venerdì 26 agosto 2011

Ufficiale: è sciopero. La serie A non parte

L'ultimo tentativo per salvare in extremis il campionato è fallito. Tommasi aveva proposto una mediazione, cioè un contratto temporaneo fino al 30 giugno 2012, ma la Lega ha detto no. Il presidente dell'Aic: «Ci dispiace, abbiamo fatto di tutto»


ROMA, 26 agosto - L'ufficializzazione dello slittamento della prima giornata è arrivata poco dopo mezzogiorno alla fine degli organici arbtirali e delle nuove maglie Diadora. La Lega non ha accettato nemmeno l'ultima proposta dell'Aic. Molte le voci: secondo alcuni per motivi tecnici (non era possibile convocare un'assamblea), anche se alcuni presidente come De Laurentiis e Zamparini avevano dato il loro ok. Altre società come la Lazio avrebbero lavorato in senso contrario per evitare una soluzione del problema. Fra le tante cose convulse e confuse della mattinata, anche il fatto che fino alle 10.30 il presidente della Lega Beretta è risultato irraggiungibile telefonicamente.

14.03, IL RINVIO - "A seguito dello sciopero dei calciatori per la mancata sottoscrizione dell'Accordo Collettivo LNP Serie A-AIC, la prima giornata del Campionato di Serie A, stagione sportiva 2011-2012, è rinviata ad una data successiva, che sarà fissata dalla LNP Serie A": è il breve comunicato con il quale la Federcalcio ufficializza il rinvio del campionato.

11.10, LA LEGA DICE NO - L'ultimo tentativo per salvare in extremis il campionato sembra ormai fallito. Abete aveva fissato come tempo limite per una risposta prima di procedere al rinvio ufficiale dell'inizio del torneo mezzogiorno ma Tommasi ha già comunicato che difficilmente l'ipotesi di mediazione, cioè un contratto temporaneo fino al 30 giugno 2012 verrà accettata dalla Lega. «Non mi sembra che questa proposta incontri il gradimento dei presidenti», ha detto Tommasi anche lui impegnato come il presidente Abete nella giornata di presentazione degli organici arbitrali a Coverciano. «Probabilmente non si vuole un accordo collettivo», ha proseguito Tommasi, aggiungendo: «Probabilmente la nostra proposta nasceva dell'esigenza di prendere un po' di tempo e creare gli spazi per approfondire meglio le tematiche del rapporto di lavoro. In pratica eravamo disposti a fare un passo indietro. Ci dispiace, abbiamo fatto di tutto. Questa situazione imbarazza anche noi».

9.21, IL SI' DEL PALERMO - Nel giro di telefonate che ha fatto con i capitani già dalla serata di ieri, Tommasi ha tratto conforto alla sua ipotesi e l'ha immediatamente prospettata al presidente Beretta. La proposta è molto semplice: firmare il contratto che è stato già siglato da Sergio Campana per conto dell'Aic, in pratica il protocollo messo a punto il 7 dicembre dello scorso anno, per poi avviare una profonda revisione della materia giungendo alla definizione di un nuovo accordo entro il primo luglio del prossimo anno. Adesso il cerino è nelle mani di Maurizio Beretta il quale con una fretta insolita per queste vicende ha chiuso l'assemblea di Lega mercoledì pomeriggio togliendosi di fatto spazi di manovra. Una scelta che non è piaciuta a molti dirigenti e in primo luogo a Massimo Cellino, presidente del Cagliari e consigliere federale, che l'ha interpretata (leggi dichiarazione pubblicata stamattina sul Corriere dello Sport - Stadio) come un regalo ad «un paio di club suoi amici» interessati, a parere di Massimo Cellino, più a creare problemi ad Abete che a trovare una soluzione alla questione contrattuale. La proposta di Tommasi avrebbe trovato numerosi consensi in società importanti come ad esempio il Palermo che si sarebbe già messo in contatto con la Lega per far sapere di essere pronto a firmare e a chiudere su questa base una vicenda che sta creando grossi problemi al calcio italiano.

9.15, LA PROPOSTA DI TOMMASI - La partita dello sciopero si potrebbe risolvere ai tempi supplementari. Ad avviare l'ultimo tentativo per sbloccare la situazione è stata ancora una volta l'Associazione italiana calciatori che ha preso al balzo una proposta lanciata ieri pomeriggio dal presidente del Napoli De Laurentiis. In sostanza l'Aic ha proposto al direttore generale della Lega Marco Brunelli di firmare un contratto transitorio con scadenza 30/6/2012 per dedicarsi alla messa a punto di un protocollo più moderno in questo anno che le parti avrebbero a disposizione aprendo contemporaneamente un discorso sulla situazione promo-pubblicitaria che risale ormai a trenta anni fa. Damiano Tommasi, presidente dell'Aic, ha cominciato a lavorare a questa idea già nella tarda serata di ieri dopo aver significatamente sottolineato in una trasmissione della Rai che non tutte le speranze erano tramontate e che qualcosa poteva arrivare all'ultimo momento. Di qui anche la decisione dell'Aic di ritardare la proclamazione dello sciopero e della Federazione di dar luogo al rinvio del campionato per il quale il presidente Giancarlo Abete aveva ricevuto all'unanimità la delega del consiglio federale.


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