»

Maroni a Sanremo con il sindaco Zoccarato (foto Pecoraro)
Imperia - «L’immigrazione è una emergenza alla quale l’Italia non sta dando le risposte che deve. Molti di quelli che sbarcano chiedono asilo, ma molti sono clandestini e chi è clandestino non deve stare sul territorio. La Bossi-Fini è una legge giusta. Il falso pietismo 
crea solo danni. Da ministro dell’Interno mandavo navi a pattugliare le acque e fare accordi 
con i paesi d’origine dei migranti per evitare le partenze, altrimenti continueranno le 
disgrazie 
e i grandi pianti»: lo ha detto Roberto Maroni, segretario nazionale della Lega Nord, a 
margine della visita in Liguria (prima allo stabilimento Bombardier di Vado Ligure, poi aSanremo).
Secondo Maroni, «i problemi non si possono risolvere piangendo, ma con azioni concrete. 
Non ho ancora visto il governo italiano agire in Tunisia, Libia o Egitto per accordi bilaterali 
fornendo motovedette per evitare partenze. L’Europa non è in grado di affrontare il problema in maniera adeguata».
Cambiando argomento, Maroni ha detto che «abbiamo voluto coinvolgere la Liguria con le sue attrattive turistiche e capacità ricettive nel progetto Expo 2015 perché crediamo che questa manifestazione sia una grande vetrina per l’Italia. La Liguria è stata la prima regione 
coinvolta, ma il modello è da estendere. L’Expo, con oltre 20 milioni di visitatori previsti, è 
una occasione straordinaria per Milano, la Lombardia e tutte le regioni». Accompagnato dal segretario del Carroccio in Liguria, Sonia Viale, e da altri leghisti, compreso il capogruppo in Regione, Francesco Bruzzone, Maroni ha aggiunto che «vogliamo valorizzare e promuovere il territorio, le eccellenze e privilegiare le bellezze, così che i visitatori si innamorino delle 
nostre regioni. La nostra ricetta è piaciuta».
Sui rapporti tra Lombardia e Liguria, Maroni ha spiegato: «Stiamo lavorando su più fronti, anche su quello del trasporto pubblico. Abbiamo grandi progetti e vogliamo sviluppare grandi idee. Desideriamo rendere il trasporto pubblico su ferro e gomma più efficiente, 

quindi meno costoso per le casse comunali e quelle regionali, coinvolgendo la Liguria e il Piemonte
il Nord-Ovest, nell’ambito del progetto di macro-regione occidentale, che si sta muovendo superando i confini regionali, e questo è molto importante».
Quanto alla politica, e in particolare l’impeachment del presidente della Repubblica (chiesto da Grillo ): «Non ne so nulla, non ho ancora visto le motivazioni». Poi Maroni, 
che è anche governatore della Lombardia, ha rimproverato al governo la mancata 
applicazione del principio dei costi standard della sanità e il non avere modificato il Patto di Stabilità, definito 
«il “patto di stupidità”, visto che penalizza i sindaci virtuosi». Maroni, che in serata ha parlato da Sanremo, ha anche affermato che «cancellare il fondo di 330 milioni utile a 
premiare gli amministratori virtuosi è stato un segnale negativo che genera sconforto».

Lombardia: Maroni, macroregione e' il nostro grande progetto

(AGI) - Sanremo, 26 ott. - "La macroregione e' il nostro grande progetto, e non c'e' confine tra la Lombardia, il Piemonte, il Veneto e la Liguria. Un'alleanza utile, al di la' del colore politico, nell'affrontare problemi comuni: ad esempio, l'inquinamento che non ha confini". Nel parlare di Expo 2015, da Sanremo, il governatore della Lombardia Roberto Maroni, parla anche di sviluppo ed Europa: "Naturalmente ci sara' anche la Liguria - ha precisato Maroni - questa macroarea e' utile, perche' l'unione fa la forza ed avremo, quindi, la forza di dire a questa Europa che deve cambiare. Non siamo contro l'Europa, ma per una Europa diversa, democratica e federale, dove chi rappresenta il popolo direttamente possa avere voce in capitolo". Maroni fa poi l'esempio dell'agricoltura, con la Lombardia che e' la prima regione agricole in Italia, la seconda dell'Unione. Nel parlare ancora di macroregioni, Maroni ha anche accennato alla collaborazione esistente tra Lombardia, Liguria e Piemonte: "Con la Liguria, che e' il porto del nord, per le merci e i cittadini. Stiamo lavorando per un'azione comune in diversi settori, tra cui il trasporto locale".
Maroni fa poi l'esempio dell'agricoltura, con la Lombardia che e' la prima regione agricole in Italia, la seconda dell'Unione. Nel parlare ancora di macroregioni, Maroni ha anche accennato alla collaborazione esistente tra Lombardia, Liguria e Piemonte: "Con la Liguria, che e' il porto del nord, per le merci e i cittadini. Stiamo lavorando per un'azione comune in diversi settori, tra cui il trasporto locale". (AGI) 

mercoledì 23 ottobre 2013

Immigrati: Lega Nord, risoluzione Ue non parla della Bossi-Fini

(ASCA) - Roma, 23 ott - ''La Legge Bossi-Fini non va cambiata, va studiata''. Lo affermano il vice capogruppo della Lega Nord alla Camera Gianluca Pini e il deputato leghista Nicola Molteni commentando l'approvazione di una risoluzione del Parlamento Europeo in cui si chiede '''la revisione di eventuali normative che infliggono sanzioni a chi presta assistenza in mare' e che alcuni organi di stampa hanno messo in relazione con il testo unico sull'immigrazione, la Bossi-Fini''. ''O c'e' malafede o pura incompetenza: infatti chi afferma cio' - sottolineano - fa finta di non sapere o proprio non sa che l'art 12 comma 2 della legge Bossi sull'immigrazione recita, testualmente che 'non costituiscono reato le attivita' di soccorso e assistenza umanitaria prestate nei confronti degli stranieri in condizione di bisogno''. ''Solo con la malafede e la partigianeria politica certi giornalisti italiani - prosegue Pini - possano mettere in relazione una insignificante risoluzione del parlamento europeo che non riguarda la normativa italiana sull'immigrazione dimenticando volutamente di informare i lettori che la Legge Bossi Fini e' l'unica che espressamente tutela chi presta soccorso ed assistenza a stranieri in condizione di pericolo. Ci vuole veramente una faccia tosta da guinness - conlcude Pini - per scrivere simili cazzate. O una malafede smisurata''. 

