giovedì 23 giugno 2011

Aggredita giornalista di Telepadania in largo Formentone -BS-

Direttore TelepadaniaAurora Lussana, direttore di Tele Padania, è stata aggredita ieri sera da alcuni manifestanti che da giorni occupano largo Formentone, nei pressi di palazzo Loggia, per chiedere il rilascio del permesso di soggiorno. La giornalista stava registrando un servizio per raccontare la storia dell’immigrato marocchino che ieri sera si è arrampicato sulla cupola del palazzo principale della nostra città, quando improvvisamente è stata colpita da un gruppo di manifestanti. È stata immediatamente medicata, caricata su un’ambulanza presente sul posto e portata in Questura per le denunce di rito.

Parole di solidarietà arrivano dal vicesindaco di Brescia, Fabio Rolfi : “Ho avuto modo di incontrare personalmente Aurora Lussana ieri notte per sincerarmi delle sue condizioni di salute e l’ho trovata in evidente stato di shock. Le esprimo nuovamente la solidarietà mia personale e di tutta la Giunta” ha dichiarato il vicesindaco. “Condanno fermamente questo vile atto di violenza e spero che i colpevoli vengano identificati al più presto. Ciò che trovo sconcertante è che, come spesso accade, l’attacco sia stato effettuato da persone appartenenti a gruppi e associazioni che millantano di essere portavoce di battaglie democratiche, in difesa dei diritti di tutti, delle donne, dei lavoratori e della pace. La realtà dei fatti ci racconta tutt’altro: una violenza premeditata che ha avuto come bersaglio una donna che stava svolgendo il proprio lavoro, perpetrata dalla sinistra antagonista che rappresenta ormai il vero fascismo nella nostra società”. “Si tratta di un vero e proprio schiaffo alla libertà d’opinione e di stampa.” conclude Fabio Rolfi “Non possiamo accettarlo, specialmente in una realtà come Brescia che ha sempre dato voce e spazio a tutti. Una città che nonostante dimostri una innata solidarietà e disponibilità al confronto, subisce continue offese e mancanze di rispetto da parte dei suoi ospiti. Mi chiedo nel frattempo cosa sarebbe successo a parti invertite. Quali roboanti messaggi di solidarietà e di condanna al razzismo sarebbero piovuti se vittima dell’aggressione fosse stato qualcun altro. Mi aspetto di leggere anche in questo caso dichiarazioni altrettanto convinte e accusatorie, soprattutto da parte degli organizzatori del presidio e di coloro che avevano garantito alla città la correttezza di questa manifestazione, ossia la Cgil. Faccio ad Aurora Lussana gli auguri di una pronta guarigione”.

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