sabato 5 marzo 2011

Libia/ Maroni: Rischio fondamentalismo, dare aiuti non minacciare

Milano, 5 mar. (TMNews) - "L'11 marzo nel vertice dei capi di Stato e di governo dell'Ue torneremo a chiedere che tutti i Paesi europei affianchino l'Italia nell'impegno umanitario e lavorino per fare in modo che la transizione in Maghreb possa avvenire attraverso un processo scevro dalla contaminazione del fondamentalismo islamico". E' quanto ha affermato, tra l'altro, in una intervista al "la Padania", il ministro dell'Interno Roberto Maroni, spiegando che "questo lo si può ottenre promettendo aiuti e non minacciando interventi militari, come invece purtroppo è stato fatto".

Sottolineando che l'Italia, "di fronte a una vera emergenza, si è mossa "senza aspettare il 'plantigrado' dell'Europa", Maroni spiega ancora che "il ricorso alla forza o la sua continua minaccia è solo un regalo alla propaganda degli estremisti musulmani che così si possono accreditare come 'amici', dipingendo l'Europa e l'Occidente come nemici".

Per questo il ministro si augura che "il Consiglio europeo dell'11 marzo sia in grado di varare un 'Piano Marshall', ossia investimenti e aiuti per queste aree, che accompagni la transizione verso un sistema sociale, politico ed economico che non sia ostile all'Europa". Secondo Maroni, infatti, il rischio è che "se nascono i califfati, gli emirati, i sultanati di impronta saudita o di matrice islamica, rischiamo davvero che la situazione peggiori ulteriormente" con un "effetto domino incontrollabile" che incendierebbe i diversi Paesi del Maghreb, trasformandolo "in un nuovo Afghanistan".

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