giovedì 12 settembre 2013

NAPOLITANO: SALVINI (LEGA), PRENDE PER I FONDELLI GLI ITALIANI


(AGI) - Roma, 12 set. - "Penso tutto il male possibile di Napolitano". Matteo Salvini, vicesegretario della Lega Nord, non usa mezzi termini e spara a zero sul capo dello Stato. "Con la nomina di quattro senatori a vita e quella di Giuliano Amato alla Corte Costituzionale prende per i fondelli tutti gli italiani, di destra e di sinistra. Per tenere in vita il moribondo governo Letta sta elargendo poltrone e stipendi a destra e a manca", afferma Salvini ad Affaritaliani.it.
"L'unica attenuante e' l'eta' avanzata, ma certamente non sta facendo gli interessi del Paese. Forse e' giunta l'ora di farsi da parte. Ma non mi interessa piu' di tanto. Io penso alla Catalogna, Napolitano e' l'ultimo segnale di un'Italia moribonda. Ripeto: penso tutto il male possibile del Presidente"

Verona: Riva acciaio chiude. Tosi: Paese ridicolo

Riva Acciaio a Verona
12/09/2013 14:16

"Da parte dell’Amministrazione comunale ho espresso, attraverso il direttore dello stabilimento veronese, vicinanza all’azienda, al management e ai dipendenti”. Lo ha detto il sindaco di Verona, Flavio Tosi, nell’apprendere la notizia del fermo in tutta Italia, e quindi anche a Verona, degli stabilimenti di Riva Acciaio, dopo che un magistrato ha bloccato i conti correnti dell’azienda.
“E' giusto – ha spiegato Tosi- tutelare la salute, combattere l’inquinamento e prendere provvedimenti per evitarlo, risanando dove ci sono state problematiche, ma in un momento di gravissima crisi economica che un provvedimento di un magistrato arrivi a costringere alla chiusura un’azienda di quelle dimensioni, che dà lavoro a decine di migliaia di famiglie, nella nostra città sono più di 500 oltre all’indotto, dà l’idea di un Paese ridicolo".
"In nessun Paese del mondo occidentale - ha aggiunto - potrebbe succedere una cosa del genere. Non mi sembra ispirato al buon senso un provvedimento che causa all’azienda e a migliaia di suoi dipendenti un danno enorme, che potrebbe diventare irreparabile".
"Saremo a fianco dell’azienda e dei suoi dipendenti per la salvaguardia dell’occupazione e di un pezzo fondamentale dell’economia del Paese; facciamo appello al Governo e al Presidente Napolitano affinché siano adottati provvedimenti atti a impedire che i convincimenti personali di un singolo magistrato possano calpestare la volontà delle comunità coinvolte e l’interesse nazionale" ha concluso Tosi.

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martedì 10 settembre 2013

A Napoli ambulanze e taxi senza assicurazione


(AGI) - Napoli, 9 set. - Malati trasportati su ambulanze prive di copertura assicurativa, oppure con tagliandi falsi, mai revisionate o senza le obbligatorie dotazioni di bordo. Le hanno scoperte e sequestrate i carabinieri a Napoli nel corso di controlli per verificare la regolarita' nell'operato di associazioni di volontariato. Il caso piu' recente questa mattina, davanti al Palabarbuto, struttura dove era in corso il test di ammissione ai corsi di medicina. L'ambulanza messa a disposizione da un'associazione della provincia era in servizio senza copertura assicurativa e senza che il mezzo fosse stato sottoposto alla revisione periodica annuale.
  Il conducente e' stato multato per circolazione senza assicurazione e l'ambulanza sequestrata. I controlli verificavano se le associazioni fossero in possesso delle previste autorizzazioni, se i mezzi destinati allo scopo fossero idonei e con le dotazioni di bordo obbligatorie (come gli estintori), se gli autisti fossero in possesso delle patenti e delle abilitazioni speciali per i mezzi adibiti al trasporto di infermi. Altre due ambulanze "fuori legge" trovate davanti all'ospedale Fatebenefratelli e al Palapartenope; entrambe prive di assicurazione e degli estintori previsti per legge, e sequestrate. Nella sede di una associazione di Chiaiano, i militari dell'Arma hanno trovato 6 mezzi in dotazione provvisti di polizze false. Il legale rappresentante e il materiale sottoscrittore delle polizze, ritenuti responsabili di uso di atto falso e ricettazione, sono stati denunciati. Sequestrate 3 ambulanze e 6 polizze assicurative false.
  Accertamenti anche su taxi. E 18 tassisti sono stati scoperti senza copertura assicurativa e i loro mezzi sono stati sequestrati. Altri 4 sono stati trovati in servizio con licenza comunale scaduta di validita' e un tassista e' stato sorpreso a esercitare la professione con certificato di abilitazione professionale scaduto. Infine, 2 taxi non erano stati sottoposti a revisione annuale e i conducenti sono stati denunciati per uso di atto falso essendo stati scoperti in possesso di certificati assicurativi contraffatti. Individuati anche sette sedicenti broker assicurativi, denunciati per truffa aggravata, avendo fornito certificati di assicurazione falsi a 8 inconsapevoli tassisti appartenenti a diverse cooperative operanti nel capoluogo; sei di loro non sono risultati iscritti al registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi e sono stati segnalati all'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni per esercizio abusivo dell'attivita' di intermediazione. Dieci polizze false rinvenute nella loro disponibilita' sono state sottoposte a sequestro. (AGI) .

giovedì 5 settembre 2013

GRAZIE ALLA LEGA DUE OBIETTIVI: 1) STOP A NUOVE SALE DA GIOCO; 2) STOP ALLE SCHIFEZZE DI QS GOVERNO (Il Sole 24 Ore Radiocor)

Roma, 05 set - Il Governo e' stato battuto in Aula al Senato sulla mozione della Lega sul gioco d'azzardo. La mozione e' stata approvata nonostante il parere contrario del Governo. Il sottosegretario all'Economia, Alberto Giorgetti, annuncia che sta per rimettere la delega sui giochi nelle mani del ministro dell'Economia. Motivo del contendere la moratoria di 12 mesi sul gioco d'azzardo che, spiega Giorgetti, nella mozione della Lega e' scritto in maniera cosi' "perentoria da essere inapplicabile se non creando un conflitto con i diritti esistenti dei concessionari che hanno vinto le gare e perdendo 6 miliardi di gettito".

