lunedì 4 luglio 2011

Allarme rifiuti, solidarietà a Napoli? Ora le Regioni "rosse" si spaccano

Si stabilizzano le giacenze di rifiuti per le strade di Napoli. La situazione potrebbe peggiorare perché, a partire da oggi, non si può sversare nella discarica di Chaiano. Dall'Emilia Romagna e dall'Umbria arrivano i primi "no". In forse anche la Puglia. Vendola: "Nulla osta, ma nel rispetto dell'ambiente"


Roma - A chi aveva puntato il dito contro i toni duri del Senatur, reo di alzare il livello dello scontro in una situazione già di per sé sufficientemente complicata, ecco ricevere un violento schiaffo dopo il netto "no" che piove dalle Regioni di centrosinistra ad accogliere i rifiuti della Campania. Porte chiuse alla richiesta d'aiuto lanciata dal neo sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Dopo il "sì" della Liguria guidata da Claudio Burlando arrivano i primi, imbarazzanti rifiuti dalle rosse Emilia Romagna e Umbria. Uno schiaffo in fraccia ai buoni propositi sempre sventolati dal Pd. La Puglia di Nichi Vendola, invece, sarebbe orientata verso il "nulla osta", ma anteponendo il rispetto dell'anbiente".

Si stabilizzano le giacenze di rifiuti per le strade del capoluogo campano attestandosi tra le 1200 e le 1300 tonnellate, più o meno lo stesso quantitativo presente nelle strade prima del fine settimana. Una stabilizzazione dovuta al fatto che la domenica pomeriggio alcuni impianti sono chiusi. La situazione, però, potrebbe peggiorare perché, a partire da oggi, non si può sversare nella discarica di Chaiano. Alla mezzanotte di ieri, infatti, sono state 110 le tonnellate conferite negli impianti, mentre, alle otto di questa mattina sono state 384 in tutto le tonnellate sversate. A Giugliano sono state conferite 217 tonnellate sulle 400 disponibili, a Tufino 167 su 300, mentre negli impianti di Caivano e Santa Maria Capua Vetere, al momento, non sono ancora stati sversati quantitativi.

Ma gli occhi di tutti sono puntati ai governatori delle REgioni di tutto il Paese: nelle loro mani il potere di accogliere o meno un determinato quantitativo di rifiuti e sgravare così le giacenze di Napoli. "Ci deve essere un approccio solidale di tutte le regioni verso l’emergenza di Napoli - spiega Burlando che per primo ha detto "sì" a De Magistris - in secondo luogo, però il capoluogo campano si deve dotare di impianti di smaltimento per diventare indipendente". Orientato ad aprire - ma con una serie netta di paletti - c'è anche Vendola: "La Puglia si orienterà come sempre secondo il criterio della solidarietà ma anche del dovere della tutela pubblica della salute dei cittadini pugliesi; quindi il nulla osta (al trasferimento di rifiuti in Puglia) potremmo darlo nel rispetto di quei protocolli ambientali che abbiamo cercato di applicare anche in passato". Per il presidente della Puglia, tuttavia,"a fronte di una emergenza nazionale" il governo non può "sostanzialmente" dire che "non tutti debbano corrispondere al dovere della solidarietà".


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