mercoledì 22 giugno 2011

Punto bianche contro auto blu: querelle tra Pisapia e Lega

Le Fiat sono arrivate nel 2008, dopo un emendamento proposto dal Carroccio.

Auto di rappresentanza in centro (Fotogramma)
Auto di rappresentanza in centro (Fotogramma)
MILANO - Punto bianche vs auto blu: la dichiarazione programmatica del neosindaco di Milano Giuliano Pisapia durante la prima seduta del nuovo consiglio comunale ha colpito favorevolmente l'immaginario collettivo dei milanesi, come dimostrano anche i commenti arrivati sul nostro Forum «Casi metropolitani» . L'immagine mentale del neosindaco del centrosinistra a bordo della semplice utilitaria bianca non poteva non creare, simbolicamente, un netto contrasto con quella dell'ex sindaco Letizia Moratti, che tutti ricordano sulla Audi blindata e circondata dalle auto della scorta. Da precisare, però, che noleggio e autista erano a suo carico, quindi non gravavano sulle casse comunali. Pisapia ha parlato della necessità di «saper rinunciare a quei piccoli privilegi che hanno contribuito a creare un fossato tra i cittadini e i loro rappresentanti». E poi ha fatto l'esempio delle auto: «Per esempio non vi saranno nel nostro Comune, "auto blu". Abbiamo delle piccole Punto bianche in condivisione… e ne faremo uso con la dovuta sobrietà. Si tratta, certo, di piccole cose che però possono essere indicative di un rapporto paritario tra cittadini e chi li rappresenta».

Giuliano Pisapia sulla Punto bianca del Comune (Photomasi)
Giuliano Pisapia sulla Punto bianca del Comune (Photomasi)
LA BATTAGLIA LEGHISTA - Quella sulle auto blu, però, è storicamente una «battaglia» della Lega. E il capogruppo Matteo Salvini non si è fatto sfuggire l'occasione per ribattere subito, in consiglio comunale: «Pisapia comincia male, prendendo in giro i milanesi con una bugia enorme sulle auto blu: grazie alla Lega erano già state tolte. Se Pisapia vuol fare davvero qualcosa di serio si impegni a far girare i suoi assessori e i suoi dirigenti in metro, in moto o con la loro auto come facciamo noi». Era stato appunto Matteo Salvini, a dicembre 2007, a presentare un emendamento al bilancio che riduceva di 250 mila euro i fondi per il noleggio delle auto blu. Già in precedenza, sotto la giunta Moratti, il parco macchine del Comune era stato ridimensionato: da 1067 che erano nel 2006 erano scese a 770. L'input leghista, lanciato al momento dell'introduzione dell'Ecopass («se si chiede un sacrificio ai cittadini, bisogna dare un segnale di buon gusto», aveva detto Salvini), era stato subito raccolto dal centrosinistra e da Alleanza Nazionale, mentre gli azzurri e l'Udc avevano proposto di tagliare soltanto la auto blu per i 23 dirigenti, mantenendo però quelle per gli assessori. L'emendamento, anche grazie all'onda emotiva sull'Ecopass, passò.

LE AUTO SPONSORIZZATE - Dal 2008 arrivarono così le Punto bianche, consentendo il risparmio di 250 mila euro. Ad aprile 2009, tuttavia, sul sito del Comune fu pubblicato un bando di gara per la «messa a disposizione (tramite sponsorizzazione) di 20 autovetture destinate al fabbisogno di mobilità degli organi istituzionali e degli uffici del Comune di Milano, per un periodo di 24 mesi». Si parlava di venti auto con cilindrata non inferiore a 2000 cc per i modelli a benzina, 2500 per quelli a diesel e con la carrozzeria scura e metallizzata, chiavi in mano per due anni; in cambio, all’azienda venivano fatturati 333.333,33 euro «a titolo di sponsorizzazione». Insomma, con la precedente giunta non erano in circolazione soltanto Punto bianche, ma anche auto di maggior prestigio, anche se le spese relative passavano sotto la voce «sponsor». Forse anche per questo motivo, nell'immaginario collettivo, le auto del Comune erano rimaste «auto blu». E l'annuncio di Pisapia ha avuto l'effetto di una boccata di aria nuova.

«AUTO BLU ALLO STADIO» - Il problema degli sprechi per le auto pubbliche, comunque, era sentito. E' di gennaio di quest'anno una nuova denuncia della Lega, questa volta per bocca di Alessandro Morelli, all'epoca assessore all'Identità: «Ho visto le auto blu del Comune persino nel parcheggio di San Siro. Mi piacerebbe che le nostre vetture di servizio con tanto di autisti non venissero utilizzate per andare a vedere una partita di calcio». In contemporanea, Matteo Salvini tornava a chiedere un taglio di 180 mila euro destinati alle auto in dotazione ad assessore e dirigenti comunali.

157 AUTO IN SERVIZIO - Oggi Salvini, che presenterà la mozione lunedì prossimo in Consiglio comunale, ha convocato una conferenza stampa per ribadire la sua richiesta agli assessori e ai dirigenti di «girare in tram, in bici, in moto o con la loro macchina» e che gli autisti «continuino guidare a vantaggio di qualcun altro». Salvini ha inoltre presentato un rapporto da cui risulta che dal 2007 al 2011 il Comune ha eliminato 127 auto di servizio, arrivando alle 157 attuali. Gli autisti impiegati sono 58. La spesa, secondo i dati riportati da Salvini, si è ridotta da un milione di euro del 2007 a poco più della metà, ossia 530mila euro. Stando al discorso programmatico di Pisapia, assessori e dirigenti dovrebbero circolare soltanto con le Punto bianche, in condivisione. Una cosa è certa: avranno tutti gli occhi addosso.


http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/11_giugno_21/auto-blu-salvini-pisapia-punto-bianche-lega-assessori-190914555682.shtml

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