Via la tassa sui telefonini, primo sì del Senato

Il governo battuto su un ordine del giorno proposto dalle Lega che esulta













20:09 - Al Senato il governo è andato sotto su un ordine del giorno della Lega che chiede l'abolizione della tassa governativa sui telefonini. L'Odg ha ottenuto 143 si, 118 no e 10 astenuti. A favore hanno votato oltre la Lega il Pdl e Gal. I relatori si erano rimessi al voto dell'Aula.
"L'impegno ad abolire la tassa sui telefonini è una grande vittoria della Lega Nord e una sconfitta per il governo Letta, che ha dato parere contrario alla cancellazione di questa odiosa imposta. Quella sui cellulari è una tassa assurda nata negli anni '90 come imposta di lusso, mentre oggi i telefonini sono uno strumento di lavoro e un bene di largo consumo". Lo dice il senatore della Lega Nord, Jonny Crosio.

martedì 3 settembre 2013

LEGA: MARONI, CONGRESSO SI FARA'. IPOTESI 30 NOVEMBRE-1 DICEMBRE


(AGI) - Gazzada (Varese), 3 set. - Roberto Maroni ha confermato che il congresso federale per l'elezione del suo successore si farà entro Natale e indicato come possibile data di convocazione dell'assise il fine settimana del 30 novembre-1 dicembre prossimi. Parlando con i giornalisti a margine di un convegno a Villa Cagnola di Gazzada, nel varesotto, il segretario federale della Lega Nord ha spiegato che la data del congresso non è stata decisa nel corso della riunione della segreteria politica di ieri, perchè non era la sede competente.

"Lo statuto del movimento prevede chiaramente che, su richiesta del segretario federale, ovvero il sottoscritto, il congresso sia convocato dal presidente federale, Umberto Bossi: e questo e' quello che succederà", ha confermato Maroni. (AGI)

venerdì 30 agosto 2013

Lega: Maroni prepara rientro e su Twitter torna a 'Padania libera'

Milano, 30 ago. (Adnkronos) - Roberto Maroni prepara il rientro dalle vacanze e torna alla 'Padania libera'. Nel suo ultimo tweet - l'assenza sul social network andava avanti da dieci giorni - il segretario federale della Lega Nord commenta i dati dei sondaggi Swg che danno il partito in salita di un punto percentuale ("Avanti cosi'") aggiungendo lo slogan con hashtag 'PadaniaLibera', tanto caro alla sua base e al presidente Umberto Bossi. Ma usato, di solito, con piu' 'parsimonia' dal segretario.

Senatori a vita: Salvini "presa per il c... li paghi Napolitano"

Senatori a vita Salvini  presa per il c li paghi Napolitano

14:33 30 AGO 2013


(AGI) - Roma, 30 ago. - "Con tutto il rispetto per le persone scelte, la nomina di 4 nuovi senatori a vita e' una presa per il culo per gli italiani che fanno sacrifici". Lo scrive il vice segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. "Dobbiamo tagliare, faticare e risparmiare, e Napolitano ha la bella idea di inventarsi altri 4 stipendi a vita - aggiunge - che li paghi lui, questi nuovi senatori! Sarebbe ora di abolire la carica di senatore a vita", conclude. (AGI) .

martedì 27 agosto 2013

Calderoli: “Siria, non rendiamoci complici di inutili massacri”

ROMA, 27 AGOSTO - "Non possiamo restare indifferenti dinnanzi alla tragedia che sta sconvolgendo la Siria ma come ci ha insegnato la storia, non è con le armi che si esporta la democrazia. Al Paese è bastato un Kosovo, noi ci opporremo in ogni modo al riaffermarsi della linea dei 'democratici nostrani' alla D'Alema. Ci ricordiamo tutti con dolore la decisione di bombardare un paese sovrano in assenza di una deliberazione del parlamento". Lo dichiara il vice presidente del Senato Roberto Calderoli. "Diplomazia e Politica sono le uniche risposte possibili alla crisi siriana e non di certo le bombe. Queste considerazioni sommate alla devastante crisi economica che ci sta travolgendo dovrebbero spingere il governo ad agire responsabilmente e quindi di decidere per il ritiro totale del nostro esercito sancendo la fine della nostra partecipazione alle così dette missioni di pace che sono servite solo a rafforzare gli interessi economici e strategici delle presunte super potenze. Non dobbiamo in alcun modo renderci complici - spiega Calderoli - e quindi colpevoli di initili massacri". "Fino a oggi il nostro paese è stato l'utile idiota di Stati Uniti, Germania, Francia e Inghilterra. Questa nuova crisi ci dimostra ancora una volta la totale assenza dell'Unione Europa i cui stati leader sfruttano il nostro solo per meri interessi di parte. Un'eventuale azione di forza oggi sarebbe un cerino in grado di far divampare non solo in Siria ma in tutto il medio oriente e nel Nord Africa una inarrestabile vampata di fondamentalismo che rischierebbe di far scoppiare la terza guerra mondiale. Una guerra devastante - conclude Calderoli - in paesi molto vicini territorialmente al nostro".

venerdì 23 agosto 2013

IMMIGRATI: ZAIA, CIE NON VANNO CHIUSI; NO MODIFICHE A BOSSI-FINI

(AGI) - Treviso, 23 ago. - Il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, e' contrario alla chiusura del Cie di Gradisca d'Isonzo, di cui oggi la Regione Fvg ha chiesto il superamento e quindi la chiusura. ''Non intendo interferire in alcun modo con l'azione della vicina Regione, anche perche' non conosco la genesi della richiesta di chiusura del centro di identificazione ed espulsione - precisa Zaia ai giornalisti - ma ricordo che c'e' una legge in Italia che lo prevede, una legge che io rispetto. E sono convinto - ha concluso Zaia - che non sia da modificare la Bossi-Fini, quantomeno di fronte alle attuali proposte che non mi sembrano migliorative''. (AGI)

