martedì 17 maggio 2011

REAZIONI: BOSSI "NO COMMENT"; SALVINI "DAREMO IL 101%"; CALDEROLI "ANOMALIA"

BOSSI IN VIA BELLERIO, NESSUNA DICHIARAZIONE - Il leader della Lega Nord Umberto Bossi è arrivato nella sede federale di via Bellerio, a Milano, ed è entrato direttamente in auto nel cortile, per salire nel suo ufficio. Bossi si è limitato a fare un cenno con la mano ai cronisti che lo attendevano in strada e non si è fermato a parlare.

SALVINI, LEGA DARA' IL 101 PER CENTO - "Siamo indietro e la sinistra è in vantaggio con la possibilità di vincere, ma noi al ballottaggio daremo il 101%: però occorre condurre la campagna elettorale sui temi concreti di Milano e non su vicende degli anni Settanta". Lo ha detto il capolista della Lega Nord Matteo Salvini parlando con i giornalisti del ballottaggio fra Letizia Moratti e Giuliano Pisapia per le comunali di Milano. Salvini, che al momento è l'unico esponente del Carroccio ad essere arrivato nella sede federale di via Bellerio, si è detto in particolare fiducioso sul fatto che chi non ha votato al primo turno possa essere convinto ad andare alle urne al secondo per sostenere la Moratti. "Molti dei 30 mila milanesi che non sono venuti a votare - è infatti la sua valutazione - verranno a votare Moratti".

Il ballottaggio per scegliere il sindaco di Milano "non sia più un referendum pro o contro Berlusconi, i problemi dei milanesi sono altri e su questo possiamo vincere". "Per noi Milano fa la differenza - ha aggiunto - e se la sinistra pensa di aver già vinto, sbaglia".

Il voto di Milano ''e' un'anomalìa e vogliamo correggerla''. Questo il primo commento del Ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli, sull'esito delle elezioni a Milano che vedono il candidato del centrosinistra, Giuliano Pisapia, in vantaggio di 6,5 punti (a scrutini conclusi Pisapia è arrivato al 48,04% con 315.862 voti, e la Moratti al 41,58%, con 273.401 voti) sul sindaco uscente.
Secondo il bergamasco Calderoli, ''andare al ballottaggio non vuol dire avere perso. Ci impegneremo al ballottaggio perché siamo convinti che l'anomalia del primo turno possa essere corretta''. Inoltre, secondo il Ministro della Semplificazione, ''serve una riflessione complessiva con un governo più determinato sul capitolo del riforme''.

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