"Il tricolore è un simbolo di oppressione. Come per i curdi la bandiera turca". Bruciarlo? "sarebbe Inutile". Francesco Speroni, capodelegazione della Lega Nord all'Europarlamento, affida adAffaritaliani.it la sua delusione. "Non c'è nessuna via per arrivare all'indipendenza della Padania, perché la maggioranza della gente del Nord non vuole la secessione. E quindi non si può far niente. Ho visto anche gli ultimi sondaggi... c'è solo un 10% che ritiene che per salvare il Nord bisognerebbe avere una Padania indipendente".
Quindi quando Bossi parla di Padania?
"E' sempre una speranza, però per ora non vedo i presupposti. In futuro chissà...".
E' un illuso?
"Lui ha questo sogno nel cuore che è lo stesso che ho io. Ma dobbiamo fare i conti con la realtà. E alle ultimi elezioni a Milano abbiamo preso solo il 10%. Da lì all'indipendenza la strada è lunga. Poi non bisogna mai chiudere le porte alle opportunità".
Però la secessione...
"Non la vedo. Magari i risultati elettorali saranno diversi. Ma sono rimasto molto deluso perché vedo troppi tricolori in giro anche qui da noi, nonostante stiamo pagando i conti dell'unità d'Italia".
Cioè?
"Paghiamo il massacro economico di Craxi e della sua banda. Di Craxi, Andreotti e di tutta quella gentaglia lì. Però paghiamo soprattutto il costo dell'unità, il costo di accollarci il peso del Meridione. Se non ci fosse stata l'unità d'Italia il Nord sarebbe stato più prospero e ora dobbiamo pagare perfino la Grecia. Per fortuna c'è qualcuno intelligente che si chiama Merkel".
Che sensazione ha quando vede un tricolore?
"Di oppressione. Come quando un curdo vede la bandiera turca".
Oppressione?
"Sì. Certamente. Poi accetto la realtà dei fatti. E' lo stesso sentimento di quelli di Timor Est quando vedono la bandiera indonesiana".
Se dipendesse da lei brucerebbe il tricolore?
"No, perché tanto non serve a niente. L'indipendenza della Padania non si ottiene bruciando i tricolori. Sarebbe del tutto inutile".
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