giovedì 7 aprile 2011

IMMIGRATI, BAGARRE IN AULA PARIGI DETTA LE SUE CONDIZIONI

(AGI) - Roma, 7 apr. - Dolore e polemiche oggi alla Camera.

Prima il minuto di silenzio per le vittime del naufragio di ieri. Poi, al termine della relazione del ministro dell'Interno, la bagarre innescata dal dipietrista Zazzera con un cartello che da' dell'assassino a Maroni. E' stato al termine delle comunicazioni del ministro che il deputato dell'Idv Pierfelice Zazzera ha esposto in Aula il cartello.
Immediato l'intervento del presidente Gianfranco Fini che prima ha chiesto di rimuovere il cartello e poi ha annunciato che "del fatto si occupera' il collegio dei questori". Altrettanto rapida la presa di distanze delle opposizioni. "La nostra dissociazione e' totale", ha dichiarato il capogruppo del Pd, Dario Franceschini. E lo stesso Antonio di Pietro ha preso la parola subito dopo: "Chiedo scusa a nome dell'Italia dei Valori".

Dalla Francia, intanto, si dettano le condizioni per autorizzare l'ingresso di migranti dall'Italia: dovranno presentare un documento di viaggio valido e riconosciuto dalla Francia, un documento di soggiorno valido, disporre di risorse economiche sufficienti, non costituire una minaccia per l'ordine pubblico e non essere stati in Francia nei tre mesi precedenti.

"Il ministro Gueant? Lo incontro domani...". Uscendo dall'aula del Senato, dopo l'informativa urgente sull'immigrazione, il ministro dell'Interno Roberto Maroni "dribbla" i cronisti che gli chiedono un commento sulla circolare con la quale il suo collega francese fissa condizioni molto severe all'eventuale arrivo dall'Italia di immigrati in possesso di un permesso di soggiorno temporaneo per protezione umanitaria. "Non ho niente da dichiarare", ribadisce Maroni allontandosi.

In precedenza il ministro Roberto Maroni aveva illustrato la sua informativa alla Camera sull'emergenza immigrazione, ha spiegato in Aula che i segnali degli ultimi giorni "ci dicono che si stanno intensificando le partenze dalle coste libiche".
"Si tratta - ha spiegato Maroni - di immigrati provenienti per lo piu' dai Paesi subsahriani", di persone cioe' in fuga da zone di guerra "da considerarsi profughi o rifugiati". "La partenze - ha spiegato Maroni - avvengono dalle stesse localita' dalle quali avvenivano fino al maggio del 2009", poi "interrotte dall'accordo con la Libia". Sono le stesse "tratte organizzate dai trafficanti di esseri umani", che si stanno riorganizzando

"DALL'INIZIO DELL'ANNO ARRIVATI 25.867 IMMIGRATI"

Dall'inizio dell'anno a ieri sono arrivati sulle coste italiane 25.867 immigrati. Lo ha reso noto il ministro dell'Interno,Roberto Maroni, nella sua informativa alla Camera dei deputati sull'emergenza immigrazione. "Gli sbarchi sono stati 390 - ha ricordato il ministro - in 23.352 sono arrivati sulle Isole Pelagie, 21.519 dei quali sedicenti tunisini partiti da porti di quel paese non piu' presidiati dalle forze dell'ordine locali" a partire da gennaio. "Dalla Libia - ha aggiunto il ministro - sono arrivati 10 natanti, per un totale di 2.300 immigrati, per lo piu' somali ed eritrei, da considerare dunque rifugiati".

MARONI: DISTRIBUZIONE EQUA IN TUTTE LE REGIONI

"PERMESSO TEMPORANEO PER CHI ANDRA' IN ALTRI PAESI"

Sara' concesso un permesso di soggiorno temporaneo agli immigrati che hanno espresso l'intenzione di andare in altri Paesi dell'area Schengen: e "sulla base delle interviste fatte si tratta della stragrande maggioranza". Lo ha affermato il ministro dell'Interno Roberto Maroni nel corso di un'informativa alla Camera. Il permesso non sara' concesso ai soggetti "socialmente pericolosi", che saranno ospitati nei Cie e successivamente espulsi.

ZAZZERA, "MARONI ASSASSINO"; IDV SI SCUSA

"IN ACCORDO CON TUNISIA BLOCCO FLUSSI E RIMPATRI"

Blocco delle partenze e rimpatri programmati. Sono i due punti chiave dell'accordo sottoscritto dai governi di Italia eTunisia illustrati dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nella sua informativa urgente alla Camera sull'emergenza immigrazione. "E' solo 'chiudendo i rubinetti' - ha ribadito Maroni - che si puo' pensare di gestire un fenomeno epocale". L'impegno e' quello di "prevenire gli sbarchi, intensificare la lotta all'immigrazione irregolare e alla tratta di esseri umani, salvaguardare le vite umane in mare". Per i rimpatri, "sono state previste procedure semplificate, perche' quelle in vigore fino a oggi consentivano di riportare in Tunisia solo pochi irregolari al giorno". Naturalmente sono previsti "l'intervento dell'autorita' consolare tunisina" e la "certezza dei riconoscimenti

' stato al termine delle comunicazioni del ministro che il deputato dell'Idv Pierfelice Zazzera ha esposto in Aula il cartello.
Immediato l'intervento del presidente Gianfranco Fini che prima ha chiesto di rimuovere il cartello e poi ha annunciato che "del fatto si occupera' il collegio dei questori". Altrettanto rapida la presa di distanze delle opposizioni. "La nostra dissociazione e' totale", ha dichiarato il capogruppo del Pd, Dario Franceschini. E lo stesso Antonio di Pietro ha preso la parola subito dopo: "Chiedo scusa a nome dell'Italia dei Valori".

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