mercoledì 15 giugno 2011

Maroni: "Basta fondi per bombardare la Libia"

"Finché ci saranno i raid, continuerà l'arrivo di immigrati"

FOTO AP/LAPRESSE
12:54 - "In Libia il problema sono i bombardamenti. Finché continueranno le bombe continueranno anche le partenze di immigrati clandestini". La pensa così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni che, da un convegno della Uil Polizia, auspica che "il governo italiano e quelli europei mettano i soldi per sviluppare la democrazia, non per le bombe". Ciò sull'esempio della Camera Usa che ha bocciato la richiesta di Obama di altri fondi per la guerra in Libia.
"Ieri - dice Maroni - la Camera degli Stati Uniti ha bocciato la richiesta di Obama di fondi ulteriori per l'offensiva in Libia: il governo italiano e quelli europei dovrebbero fare lo stesso e mettere i soldi per sviluppare la democrazia, non per le bombe".

"Tutti i servizi segreti - spiega il ministro - non riescono a trovare Gheddafi mentre lui gioca tranquillamente a scacchi: c'è qualcosa che non funziona e noi siamo gli unici a subire impatti negativi da questo: sono già infatti oltre 20.000 i profughi arrivati dalla Libia". Il dato di fatto secondo il ministro è che l'Italia è il paese che sta subendo gli effetti più negativi della crisi in Libia.In Libia, ha proseguito il ministro, "il problema sono le bombe: finché continuano i bombardamenti arriveranno profughi che vanno assistiti. Spero quindi che finisca presto la guerra perché solo con un governo, qualunque esso sia, si potrà gestire il fenomeno in quel Paese". Poi il titolare del Viminale torna sulla bocciatura del rifinanziamento dei raid Nato da parte statunitense: "E' una notizia molto interessante e importante, perché adesso si tratta di capire cosa succede alle operazioni Nato in Libia se gli Usa si ritirano".Il ministro resta in linea con il suo partito, la Lega Nord, che si era opposto fin dall'inizio all'intervento dell'Italia nel quadro delle operazioni militari della Nato in Libia.

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