mercoledì 31 agosto 2011

"Salve" le pensioni, la Lega rilancia: superprelievo sopra i 200mila euro

Ottenuto il successo sulle pensioni, la Lega non si ferma. Fonti interne al Carroccio rivelano adAffaritaliani.it che la prossima battaglia dei deputati e senatori padani sarà quella di introdurre nella manovra un superprelievo.

"Noi proponiamo sopra i 200mila euro, poi decida Berlusconi. Ma bisogna farlo", spiega un esponente di spicco della Lega. La notizia è destinata a riaccendere le polemiche nella maggioranza, in realtà mai sopite. Il movimento guidato da Umberto Bossi vuole colpire i redditi più alti e resta fermissimo sulla riduzione ai tagli agli enti locali e sul no all'aumento dell'Iva.

La manovra è cambiata ancora: il governo, sotto pressioni della Lega (come anticipato da Affaritaliani.it), ha fatto retromarcia sulla norma che escludeva la laurea e la leva militare dal calcolo delle pensioni di anzianita'. La decisione e' stata presa da Pdl e Carroccio dopo le dure contestazioni giunte non solo dai sindacati ma anche da parte della maggioranza. Con il taglio della misura sulle pensioni, il problema e' ora trovare le risorse compensative, considerando che, secondo i calcoli dei tecnici, gia' mancana una cifra intorno ai 5 miliardi di euro. Intanto si fa senire la Ue secondo la quale l'Italia dovra' tenere in maggior considerazione le misure per la crescita economica e rispettare comunque gli obiettivi su cui si e' impegnata.

Mancano, denuncia il numero due di Fli, Italo Bocchino, "dai 5 ai 7 mld" e quindi si riaffaccia lo spettro di un condono edilizio visto come il fumo negli occhi dall'opposizione. Opposizione che oggi ha rinforzato i suoi attacchi alla manovra "recessiva" (Fli), e "farsa scandalosa " secondo il Pd, che oggi e' partito a testa bassa contro la manovra. "Ancora una volta abbiamo vinto una battaglia di buon senso sull'ultima invenzione del governo relativa alle pensioni. La verita' e' che a guidare l'Italia oggi non c'e' un governo, ma una serie di persone che tirano a sorte. Il dramma e' che questa situazione continua a far perdere la credibilita' del paese di fronte al mondo ed ai mercati", ha detto la presidente del Pd, Rosi Bindi.

Rincara la dose la capogruppo dei senatori Pd Anna Finocchiaro, secondo la quale "Quello che sta avvenendo sulla manovra sfiora la farsa ma rimane comunque scandaloso. C'e' da gioire per la cancellazione di una norma ingiusta e incostituzionale come quella sulle pensioni ma ora ci troviamo di fronte a una manovra che non esiste".

"Berlusconi ha poco da brindare davanti a una manovra come questa, che e' ancora senza numeri e introduce inaccettabili discriminazioni tra i cittadini, come quella clamorosa sulle pensioni. La realta' e' che questa maggioranza e' in stato confusionale e si prepara all'ennesimo cambio di rotta". E' afferma il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa.

All'opposizione scatenata risponde il ministro Saverio Romano (Pid), che accusa: "Troppo spesso ci troviamo di fronte ad una opposizione contraddittoria. Da un lato chiede riforme strutturali e dall'altro lamenta e contesta qualsiasi intervento che vada concretamente in questa direzione, peraltro tenendo ben sempre presenti le esigenze dei cittadini"." La manovra - che certamente tiene conto dei saldi invariati - ha il pregio - secondo Romano - di non mettere la mani nelle tasche degli italiani. Ed e' una risposta credibile rispetto al difficile quadro internazionale che stiamo attraversando.

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