Kyenge: “Diamo le seconde case degli italiani agli stranieri o sistemiamoli negli hotel”

INTEGRAZIONE – La nuova proposta della Kyenge: dare in affitto le seconde case, magari quelle di vacanza, degli italiani ai nomadi. 
La campagna xenofila di Cecile Kyenge continua, con le sue proposte sconnesse e che altro non fanno che alimentare giustificate critiche. La nuova “perla” del ministro della disintegrazione è quella di dare le seconde case degli italiani in affitto ai nomadi.
La Kyenge infatti si è dichiarata stupefatta di quanti italiani abbiano delle seconde case inutilizzate e che quindi potrebbero essere date agli zingari a prezzi popolari. Ma il ministro italocongolese dimentica un piccolo particolare: quelle seconde case sono state comprate con il sudore della fronte e lavorando anni. Gli italiani hanno quindi il totale diritto di farne l’uso che ritengono più opportuno: perché debbano essere costretti ad affittarle a persone che hanno dimostrato di non avere particolare rispetto delle cose altrui rimane un mistero che la Kyenge custodisce gelosamente per sé…
Ma, come se non bastasse, il sito Voxnews rivela che la Kyenge avrebbe anche intenzione di sistemare i clandestini ospiti dei centri di accoglienza siciliani, ritenuti troppo poco ospitali (!), negli hotel nei dintorni delle strutture. Il tutto a spese degli italiani, ovviamente.

martedì 6 agosto 2013

SVUOTACARCERI: BORGHEZIO, PROVVEDIMENTO INSULTANTE E BEFFARDO


(AGENPARL) - "Il provvedimento svuotacarceri non è solo la negazione assoluta del principio, tipicamente padano del 'chi sbaglia paga', ma costituisce una beffa atroce e un insulto grave che Parlamento & Governo di Roma rivolgono alle vittime dei reati.
Coloro che - come il sottoscritto - attendono da anni e anni la celebrazione dei processi che li vedono vittime incolpevoli, mentre i veri delinquenti sono in libertà, sanno ora con chi se la devono prendere: in ultimis Parlamento & Governo, ma anche in primis fancazzisti in toga, velocissimi con il Berlusca e lentissimi - a lavorare - quando di mezzo ci vanno i cittadini vittime dei reati".
Lo dichiara l'On. Mario Borghezio, deputato Lega Nord al P.E.

giovedì 1 agosto 2013

KYENGE: ZAIA, PRONTO AD ANDARE IO A PARLARE CON LEI A FESTA PD


(AGI) - Venezia, 1 ago. - Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, non ci sta e se il ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge, ha rinunciato ad andare sabato alla festa della Lega di Milano Marittima per confrontarsi con lui, lui rilancia offrendo la propria disponibilità ad un confronto ad una festa del Pd. "Mi spiace molto che Kyenge abbia rinunciato a questo confronto: secondo me sbaglia, noi non abbiamo il razzismo nel dna", ha detto, ricordando di rappresentare "una Regione che è un modello per l'integrazione". "Siccome - ha aggiunto - sarebbe stata l'unica vera occasione di confronto su immigrazione, integrazione e leggi sul tema, e poiché penso che piuttosto che rassicurare i fedeli sia meglio evangelizzare gli infedeli, ovvero che sia meglio parlare con chi non la pensa come te, dico che se la montagna non va a Maometto, Maometto non va alla montagna". "Per questo - ha concluso - sono disponibile ad andare io a una festa del Pd a parlare con il ministro Kyenge".

sabato 27 luglio 2013

Riforme. Maroni: Per Lega rinvio è inaccettabile, pronti a reagire











Roma, 26 lug. (TMNews) – “La Lega Nord si è astenuta sulla fiducia al Governo sulla base di un solenne impegno preso dal presidente Letta di fronte al Parlamento per la realizzazione di riforme tempestive e incisive. Esse sono di grande urgenza anche rispetto ad alcuni decreti già in itinere, come lo svuota carceri, che riteniamo persino dannoso. Se quindi si andasse verso un rinvio delle riforme sarebbe una cosa incettabile a cui la Lega reagirebbe con decisione”. Lo ha affermato in una dichiarazione il segretario della Lega Roberto Maroni.

lunedì 22 luglio 2013

LA LEGA CHIEDE WI-FI FREE, LETTA CANCELLA LE LIBERALIZZAZIONI DI MARONI


"Come su ogni provvedimento anche sul 'Dl Fare' il Governo è confuso. Sul wi-fi la Lega ha presentato un ordine del giorno chiaro che punta alla completa liberalizzazione della rete. Questo sgangherato governo ottiene sempre un unico risultato quello di spingere il paese verso il baratro. E' vergognoso che non si prendano nemmeno la responsabilità di chiarire la loro posizione. I cittadini si meritano o meno l'accesso libero a Internet? Letta risponda a questa semplicissima domanda. E' chiaro che anche sul wi-fi, l'Italia non riesca a fare mezzo passo avanti ma solo dieci indietro. L'esecutivo troppo impegnato a liberare migliaia di criminali chiede però con solerzia ogni sorta di credenziale ai cittadini per accedere a internet nel nome della sicurezza. Si torna alla legge dell'allora ministro Pisanu concepita all'indomani dello sconvolgimento delle torri gemelle che poneva filtri necessari contro il terrorismo internazionale oggi però del tutto ingiustificabili".

Lo dichiarano il responsabile della comunicazione della Lega Nord Davide Caparini e il capogruppo per il Carroccio in commissione telecomunicazioni di Palazzo Madama, Jonny Crosio.

