venerdì 22 luglio 2011

Dopo tre ore di Consiglio dei ministri è stato dato il via libera al disegno di legge costituzionale a firma Calderoli

Dopo tre ore di Consiglio dei ministri è stato dato il via libera al disegno di legge costituzionale a firma Calderoli che prevede la riduzione del numero dei parlamentari, il Senato federale e la soppressione della Circoscrizione Estero, nonché maggiori poteri al premier. Il Cav: "Il 4 settembre il varo definitivo"


Roma - E' terminato alle 12.30 il Consiglio dei ministri a palazzo Chigi, presieduto dal premier Silvio Berlusconi. La riunione nel corso della quale è stato presentato il disegno di legge costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari, l'istituzione del Senato federale della Repubblica e sulla forma di Governo, è durata quasi tre ore. Alla fine è stato dato il via libera dal Consiglio dei Ministri al disegno di legge costituzionale. Lo si apprende da ambienti di governo. Il provvedimento è stato approvato con la formula "salvo intese". La riforma costituzionale a firma di Calderoli prevede, tra le altre cose: il Senato federale, la riduzione dei parlamentari, la soppressione della Circoscrizione estero, maggiori poteri al premier che diventa "primo ministro".

I contenuti del ddl Il ddl prevede anche "interventi sulla Corte Costituzionale". Lo ha annunciato il premier Silvio Berlusconi, elencando sommariamente i contenuti del ddl. "Tra le cose rilevanti del ddl - ha spiegato - ci sono il dimezzamento del numero dei parlamentari, il dimezzamento dei componenti dei Consigli provinciali e regionali, come abbiamo già adottato per i Comuni, l’indennità parlamentare legata all’effettiva partecipazione ai lavori, l’abbassamento dell’età per essere eletti al Parlamento a 25 e 18 anni, il Senato federale, e ci saranno provvedimenti che riguardano la Corte Costituzionale". Inoltre "naturalmente abbiamo aumentato i poteri del Presidente del Consiglio che sarà chiamato primo ministro con gli stessi poteri e funzioni dei suoi colleghi Ue: potrà nominare e revocare ministri e vice ministri, e presto procederemo a cambiare il nome dei sottosegretari in viceministri, perchè l’attuale nome li esclude da molti incontri e non è capito all’estero".

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