martedì 24 maggio 2011

BOSSI: Se fosse stato per noi non saremmo andati in Libia

Il numero uno del Carroccio lancia un paio di messaggi al Cavaliere e alla maggioranza. Il primo è sulla Libia dove non sembra del tutto digerita l'irritazione della Lega per la decisione dell'Italia di partecipare ai raid mirati. Tanto che, davanti alla domanda dei giornalisti su un eventuale ritiro, il Senatur glissa lasciando però emergere il suo disappunto. «Non ho voglia di parlarne - replica -, fosse stato per la Lega non ci saremmo andati». L'altro puntello è invece sul taglio delle tasse più volte evocato dal Cavaliere. Ebbene per Bossi «in questo momento bisogna tenere i conti in ordine». Praticamente le stesse parole di Giulio Tremonti con il quale la sintonia è massima visto che il Senatur si premura di aggiungere una postilla. «Tremonti ha ragione altrimenti il paese salta in aria». Come a dire: nessuno spazio, almeno per ora, per il sogno del premier.

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