mercoledì 29 giugno 2011

Bossi: stiamo scrivendo i nostri emendamenti

«Stiamo scrivendo i nostri emendamenti». Così il ministro per le Riforme e leader della Lega Nord, Umberto Bossi, risponde a chi gli chiede cosa farà il suo partito in merito alla parte del provvedimento riguardante le pensioni per il quale il Carroccio aveva già espresso netta contrarietà. La Lega non è d'accordo sull'ipotesi contenuta nella manovra. Umberto Bossi aveva già lanciato un avvertimento: «il rischio» per il Governo «c'è fin quando non è passata la manovra, su cui bisogna lavorarci ancora». Sul fronte delle pensioni la manovra prevede un adeguamento anticipato del momento di uscita alla speranza di vita al 2014 e una stretta sulle pensioni d'oro con un blocco della rivalutazione automatica.

Il leader della Lega nord, Umberto Bossi, evita anche di esprimersi sul metodo "collegiale" che secondo il Pdl sarebbe stato seguito per la definizione della manovra. A breve infatti inizierà una riunione tra i vertici della Lega Nord al palazzo dei gruppi di Montecitorio.


Imposta di bollo sulle transazioni finanziarie Tremonti: il bilancio ha tenuto

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha detto a Famiglia Cristiana in edicola la prossima settimana che «Fuori dai confini qualcuno pensava che i primi a saltare saremmo stati noi. E invece no. E certo, oggi nel pieno di una crisi che continua partendo dalla Grecia, dobbiamo continuare. Non abbiamo alternative». Nell'intervista anticipata oggi il ministro si è detto preoccupato «soprattutto il divario tra Nord e Sud. La grande questione italiana resta ancora la questione meridionale. L'Italia è un Paese duale, ma non deve e non può essere un Paese diviso». Il ministro ha spiegato che «non è solo questione di soldi, ma di capacità e civiltà di governo. I fondi europei, provvisti dall'Italia a Bruxelles e da questa ristornati all'Italia, hanno un volume enorme. Ma ancora più enorme è appunto il fatto che non vengono spesi. O poco. E che il resto va poi perso, a vantaggio di altri Paesi», conclude Tremonti.

Arriva l'imposta di bollo, nella misura dello 0,15%, sulle transazioni finanziarie. Il Titolo V della bozza della manovra con le Disposizioni in materia di entrate stabilisce che le operazioni «concluse per il tramite di banche o imprese d'investimento sono soggette all'imposta di bollo». Sono esclusi i titoli di Stato. «L'imposta - si legge - é determinata applicando l'aliquota dell'1,5 per mille sul valore delle transazioni».

Fitto: nella manovra nessun intervento sui fondi Fas

Intanto il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto ha chiarito che nella manovra, che domani alle ore 15 arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri, non é previsto nessun intervento sui fondi Fas. Rispondendo a un'interrogazione al Question time alla Camera sul piano per il Sud, Fitto ha anche ricordato che dall'approvazione del Piano in Consiglio dei ministri, avvenuta a novembre del 2010, il Governo «ha portato avanti anche una ricognizione sulle ingenti risorse non spese destinate proprio a progetti per il Sud».

Tagli a Regioni ed enti locali per 3,2 mdl nel 2013 e 6,5 mld dal 2014 Regioni ed Enti locali contribuiranno alla Manovra di "Stabilizzazione

finanziaria" per 3,2 miliardi nel 2013 e 6,5 miliardi a partire dal 2014. Lo segnala l'ultima bozza del decreto legge, datata 29 giugno, che Radiocor ha anticipato. La ripartizione tra Regioni, Province e Comuni non é ancora indicata, ma é stabilito che fino all'entrata in vigore del nuovo Patto di stabilità interno, «fondato, nel rispetto dei principi del federalismo fiscale, sui saldi, sulla virtuosità degli Enti e sulla riferibilità delle regole a criteri europei"» le misure previste dalla manovra precedente (il decreto legge 78 del 2010) s'intendono prolungate fino al 2014. Sono previste sanzioni per chi viola il Patto.


http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-06-29/bossi-stiamo-scrivendo-nostri-151211.shtml?uuid=AaY3XzjD

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