venerdì 18 marzo 2011

Berselli-Bernardini, derby finale La Lega: pronti ad andare da soli

Summit del Pdl indica il senatore. Berlusconi presente: parlerò a Umberto. La bossiana Mauro insisteper il suo delfino. Bernini possibile exit strategy

Filippo Berselli e Manes Bernardini

Filippo Berselli e Manes Bernardini

Pdl e Lega Nord rischiano la rottura sul candidato sindaco a Bologna. Il partito di Berlusconi avanza il nome del coordinatore regionale Filippo Berselli ma il Carroccio replica che il candidato è Manes Bernardini ed è pronto a correre da solo pur di appoggiarlo. Il braccio di ferro è in corso da diversi giorni ma ieri c’è stato un salto di qualità nello scontro perché a duellare sono stati il ministro della Difesa Ignazio La Russa, che è uno dei coordinatori nazionali del Pdl, e la vicepresidente del Senato Rosi Mauro, plenipotenziaria della Lega in Emilia-Romagna.

Il Pdl ha scelto di puntare su Berselli e a confermarlo indirettamente, prima del vertice serale dell’ufficio di presidenza del partito insieme al premier, Silvio Berlusconi, è stato proprio La Russa: «Alle elezioni amministrative — ha detto — noi andremo sul miglior candidato, se ce ne fosse stato uno della Lega vincente lo avremmo preso in considerazione, ma non mi risulta che sia così». La Lega però, che fino a ieri aveva mantenuto la consegna del silenzio, ha reagito duramente. «Mi sto occupando di Bologna e vorrei chiudere finalmente questa partita» diceva Rosi Mauro nel pomeriggio al Corriere. Poco dopo ha diffuso un comunicato piuttosto secco firmato insieme al leader emiliano del Carroccio, Angelo Alessandri, in cui si legge: «Pur non esprimendo alcun giudizio negativo sul senatore del Pdl, la Lega Nord avanza con forza la propria proposta di candidatura a sindaco nella persona del consigliere regionale, Manes Bernardini. La Lega Nord sotto le Due Torri è pronta anche a correre da sola». Un messaggio diffuso non a caso poco prima dell’inizio del vertice del Pdl con Berlusconi. A quel che si è appreso la pazienza della Lega Nord, con la base in subbuglio è arrivata veramente al limite. Anche perché l’incoronazione di Berselli da parte del Pdl è avvenuta sulla base di un sondaggio che avrebbe fatto il partito di Berlusconi ma che nessuno pare avere visto. Berselli poco prima dell’inizio del vertice serale ostentava tranquillità: «Io non ho fatto proprio niente per essere candidato, anzi ho fatto di tutto per cercare un altro candidato. Ma per noi non esiste che ci presentiamo alle elezioni comunali con due candidati diversi, uno nostro e uno della Lega Nord. Per cui toccherà a Bossi e Berlusconi trovare una soluzione unitaria che lasci in piedi l’alleanza. Solo in questo modo il nostro candidato potrà arrivare al secondo turno».

Ed è proprio in favore di una soluzione unitaria che potrebbe andare il tentativo (in extremis) di trovare una quadra su Anna Maria Bernini, azzurra molto gradita anche al Carroccio. Va detto però che la vice portavoce nazionale del Pdl è già da qualche giorno nel ventaglio dei potenziali papabili e ha già fatto sapere di non morire dalla voglia di ripetere la deludente esperienza delle scorse Regionali. Comunque vada, la lunga telenovela del candidato di Pdl e Lega Nord dovrebbe però avere le ore contate. Domani è attesa a Bologna Rosi Mauro che intorno alle 18 inaugurerà la sede elettorale del Carroccio in via Ugo Bassi. Prima però, intorno alle 16, la vicepresidente del Senato terrà un comizio in Corte Galluzzi nel corso del quale «tratterà gli argomenti più cari ai leghisti bolognesi ed esporrà le linee guida dell’imminente campagna elettorale».

Nelle ultime ore è iniziato il tam tam in rete della base bolognese del Carroccio che si aspetta risposte definitive sulla campagna elettorale. Difficile che Rosi Mauro accetti di arrivare a Bologna ancora con la questione del candidato in alto mare. Come dice Berselli, la matassa dovrà essere sbrogliata nelle prossime ore dal premier e da Bossi. «Berlusconi — ha riferito ieri sera il vicecoordinatore regionale del Pdl, Giampaolo Bettamio — mi ha invitato a stargli addosso sul tema Bologna. Ne parlerà con Bossi e decideremo». Sempre sabato sarà a Bologna anche il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini che sarà ospite dei commercianti dell’Ascom. Per lui non è in programma alcun incontro ma è evidentente che la sua visita potrebbe diventare l’occasione per un sostegno pubblico a Stefano Aldrovandi, il candidato che l’Udc ha scelto di appoggiare. Quando arriverà la scelta di Pdl e Lega il quadro la griglia di partenza dei candidati alle comunali sarà completata e la campagna entrerà nel vivo.

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