REGIONE, MARONI PREMIA NEGOZI STORICI: "PER COMMERCIO MENO FISCO E BUROCRAZIA" - CITTÀ METROPOLITANA: "A SETTEMBRE NOSTRA PROPROSTA CONTRO NEBBIE GOVERNO"

Milano, 22 LUG - "Gli imprenditori del commercio non ci chiedono contributi, ma soltanto di poter esercitare la loro attività senza troppa burocrazia, senza troppa pressione fiscale e con pochi vincoli. E questo è il nostro obiettivo: diminuire la pressione fiscale e azzerare la burocrazia qui in Regione Lombardia e consentire così ai piccoli commercianti di esercitare liberamente la propria attività senza troppi vincoli". Lo ha affermato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo questa mattina, al Belvedere Jannacci di Palazzo Pirelli, alla cerimonia di premiazione dei negozi storici lombardi. Un'occasione per ribadire l'attenzione e il sostegno concreto che la Regione Lombardia garantisce ai negozi e al loro ruolo - non soltanto imprenditoriale e commerciale, ma anche sociale - di presidi naturali dei centri storici delle città lombarde. "Il piccolo commercio fatto da piccoli negozi che continuano l'attività nonostante i tanti problemi è una nostra ricchezza e un tratto distintivo della nostra identità - ha proseguito Maroni -. Per questo noi intendiamo sostenere questi negozi storici, che oggi abbiamo voluto valorizzare con questa cerimonia. E questo sostegno lo abbiamo dimostrato anche con un atto importante e concreto, ovvero una legge, approvata in Consiglio regionale su iniziativa dell'assessore Cavalli, circa la moratoria sui grandi centri commerciali. Una norma che abbiamo voluto per tutelare il commercio di vicinato e trovare un giusto equilibrio tra le esigenze della grande distribuzione e quelle dei negozi di vicinato, ovvero i nostri centri storici naturali, in quanto rappresentano una parte della nostra storia e identità e mantengono vivi i centri delle nostre città, attraverso il rapporto diretto con le persone, garantendo anche sicurezza, perché un centro vivo e frequentato è un centro più sicuro". 
E inoltre: La Lombardia fara' al governo una proposta sul riordino delle province e sulla citta' metropolitana, per uscire "dalle nebbie" del governo sul tema. 
"Sulle province il governo e' riuscito a fare un caos istituzionale - ha affermato il presidente Maroni - dal primo gennaio 2014 non ci sara' nemmeno la citta' metropolitana di Milano, altro caos nel caos". Poi, da parte di Maroni l'annuncio: "noi avanzeremo una nostra proposta al governo per uscire dalla nebbia" e riguardera' "il superamento delle province e l'area metropolitana". "A settembre la sottoporremo al governo e al parlamento - ha spiegato - bisogna intervenire subito, c'e' una specificita' lombarda e milanese perche' qui c'e' l'Expo alle porte e bisogna intervenire subito"

venerdì 19 luglio 2013

Lombardia: Maroni, ridurremo tasse per imprese


(ASCA) - Milano, 19 lug - ''Vogliamo mettere in moto un sistema che riduce la pressione fiscale di competenza regionale. Stiamo studiano la fattibilita' di una 'no tax area' per sostenere la partenza di nuove imprese. E' uno strumento utile per rilanciare l'economia favorendo le 'start up'. Un imprenditore, soprattutto se giovane, che ha voglia di parte con una sua attivita' ha gia' mille difficolta'. Noi lo vogliamo aiutare azzerando il costo fiscale nella parte di competenza della Regione. Spero anche di ottenere il consenso del Governo e il suo impegno per la parte di oneri fiscali che o riguarda''. Questo uno dei progetti annunciati dal presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, durante il suo lungo intervento all'assemblea di Confcommercio Lombardia in corso a Milano.

Il governatore ha ricordato che la riduzione della pressione fiscale e' uno degli obiettivi del suo programma di governo.

''E' un impegno che intendiamo onorare nel corso dei cinque anni del mandato - ha detto - e abbiamo iniziato a farlo con un gesto simbolico''. Per farlo, secondo Maroni, i soldi ci sono: ''Ci stiamo impegnando per rivedere i vincoli del patto di stabilita', che in Lombardia blocca risorse per un miliardo e 650 milioni di euro. I Comuni lombardi che hanno governato bene, non possono spendere i loro soldi e sono costretti a lasciarli nelle casse della tesoreria di Roma. E' una follia. E' un ostacolo da superare assolutamente. E per questo a settembre faremo una nuova riunione con tutti gli Enti locali e con il Governo per arrivare ad un superamento del Patto di stabilita'''.

D&G, MARONI: POSSONO SFILARE IN SPAZI REGIONE, NOSTRO METODO DIALOGO


(OMNIMILANO) Milano, 19 LUG - "Se Dolce e Gabbana avranno bisogno di spazio per le sfilate, siamo disponibili a mettere a disposizione gli spazi di Regione Lombardia". La proposta e' del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenuto sulla polemica tra il Comune di Milano e Dolce e Gabbana, a margine di un incontro a Confcommercio. 
"Il metodo che noi usiamo e' il dialogo, sempre e con tutti - ha proseguito Maroni - mi ha sorpreso la reazione di Dolce e Gabbana nei confronti del Comune. Mi auguro che nell'interesse di tutti torni il dialogo, poi ognuno e' responsabile delle azioni che fa".

giovedì 18 luglio 2013

Maroni: "Soldi ai comuni per sicurezza e patto di stabilità"


Sicurezza, conti dei comuni e le questioni che più agitano la politica nazionale. Il Governatore Roberto Maroni, insieme all’assessore Bordonali, è intervenuto al convegno organizzato da Regione Lombardia, presso il suo distaccamento varesino, su territorio e sicurezza. Un appuntamento dai contenuti molto tecnici che ha coinvolto il personale della polizia locale e della protezioni civile di quasi tutti i comuni del varesotto su un tema cruciale per la vita dei centri abitati.
A margine dell’incontro Maroni è però intervenuto anche su temi di carattere nazionale, partendo innanzitutto dalla situazione dei comuni. «Il Governo - ha spiegato Maroni - sta intaccando i fondi dei comuni e sta mettendo a rischio la sicurezza, per questo abbiamo stanziato 212 milioni da dare ai comuni per alleviare il peso e i vincoli del patto di stabilità».

