venerdì 29 luglio 2011

La Lega boccia il neo ministro della Giustizia

Venerdí 29.07.2011 10:14

Di Tommaso Cinquemani



"Il sovraffollamento delle carceri esiste, ma si risolve realizzando il piano di edilizia carceraria già previsto da questo governo. Niente amnistia o indulti". Così Carolina Lussana, esponente di primo piano della Lega Nord, con una intervista ad Affaritaliani.it stoppa sul nascere il piano del neo eletto ministro della Giustizia che aveva dichiarato: "Darò priorità al problema del sovraffollamento delle carceri attraverso un programma di depenalizzazione dei reati minori". Proposta che invece Emma Bonino, leader radicale, avevano accolto favorevolmente in una intervista ad Affari: "Certo, noi come radicali potremmo appoggiare un'amnistia"



Il neo eletto ministro della Giustizia, Nitto Palma, ha annunciato che uno dei suoi primi provvedimenti sarà quello di depenalizzare i reati minori. La Lega sarebbe d'accordo?
"Non possiamo pronunciarci senza aver visto le proposte. Dipende, bisogna vedere i provvedimenti, le cose come stanno".

C'è chi ventila anche la possibilità di una amnistia per tamponare il problema del sovraffollamento delle carceri, tema riconosciuto anche da Giorgio Napolitano...
"Il sovraffollamento esiste. Ma per noi resta una sola soluzione: realizzare pienamente il piano di edilizia carceraria già previsto da questo governo. Resta la nostra ferma contrarietà ad ogni forma di amnistia e indulto. Non si scarica il problema del sovraffollamento sui cittadini onesti e sulle vittime dei reati. Ma sono sicura che non è questa l'intenzione del ministro Palma".



L'INTERVISTA AD EMMA BONINO


"Darò priorità al problema del sovraffollamento delle carceri attraverso un programma di depenalizzazione dei reati minori". Così Francesco Nitto Palma, neo ministro della Giustizia, annuncia una svolta per risolvere il problema dei nostri penitenziari. E dalle sue parole traspare la volontà non solo di depenalizzare, ma anche di varare un indulto per svuotare subito le carceri. "Certo, noi come radicali potremmo appoggiare un'amnistia". Emma Bonino, esponente di primo piano del partito Radicale, sceglie Affaritaliani.it per raccogliere la proposta del ministro. "Bisogna sicuramente depenalizzazione i reati minori per cui dovrebbero essere previste delle pene alternative e non certo il carcere".


Il neo ministro alla Giustizia, Francesco Nitto Palma, ha affermato che una delle sue priorità sarà quella di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri. Appare possibile una amnistia e la depenalizzazione delle carceri, voi l'appoggereste?
"Certo, noi come radicali potremmo appoggiare una amnistia. Le carceri sono strapiene e devono essere liberate di almeno un terzo dei reclusi".

Ok all'amnistia quindi, e la depenalizzazione?
"Bisogna sicuramente depenalizzazione i reati minori per cui dovrebbero essere previste delle pene alternative e non certo il carcere. Bisogna prevedere i lavori sociali, i domiciliari e soggiorni in comunità. Pensiamo agli immigrati che sono in prigione perché tali, senza aver commesso neppure un reato. Amnistia e depenalizzazione fanno parte di un pacchetto di riforme che i radicali chiedono da anni".


Francesco Nitto Palma - Ministro della Giustizia



Quindi i radicali concordano sulla linea del neo-ministro Palma?
"Le riforme impostate dal Guardasigilli sono come quelle che vorrebbero i radicali. Salvo che evita di dire che bisogna incominciare dalla testa.

Si spieghi meglio?
"Secondo i radicali bisogna iniziare dall'amnistia. Depenalizzare riguarda il futuro, ma all'oggi chi ci pensa? Le carceri stanno scoppiando. La capienza è ormai quasi raddoppiata, dobbiamo prendere dei provvedimenti drastici. Questo non vuol dire lasciare a piede libero pericolosi nemici pubblici, ma c'è molta gente che in un Paese civile non dovrebbe neppure starci in carcere".

Quali reati vorreste depenalizzare?
"Innanzitutto questi stranieri che sono in carcere solo perché sono entrati illegalmente, per il loro status, non per un comportamento illecito. E poi tutta una serie di reati per le quali ci sono pene alternative come droga, piccoli crimini o reati amministrativi per cui ci dovrebbero essere sanzioni amministrativi e non penali. Bisogna utilizzare meno la custodia cautelare in carcere. Ci sono una serie di situazioni che potrebbero essere risolte in altro modo piuttosto che rinchiudendo le persone. Per depenalizzare devi fare delle leggi e nel nostro Paese ci impiegano anni per farle e non possiamo aspettare".

http://affaritaliani.libero.it/politica/la_lega_boccia_neo_ministro_giustizia280711.html

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