giovedì 26 maggio 2011

Ministeri Nord, Calderoli: no rappresentanza, no tasse


<p>Il premier Silvio Berlusconi e il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli. REUTERS/Tony Gentile</p>

ROMA (Reuters) - Dopo che ieri il premier Silvio Berlusconi ha minimizzato sulla richiesta di trasferire sedi di ministeri al Nord spiegando che si tratterebbe di aprire solo qualche "ufficio di rappresentanza", oggi il ministro leghista Roberto Calderoli ha avvertito che senza rappresentanza non si pagano neanche le tasse.

"Ci sono problemi sui ministeri al Nord?", ha scritto Calderoli, ministro della Semplificazione normativa, in un brevissimo comunicato diffuso oggi.

"Benissimo, vorrà dire che la frase 'No Taxation without Representation' diventerà ‘No representation? No Taxation'", ha concluso Calderoli.

La settimana scorsa, l'esponente leghista aveva annunciato una "grande sorpresa" per Milano, dove nel fine settimana si vota per il ballottaggio, a cui stavano lavorando Berlusconi e Umberto Bossi. Successivamente i leghisti hanno annunciato il trasferimento di alcuni ministeri nell'Italia settentrionale, che poi nelle parole del premier sono diventati "dipartimenti".

All'idea del trasferimento, che vede contraria l'opposizione di centro e centrosinistra, si è dichiarato contrario anche il gruppo parlamentare del Pdl, con alcuni distinguo però nel partito, come quello del ministro della Difesa Ignazio La Russa.

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, contrarissimo, ha invece chiesto un voto del Parlamento su una simile iniziativa.

Ieri sera Berlusconi, ospite della trasmissione tv Rai "Porta a porta" ha poi precisato: "Cosa vuol dire portare un dipartimento di un ministero in provincia di Monza, Napoli o Caserta? vuol dire aprire un ufficio di rappresentanza come quelli che già ci sono. Eè stato fatto uno scandalo sul nulla...".

Nessun commento:

Posta un commento