Maroni, vietare pediatri a bimbi irregolari? "e' giusto"


(AGI) - Lodi - Il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, dice di approvare la decisione del consiglio regionale di bocciare una mozione che chiedeva di assegnare il pediatra di base anche ai figli degli immigrati irregolari. A spiegarlo e' stato lo stesso governatore, a margine di un incontro a Lodi.
  Alle critiche di diverse associazioni di pediatri per la bocciatura del documento, Maroni ha risposto: "Rispetto le idee di tutti ma ci sono delle leggi che noi applichiamo. C'e' stato un pronunciamento del consiglio regionale, che e' la sede della democrazia, non pretendo che le nostre decisioni accontentino tutti, pero' io devo dare esecuzione alle deliberazioni del consiglio regionale che peraltro condivido".

mercoledì 17 luglio 2013

Gang Rom/Sinti 'Arancia Meccanica' - Tosi: 'Verranno espulsi'

Linea dura del Comune di Verona per i nomadi sinti ospiti di un'area di sosta in città arrestati nell'ambito dell'inchiesta sulle violenze compiute con modalità quasi da 'Arancia meccanica' ai danni di inermi cittadini. Lo annuncia il sindaco Flavio Tosi. "Applicheremo quanto previsto dal regolamento dell'area di sosta attrezzata di Forte Azzano, approvato dal Consiglio comunale nel 2010 e modificato nel marzo di quest'anno - rileva Tosi -, che prevede all'art.8 la revoca dell'autorizzazione alla sosta agli ospiti che abbiano subito un arresto o una condanna per reati contro il patrimonio, le persone o la Pubblica Amministrazione". "La modifica dell'art.8 - aggiunge - era stata introdotta a causa di una serie di episodi che avevano coinvolto persone che abitavano nell'area di sosta di Forte Azzano allo scopo di garantire la tranquillità e la sicurezza non solo dei cittadini veronesi, ma anche degli stessi ospiti del campo. I consiglieri dei gruppi Pd, Sel e Movimento 5 Stelle, che avevano avversato il provvedimento ed erano usciti dall'aula al momento del voto, farebbero bene a ricredersi, sia pur tardivamente, su quel loro atteggiamento e capire finalmente che la modifica rispondeva a un'esigenza di sicurezza".

Bossi: “Kyenge? I veri razzisti sono quelli che l’hanno nominata ministro solo perché è nera”

"I veri razzisti sono quelli che l’hanno nominata ministro e ci si fanno fotografare insieme solo perché è nera e vogliono passare per non razzisti"
Kyenge e’ una persona tirata fuori dal nulla: la sinistra ha preso voti dei lavoratori e ora cerca di prendere quelli dei lavoratori stranieri in tutti i modi. E’ un progetto. Il ministro Kyenge ha in mente di tirare via la Bossi-Fini, che e’ l’unica barriera, anche se debole, contro gli immigrati. Se non ci fosse arriverebbero in 100 mila e non saremmo in grado di sostenerlo.

martedì 16 luglio 2013

Matteo Salvini ubriaco ladro e picchia i bambini.

E' oltremodo scandaloso che alcuni giornali abbiano riportato una frase di Matteo Salvini, scritta su facebook durante il ritorno da una Festa della Lega Nord.
Matteo è attento ad informare i suoi "amici" facebookkiani con i suoi spostamenti, e quella sera, come quasi tutte le altre, ci metteva al corrente che le Feste della Lega sono godereccie, che si beve grappino, si mangia sano e si rientra con la musica di Vasco.

Che fanno IlGiornale e Libero?? Gli danno dell'ubriaco, Matteo l'ha presa sul ridere diciamo e oggi scherzando ha scritto che avrebbe scippato un anziana e rubato le caramelle a un bambino schiaffeggiandolo.
Cosa scriveranno mai gli organi di stampa domani???
Io mi diletto a scrivere e non sono giornalista, però mi accorgo che chi lo fa di professione, per la sola smania di avere visibilità, scrive a volte castronerie che hanno del ridicolo.
Cara stampa italica, scrivete il vero, scrivete che le aziende chiudono e falliscono, scrivete dell'ennesimo suicidio, scrivete della difficoltà dei Comuni di elargire servizi a causa del patto di stabilità. E venite alle feste della Lega a bere un grappino, che non è sinonimo di ubriaco, bensi di ammazzacaffè o sciroppo come un amico lo chiama...
E.G.

sabato 13 luglio 2013

«Un'impresa su tre chiude perché lo Stato non paga i debiti»

 Tra il 2008 ed il 2012 «sono piu' che raddoppiati (+114%) i fallimenti delle imprese vittime dei ritardi o dei mancati pagamenti da parte dei committenti pubblici e privati». È quanto stima la Cgia di Mestre. «È verosimile ritenere che i debiti della Pubblica amministrazione italiana nei confronti delle imprese ammontino a circa 120 miliardi di euro», dichiara il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, convinto che l'ammontare dei debiti sia superiore rispetto ai dati forniti da Banca d'Italia, in base a un'indagine campionaria presentata nel marzo scorso, secondo cui il debito della Pubblica amministrazione sarebbe pari a 91 miliardi di euro.
«Si tratta di una foto scattata il 31-12-2011, ovvero piu' di un anno e mezzo fa - sottolinea Giuseppe Bortolussi - nella quale non sono comprese le aziende con meno di 20 addetti che, ricordo, costituiscono il 98% del totale delle imprese italiane. In questa ricerca, inoltre, non sono state coinvolte le imprese che operano nei settori della sanità e dei servizi sociali che, storicamente, sono quelli dove si annidano i ritardi di pagamento piu' eclatanti. Alla luce di questi elementi, riteniamo che l'ammontare dei debiti scaduti stimato dalla Banca d'Italia sia sottodimensionato di circa 30 miliardi di euro». 
Se si analizzano gli effetti economici dei mancati pagamenti, si scopre che dall'inizio della crisi alla fine del 2012 sono fallite per mancati pagamenti oltre 15.000 imprese. La Cgia stima che tra il 2008 ed il 2010 questa incidenza abbia raggiunto la soglia del 30%, per salire al 31% nel biennio 2011-2012. Pertanto, a fronte di oltre 52.500 fallimenti registratisi in Italia nel quinquennio preso in esame, la Cgia ritiene che 15.100 chiusure aziendali siano addebitabili ai ritardi nei pagamenti, pari a +114% dal 2008 al 2012. 
Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/7mN2F

