sabato 13 agosto 2011

Provincia tagliata da Tremonti, Sondrio vuole la Secessione!

SONDRIO – Ai tempi della crisi, la scure finanziaria del "Valtellinese" farlocco Tremonti (traditore del Popolo del Nord!) si abbatte proprio sulla sua Terra d’origine, la Provincia di Sondrio!

Il "Super"-Ministro dalla "erre moscia", non pago di averne combinate da vendere e da spendere inserendo, fra le altre cose, la Svizzera nella cosiddetta "Black-list" dei "Paradisi fiscali", ottenendo una giusta reazione da parte elvetica col blocco dei ristorni dei lavoratori frontalieri, adesso né combina una più grossa: prende la mannaia e uccide (non esiste altro termine appropriato!) la Province con meno di 300mila abitanti (Sondrio compresa !) e fa finta che sia proprio da quegli Enti locali che vengano i maggiori costi che fanno alzare il debito pubblico dello Stato italiota!

Quale ipocrisia, Herr Tremonten! Quale falsità! Ti sei forse dimenticato (volutamente? Nooo!) di quanto costino 1000 parlamentari romani che "magnano" dalla mattina alla sera senza produrre nulla di concreto e le Prefetture, i presìdi del Governo centrale nei territori occupati, che servono solamente ad intralciare il lavoro di Comuni e Province spesso sovrapponendosi? Pajasc!

Ma il Presidente Valtellinese Massimo Sertori (Lega) a questo giochino al massacro non ci sta e ha lasciato già intendere che venderà molto cara la pelle. "Nel progetto che la Lega Nord aveva presentato a suo tempo" fa sapere il vertice della Provincia "non c’era l’abolizione delle Province con meno di 300mila abitanti, bensì con meno di 3mila kilometri quadrati. L’estensione di un territorio non è affatto elemento di secondaria importanza!"

La perdita dell’Istituzione provinciale, per Sondrio, si rivelerebbe una vera e propria mazzata, con la costrizione, per i suoi cittadini, di sposarsi per lo meno fino a Lecco, percorrendo notevoli distanze per poter accedere a servizi che sinora avevano sotto casa.

"Se Roma non ci vuole, vuol dire che non ci merita!", questa l’affermazione tranciante di Sertori sul rischio di sparizione di una delle Province più antiche della Lombardia, grande quanto l’intera Regione della Valle d’Aosta, con peculiarità locali uniche al Mondo e rilancia, convocando a Parlamento il suo Popolo, per decidere il da farsi.

"Se le cose stanno così, benissimo, significa che lo Stato ci abbandona, che non è più un punto di riferimento per il territorio. Quindi, la prima cosa che intendo fare è un Referendum consultivo, per chiedere ai miei cittadini se vogliono essere davvero un territorio di periferia, oppure se vogliono passare, magari, sotto il Cantone dei Grigioni!"

300 anni di governo Grigionese hanno lasciato qualcosa di importante del carattere e nel Dna di questa gente di montagna: non si piegano, non si spezzano! Se Roma voleva ingaggiare una lotta col territorio pensando di vincerla ha fatto male i suoi conti: in Valtellina si spaccherà le corna!

Forza Sertori! W il Canton Valtellina!

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