martedì 8 marzo 2011

8 marzo Presidente zaia a donne venete: auguri a tutte, siete motore laborioso del veneto

“Auguri a tutte le donne del Veneto. In occasione del centenario dell’8 marzo giungano i miei saluti affettuosi alle bambine e ragazze, nostra speranza del domani, alle donne adulte e anziane motore laborioso e instancabile di questa terra e cuore pulsante che la fa vivere e progredire”. Queste le parole che il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia indirizza alla popolazione femminile del Veneto in occasione della giornata della donna di domani.

“Certo molto resta ancora da fare per le donne. – riconosce Zaia – Onestà intellettuale ci fa riconoscere che siamo ancora indietro, come tutti, e dobbiamo, assieme, costruire le condizioni per proseguire nel cammino di vera parità. Vanno rafforzati i servizi sociali, l’accesso al lavoro e il mantenimento dell’occupazione che le donne sono tra le prime a perdere in periodi di difficile congiuntura come l’attuale; dobbiamo pensare, inoltre, ad una maggior sicurezza per le donne troppo spesso vittime di violenze e soprusi e va favorita la loro presenza nelle stanze dei bottoni”.

Detto tutto ciò, Zaia ricorda tuttavia che la Regione Veneto ha costruito in questi anni politiche concrete a favore delle donne, spesso in anticipo sul resto d’Italia: dalla rete capillare dei consultori pubblici privati (141 sedi in tutto il Veneto che seguono i nuclei familiari e le donne, 86% sul totale degli utenti), alla diffusione di asili nido e scuole per l’infanzia: ci sono 28 mila posti bambino tra gli 0 e i tre anni che rappresentano il 20% di media, pari alla media europea, unica regione italiana a raggiungerla; dalla realizzazione di un programma regionale con finanziamenti per la promozione e il consolidamento dell’imprenditoria femminile che nel 2009 ha assegnato 7,5 milioni di euro in un settore che già ora vede attive oltre 99 mila aziende in rosa (il 21, 4% del totale in Veneto); ad assegni di cura per quelle famiglie (e al loro interno sono quasi sempre le donne ad occuparsene) che tengono a casa un congiunto anziano non autosufficiente (nel 2009 sono stati 25.500).

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