Multinazionale asiatica evade fisco per 15 milioni di euro

Multinazionale asiatica evade fisco
(ANSA) - TORINO, 13 LUG - Quindici milioni di euro più 4 di Iva sottratti al fisco negli ultimi 4 anni. E' quanto scoperto dalla Finanza di Torino su una multinazionale asiatica con sede anche in Italia. L'evasione col 'transfer pricing': la sede italiana del gruppo acquistava dalla propria controllante estera prodotti da commercializzare in Italia nell'automotive a prezzi superiori del 15%. La multinazionale trasferiva i profitti in Paesi ''fiscalmente accoglienti'' del Nord Africa e dell'Europa Orientale.

martedì 9 luglio 2013

Piemonte, Scandalo “derivati”. La sinistra non capiva: “Erano in inglese"

Nel 2006 l’amministrazione regionale piemontese, allora guidata da Mercedes Bresso (rossa che più rossa non si può) decise di emettere 1,8 miliardi di obbligazioni per finanziarsi, e per evitare rischi decise anche di investire nei “derivati” ma qualcosa non torna e non per colpa del Mercato Finanziario ma di una pessima traduzione dall'inglese. Come dire, non pago un interprete ma pago la fregata che mi han fatto.
Ora la Regione Piemonte si trova a pagare un sacco di milioni di euro di interessi. E chi li paga??? i piemontesi!!!

Super-pensionati da 90.000 euro al mese: ecco chi sono i più ricchi d’Italia

Mentre l’Italia va a rotoli nell’immobilismo più totale del Governo Letta, targato PD-PDL-Monti, c’è ancora chi si gode la sua bella pensione d’oro. Oggi in Italia sono 100.000 i “super-pensionati” e costano allo stato italiano ben 13 miliardi di euro all’anno, praticamente una manovra finanziaria. Non ci sono i soldi per il reddito di cittadinanza, per scongiurare l’aumento dell’IVA, ma per pagare i pensionati d’oro sì. Anche perché, nella maggior parte dei casi sono ex politici che ancora molta influenza hanno sulle istituzioni. Per pagare le super-pensioni, ogni anno vengono utilizzati i contributi pensionistici di ben 2.200.000 lavoratori.
A percepire la pensione più ricca d’Italia è Mauro Sentinelli, ex manager e ingegnere elettronico della Telecom, che percepisce un assegno di 90.246 euro al mese, circa 3008 euro al giorno, che si sommano ai gettoni di presenza che percepisce in qualità di membro del Consiglio di Amministrazione di Telecom e da Presidente del Consiglio d’Amministrazione di Enertel Servizi Srl.
Tra i politici, il pensionato più pagato è il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, che cumula 30 mila euro/mese di pensione Bankitalia con 4000 euro dell`Inps ed i 19.054 euro dell`indennità da parlamentare. Lamberto Dini lo segue a ruota con 18 mila euro da Bankitalia, 7000 dall’Inps e 19.054 dal Senato. Subito dietro Giuliano Amato. Un insulto alla dignità degli italiani.
Fonti: Corriere.it – Mauro Giordano, libro “Sanguisughe” – Wallstreetitalia.com

martedì 18 giugno 2013

Lombardia: Maroni, portero' in Ue grido di dolore delle nostre imprese

Lombardia: Maroni, portero' in Ue grido di dolore delle nostre imprese

(ASCA) - Milano, 17 giu - ''Quando nei prossimi giorni vedro' a Bruxelles il presidente Barroso per parlare di Expo, portero' l'auspicio che l'Europa non sia solo matrigna, ma sia di aiuto e sostegno alle aree in difficolta''' perche' ''il grido d'allarme, quasi di dolore, che viene dal mondo delle imprese lo sento bene e lo voglio portare all'attenzione di tutte le autorita', soprattutto quelle europee''. E' quanto ha dichiarato il presidente della regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo questa mattina al convegno 'Europa, Euro, Italia', promosso dalla Federazione nazionale Cavalieri del Lavoro. Per Maroni, il tema del lavoro, dello sviluppo e il modo di contrastare la crisi ''dovrebbero vedere l'Europa protagonista''.


Maroni, nel corso del suo intervento, ha ribadito che ''il lavoro e' per me la priorita' numero uno''. Presenti, tra gli altri, il presidente della Federazione italiana Cavalieri del Lavoro Benito Benedini, il presidente della Rai Anna Maria Tarantola, Antonio Padoa Schioppa, Alberto Quadrio Curzio e Marco Fortis.

''In Lombardia - ha spiegato il presidente - abbiamo gia' deciso una serie di misure, per consentire alle imprese di lavorare. L'occupazione infatti non si crea per decreto, ma consentendo alle imprese di lavorare e, quindi, di assumere''. ''A breve - ha aggiunto Maroni - sara' approvato in Giunta un pacchetto di interventi da 1 miliardo di euro, che permettera' di dare sostegno a oltre 45.000 imprese''.

Come spiegato dallo stesso Maroni, ''il mio compito e' introdurre misure per creare lavoro: non ho tutte le competenze, ma ho il dovere di creare le condizioni, perche' nella mia regione si attuino tutte le politiche, europee, nazionali, regionali e locali in grado dicontrastare quella che rischia di essere un'emergenza sociale''.

A questo proposito Maroni ha sottolineato che ''le difficolta' delle imprese, dei lavoratori e dei giovani rischiano di trasformare il dato fisiologico della disoccupazione in dato patologico''.

Dal 2008 al 2012, infatti, il tasso di disoccupazione e' raddoppiato in Lombardia, quello giovanile ha superato il 25 per cento: ''e' per me necessario - ha ribadito Maroni - attivare tutte le leve regionali e quelle che stanno a Roma e Bruxelles, perche' a questa emergenza si diano risposte concrete e immediate''.

A proposito dell'euro, Maroni ha notato come sia ''una realta' che viviamo con un po' di apprensione e con valutazioni anche diverse''. ''Oggi - ha detto ancora il presidente - ci sono voci critiche in Italia e in Europa. Ci sono soggetti politici in diversi Paesi, che sono euro-critici ed euro-scettici. La richiesta di uscire dall'euro, che c'e' in giro in Europa, molti la considerano una boutade; io la ritengo una cosa seria, perche' puo' portare alla disgregazione''.

venerdì 14 giugno 2013

Lombardia: Maroni incontra Cota e Burlando, strategie comuni con Liguria


(ASCA) - Milano, 13 giu - Stabilire sinergie e dare vita ad azioni comuni, per sfruttare tutte le potenzialita' di un territorio omogeneo. E' l'intendimento dimostrato oggi a Genova dai governatori di Lombardia, Piemonte e Liguria.

