giovedì 16 giugno 2011

MARONI GELA BERLUSCONI: "SI DECIDE A PONTIDA"


(AGI) - Roma, 16 giu. - A pochi giorni dalla verifica parlamentare e nel pieno di una nuova vicenda giudiziaria che rischia di investire la politica e la stessa maggioranza, Silvio Berlusconi ostenta sicurezza. Non lo preoccupano i giudici, ma nemmeno le sorti del governo: "Non ho paura di nessuno - afferma - la maggioranza tiene assolutamente".

Ma l'inchiesta sulla cosiddetta 'P4', che ha portato agli arresti domicialiari di Luigi Bisignani e alla richiesta da parte della procura di Napoli di autorizzazione ad eseguire la custodia cautelare in carcere per il deputato Pdl Alfonso Papa, scuote i palazzi e c'e' gia' chi teme una nuova Tangentopoli.
Dalle carte dei pm napoletani emergono i nomi di Gianni Letta, ItaloBocchino, Denis Verdini. Il Pdl fa quadrato, ma anche dall'opposizione si levano voci a sostegno del sottosegretario alla presidenza del Consiglio.

Il leader Udc, Pier Ferdinando Casini e' pronto "a mettere la mano sul fuoco" a favore di Letta: "e' un uomo che parla con tutto il mondo e tutto il mondo parla con lui. Se c'e' una persona su cui metterei la mano sul fuoco per onesta' e correttezza quella e' Gianni Letta".

Intanto, si attendono le mosse di Umberto Bossi, che domenica parlera' al popolo verde. Non si sbilancia Roberto Maroni che alla domanda se nel governo fila tutto liscio, dopo il 'pollice verso' mostrato dal Senatur ai giornalisti (il leader del Carroccio aveva risposto cosi' a chi gli chiedeva se il governo andra' avanti, per poi far precisare che il gesto era indirizzato ai cronisti), dice sibillino: "Rimando a Pontida", aggiungendo subito dopo: "Berlusconi ascoltera' attentamente".

A PONTIDA PARLERA' SOLO BOSSI

Il premier, in conferenza stampa, assicura che il governo va avanti: "Sono un inguaribile ottimista" e "sono intimamente convinto che non ci siano alternative a questo governo e a questa maggioranza". E poi annuncia che la manovra economica sara' presentata tra una decina di giorni, dopo la verifica parlamentare e dopo il Consiglio Ue del 24 giugno. Il presidente del Consiglio tranquillizza: sulla manovra "abbiamo le idee abbastanza chiare e non siamo preoccupati dell'impatto che avra' sull'opinione degli italiani". Infine, il premier non esclude la fiducia in Parlamento in occasione della verifica .

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