domenica 27 marzo 2011

Intervista a Umberto Bossi, "Niente soldi ai profughi"

LIBERO INTERVISTA UMBERTO BOSSI - Profughi e rapporti nella maggioranza. E' il tema dell'intervista alleare della Lega Nord che appare oggi imprima pagina su Libero. C'è il fatto di un dialogo tra Lega e sinistra, avverte Bossi, un rapporto che dura da tempo ma che adesso ha preso una accelerata perché la sinistra si è avvicinata alla Lega. Le dichiarazioni di Umberto Bossi arrivano a margine di un convegno sul federalismo.

Qui viene sottoposto alle domande di molti cronisti e in merito ala diatriba Francia - Italia sul comando delle operazioni militari in Libia, si dice sicuro che sia meglio la Nato che la Francia ad averne il comando. Sulla proposta del ministro Frattini di dare dei soldi agli immigrati che accettano di tornare a casa, Bossi è categorico: non gli darei niente, dice. E se tornano ancora, si rimandano di nuovo a casa loro. Quindi il rimpasto di governo, di Romano non sa granché, l'importante - dice - è portare a casa il problema delle quote latte. Un leghista al posto di Roano sarebbe una garanzia maggiore per gli agricoltori, ma Bossi dice che non ha nessuna intenzione di litigare con Berlusconi. Caso Parmalat, finirà in mano ai francesi? «No, resta qui come la Fiat. Il resto sono fantasie di voi giornalisti. Ho mandato Cota (Roberto, il governatore del Piemonte, ndr) in America a seguire la vicenda e Fiat non va via».Il federalismo è passato grazie all'astensione del Pd: con la sinistra c'è un dialogo che va avanti da tempo, dice. Fini? «Può dire quello che vuole, ma se aspettavamo lui... Non ci ha votato il federalismo, se era per lui non ottenevamo nulla. Ha provato a non farlo passare: meno male che non c`è riuscito».

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