''Regione Lombardia e' interessata a iniziative comuni, che riguardino il porto di Genova e il terzo valico, e a un piu' stretto collegamento sul piano istituzionale fra le nostre tre realta''' ha spiegato il presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha aggiunto: ''Genova e la Liguria sono il porto naturale per la Lombardia, dobbiamo intensificare i rapporti, perche' abbiamo interessi comuni. E noi, al di la' delle differenziazioni politiche, rappresentando le istituzioni, abbiamo il dovere di fare cio' che serve nell'interesse dei nostri cittadini''. Il problema, secondo Maroni, e' che ''non tutto dipende da noi''. Percio' ''coinvolgeremo anche il Governo e l'Unione europea e certamente cercheremo anche la collaborazione di tutti i soggetti interessati, a partire dai nostri parlamentari e consiglieri regionali''.

Da Maroni anche una riflessione sul ruolo strategico ''che potra' essere ricoperto da Genova e dalla Liguria'' in vista dell'Expo. ''Questo territorio - ha ribadito - deve essere coinvolto per la valorizzazione degli eventi Expo''.

domenica 9 giugno 2013

AFGHANISTAN: MARONI, SAREBBE UTILE LASCIARE QUESTO TEATRO DI GUERRA

Roma, 9 giu. (Adnkronos) - "Noi abbiamo sostenuto la missione ma dopo oltre 10 anni, con costi esorbitanti perche' si parla di 50 milioni al mese con la crisi che c'e', sarebbe utile ripensarci e lasciare questo teatro di guerra". Lo ha detto il segretario della Lega Roberto Maroni a 'L'intervista' su SkyTg24.

IMMIGRAZIONE: MARONI, IUS SOLI COSA SENZA SENSO KYENGE SU QUESTO GENERA CONFLITTO

MILANO, 9 GIU - Dare la cittadinanza a chi e' nato in Italia e' una ipotesi a cui RobertoMaroni e' contrario. ''Io sono contrario - ha detto su Skytg24 - perche' l'Italia e' un Paese di confine. Significa favorire l'immigrazione clandestina. E' una cosa senza senso e solo ideologica''. Il ministro Cecile Kyenge ''quando parla di ius soli - ha aggiunto - si muove malissimo, perche' genera conflitto''.

Clandestinità è reato: lo dice anche la Cassazione

In una rara dimostrazione di sanità mentale,  la Cassazione ha di fatto confermato che la clandestinità è reato. Non ostante gli schiamazzi di Boldrini e congolese.
I giudici della Corte infatti, con la sentenza n. 24877/13, hanno confermato la pronuncia di secondo grado che ha inflitto la pena pecuniaria di 5000,00 euro a un extracomunitario che, in violazione dell’art. 10bis del D.Lgs. n. 286/1998, dimorò in territorio italiano senza essere provvisto di permesso di soggiorno.
Contro la sentenza di condanna in appello, vi fu, incredibilmente, l’impugnazione del Procuratore Generale – ovvero chi dovrebbe rappresentare in un certo senso la pubblica accusa – il quale argomentò contro la sentenza d’appello, che, secondo lui, la norma contrastava con la nostra Costituzione e le norme europee.  Con questa sentenza la Cassazione dà ragione alla Corte d’Appello e torto al Procuratore Generale, affermando una volta per tutte che il reato di ingresso e permanenza illegale sul territorio italiano è conforme alla nostra Costituzione (come affermato dalla stessa Corte Costituzionale con sent n. 250/10) e non contrasta nemmeno con la Direttiva UE 115/2008 (così come anche esplicitamente sancito dalla Corte di Giustizia Europea con la decisione del 6/12/12).
Secondo la Cassazione infatti, la norma che prevede il reato di immigrazione clandestina “non punisce una condizione ontologica” (la condizione di straniero), ma una precisa condotta penalmente rilevante: l’essere, lo straniero, penetrato nel territorio nazionale illegalmente, e cioè in violazione delle norme che regolano i flussi migratori, che lo Stato italiano è legittimato a controllare.
Insomma, le frontiere esistono, e lo Stato ha il diritto – e il dovere – di farle rispettare in nome della comunità dei cittadini italiani. Resistono, anche nella magistratura, sacche di buon senso.

mercoledì 29 maggio 2013

RIFORME: CALDEROLI, DA LEGA DUE 'EMENDAMENTI' A MOZIONE

(ANSA) - ROMA, 29 MAG - ''Come votero' lo decidero' piu' tardi. Intanto ho presentato due 'emendamenti''' al testo della mozione di maggioranza. Lo dice il senatore della Lega Nord e vicepresidente del Senato Roberto Calderoli. ''Considerata la materia penso che sia piu' corretto parlare di Convenzione piuttosto che di Comitato'' dice Calderoli che per quanto riguarda invece la seconda richiesta di modifica della mozione punta a ridare centralita' al Parlamento.

Riforme: Lega, 18 mesi e Convenzione abbia potere redigente

Riforme Lega  18 mesi e Convenzione abbia potere redigente

(AGI) - Roma, 28 mag. - Diciotto mesi di tempo e nessuna marcia indietro sulla Convenzione per le riforme che deve essere composta anche da esterni ed avere poteri redigenti. E' questa la posizione della Lega che Roberto Calderoli e Massimo Bitonci insieme al capogruppo alla Camera, Giancarlo Giorgetti, intendono portare avanti sul fronte delle modifiche costituzionali.


  Per questo il Carroccio, che insiste sulla parte, per cosi' dire, 'leghista' del discorso di insediamento del premier Enrico Letta, presentera' una propria mozione. Lo spiega il presidente dei senatori, Massimo Bitonci: "Noi restiamo sulla nostra posizione. Ci siamo astenuti sulla fiducia a Letta proprio perche' nel suo intervento si tracciava la nascita della convenzione per le riforme e il superamento del bicameralismo paritario che ci hanno portato ad un'apertura di credito. Se si vogliono fare partire le riforme lo si faccia su un testo che condividiamo e con il modus operandi che era stato annunciato".
  Quanto alla riforma del sistema di voto, per la Lega prima bisogna pensare alla forma di governo che si vuole per il Paese.