giovedì 17 marzo 2011

150° BORGHEZIO: UNO SPRECO DI SOLDI, CI SARANNO 2 ITALIE

Roma - Che la Lega non amasse il 17 marzo, si sapeva. Ma si sperava, anche, che il Carroccio si piegasse alla "ragion di Stato" e festeggiasse il 150esimo anniversario dell'Italia. E invece, senza aspettare di contare i fazzoletti verdi al taschino nella seduta solenne del parlamento prevista per il pomeriggio, gli esponenti leghisti iniziano di prima mattina a fare fuoco e fiamme. Ovviamente contro le celebrazioni. "È fuori luogo buttare via tutti questi soldi". Mario Borghezio, in collegamento da Bruxelles, ribadisce a Omnibusla propria contrarietà all’istituzione di una giornata di festa nazionale in occasione del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia.

Nel futuro due Italie "Sarebbe stato meglio che lavorassero" aggiunge riferendosi agli esponenti della politica che presenzieranno all’Altare della Patria. "La corona all’Altare della Patria sarebbe stato meglio se l’avessero portata il presidente della Repubblica, i corazzieri e i rappresentanti delle Forze Armate". Poi la previsione fosca sul futuro: "Il destino, il vento della storia porterà a due Italie. Il Belgio docet. Il Belgio non è lontano. Le esigenze della storia e dell’economia imporranno due nazioni. Gli italiani saranno i nostri migliori vicini di casa" ha poi detto Borghezio. Che ha concluso con due considerazioni su Federalismo ("Questo Federalismo è il meglio che si possa fare") e Cavour: "Considero Cavour come un genio padano, ha modernizzato il Paese".

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