giovedì 17 marzo 2011

Infanzia, la crociata della Lega «No ai baci in tv in prima serata»

Massimo Polledri
Massimo Polledri
MILANO - Basta con i baci, con le scene di sesso esplicite in tv in prima serata e con l'accanimento con cui il piccolo schermo, el a Rai in particolare hanno seguito i casi di cronaca come quelli di Sarah Scazzi e Yara Gambirasio. Con un appassionato intervento alla Camera, nel corso della discussione sul testo che istituisce il Garante dell'Infanzia, il leghista Massimo Polledri ha lanciato una vera crociata a favore di bambini e adolescenti e contro lo sciacallaggio mediatico. Non per censura, ha spiegato l'esponente del Carroccio, ma «per decenza».

«DECENZA» - «Signor Presidente, intervengo sia in qualità di neuropsichiatra infantile, sia come padre», ha esordito Polledri. «Nei mesi scorsi abbiamo assistito, per lungo tempo, al caso di Sarah Scazzi e, dopo, a quello di Yara. Vorrei chiedere a ognuno di voi quale fosse la necessità, per la televisione pubblica e non pubblica, di diffondere determinate notizie», ha chiesto. «Abbiamo ascoltato in diretta le telefonate. È questo il servizio pubblico? È questo ciò che, in qualche modo, si è consentito di fare?», ha insistito. Come Lega, «abbiamo presentato una risoluzione in Parlamento, abbiamo presentato interrogazioni, abbiamo sentito l'Agcom, abbiamo sentito la Commissione, abbiamo sentito la Rai. Nessuno ha fatto niente!». Ora «credo che noi dobbiamo ribadire, come genitori e come parlamentari, un punto solo: basta con lo sciacallaggio dei minori e dei bambini. Basta con lo sciacallaggio informatico dei bambini e dei minori», ha declamato tra gli applausi dei deputati della Lega, «e ci vuole anche in parte una parola "terribile": "decenza"».

«IN DIFESA DEI NOSTRI FIGLI» - «Io invoco decenza - ha detto Polledri a Montecitorio - dalle 8.30 alle 21.30, quando ci sediamo a tavola, nei programmi televisivi. È forse pudore? Non lo so, ma non mi sembra che scene esplicite, trasmesse alle 20 o alle 21, di sesso eterosessuale o anche omosessuali siano una dimostrazione di decenza». A questo punto i commenti scatenati dai banchi del Partito Democratico. «È così! - ha insistito l'esponente della Lega - E faccio un esempio: baci esagerati in quell'orario li abbiamo visti e ricordo Santoro che introdusse, in una bella trasmissione delle 20.30, un bel bacio prolungato tra due uomini. Non sarebbe andato bene tra un uomo e una donna e non va bene tra due uomini, in quell'orario», ha assicurato, accolto da un'altra ovazione dei parlamentari del Carroccio. «Dobbiamo rispettare i minori, dobbiamo rispettare e tutelare anche un minimo di senso del pudore», ha ribadito, per questo «proponiamo, accogliamo e ragioniamo - sia opposizione, sia maggioranza - non già il ritorno alla censura più becera, ma il ritorno a un minimo di decenza in difesa dei nostri figli».

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