venerdì 8 luglio 2011

Napolitano: "Regole severe contro l'immigrazione illegale" Maroni: "Più potere ai sindaci"

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Menaggio

Il Capo dello Stato: distinguere
da chi arriva in Italia legalmente,
sì a respingimenti ed espulsioni

ROMA«L’Italia è diventata soltanto in epoca recente un paese di immigrazione e questo crea problemi che vanno affrontati seguendo la via maestra dell’integrazione e la distinzione fra immigrazione legale e illegale». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, interviene così sulla questione immigrazione.


Il Capo dello Stato, sul lago di Como dove ha incontrato il presidente tedesco Wulff, è stato netto: «L’immigrazione legale va accolta in base a regole e limiti sostenibili dal Paese, l’altra va combattuta con regole severe che comprendono respingimenti immediati ed espulsioni in base ad accordi con i paesi di provenienza».Intanto il ministro dell'Interno Maroni ha annunciato che il governo sta «elaborando una proposta di legge per reintrodurre il potere d’ordinanza dei sindaci in materia di sicurezza nelle forme, nei limiti e nella cornice individuati dalla Corte Costituzionale». Si tratta di «un’iniziativa legislativa che stiamo prendendo e che sarà portata al Consiglio dei ministri entro la fine di luglio». In merito, ha spiegato che si tratta del «cosiddetto potere d’ordinanza, previsto dall’articolo 54 del testo unico, che consentiva ai sindaci di emanare delle ordinanze anche non contingibili e urgenti per ordinare meglio la vita delle comunità da loro amministrate» e che «questa norma è stata purtroppo cassata dalla Corte Costituzionale, ma l’esperienza avuta è assolutamente positiva».Maroni ha citato «centinaia e centinaia di ordinanze di sindaci di grandi città e di piccoli comuni, di ogni colore politico», che «dimostrano che erano, e io continuo a credere che siano, uno strumento utile per garantire maggiore sicurezza nei comuni, nelle città». «Non c’è motivo per cui se una cosa dà risultati positivi - ha concluso - si ritorni indietro per via di qualche cavillo. Se è un cavillo, si modifica. Se ci sono delle obiezioni relative alla Costituzione, è un altro paio di maniche, ma qui stiamo trovando la soluzione sul fronte della sicurezza»

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