giovedì 14 aprile 2011

I SERVIZI SEGRETI AL COPASIR GHEDDAFI APRE LE CARCERI. "15MILA IMMIGRATI IN ARRIVO DALLA LIBIA"

Mercoledì da Lampedusa sono stati rimpatriati, con due ponti aerei, altri 60 tunisini e le operazioni sono avvenute senza particolari tensioni. Se la notte è passata senza nuovi approdi, c'è tuttavia da dire che una ondata di immigrati potrebbe arrivare nel nostro Paese dalla Libia. È questo almeno ciò che è emerso nel corso dell'audizione al Copasir di Giorgio Piccirillo, direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi). Gli immigrati, secondo i Servizi, potrebbero diventare l'arma segreta usata da Muammar Gheddafi per condizionare l'Occidente: secondo quanto si è appreso, il Raìs avrebbe infatti liberato le oltre 15 mila persone provenienti dal Corno d'Africa, dal Ciad e dall'Africa subsahariana, finora detenute nei cosiddetti centri-lager e pronte a riversarsi verso l'Italia. Il porto di partenza sarebbe quello di Zuwarah, a circa 120 chilometri da Tripoli e tuttora controllato dal regime. Quanto, invece agli arrivi dalla Tunisia, il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha spiegato che la fase acuta dell'emergenza è finita e che l'accordo con Tunisi funziona. «Non verranno aperti altri centri o tendopoli» ha anche annunciato il titolare del Viminale.

TERRORISTI - Nell'audizione odierna, il generale Piccirillo avrebbe escluso per ora l'infiltrazione di terroristi fra gli immigrati giunti in Italia. Fonti del Copasir fanno però notare che Gheddafi potrebbe tentare di infiltrare potenziali terroristi, soprattutto dal Sudan, fra i barconi provenienti dalla Libia. Per quanto riguarda la Tunisia, al Copasir si fa notare che gli scafisti hanno ormai sviluppato un giro d'affari di milioni di euro, che rende facile avvicinare poliziotti che guadagnano 500 euro al mese. Il direttore dell'Aisi ha anche parlato della sicurezza energetica e ha affrontato la questione del recente pacco esplosivo inviato alla caserma Ruspoli della brigata paracadutisti Folgore di Livorno.

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