martedì 6 settembre 2011

Reguzzoni: tasse di Malpensa a Trapani? No, grazie


“Non è possibile che siano sempre i soliti a pagare”. Lo ha dichiarato il Capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni, che ha presentato un’interrogazione rivolta al ministro dell’Economia e delle Finanze e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, per far luce sulla notizia diffusa venerdì scorso dal presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali. Notizia che prospetterebbe un trasferimento a beneficio dell’aeroporto di Trapani dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco, comunemente detta “tassa d’imbarco” e dovuta ai Comuni che mettono a disposizione una parte del loro territorio come sedime aeroportuale. 
“Sono rimasto perplesso e sorpreso – ha spiegato il capogruppo del Carroccio a Montecitorio – dalle notizie apprese: se si concretizzassero danneggerebbero seriamente i sette Comuni del sedime aeroportuale di Malpensa (Cardano, Casorate, Ferno, Lonate, Samarate, Somma Lombardo, Vizzola Ticino), che garantiscono servizi indispensabili legati alla presenza di un aeroporto sul territorio e hanno già inserito nei bilanci previsionali 2011 le cifre relative gli introiti della tassa di imbarco 2010. La nostra zona sarebbe fra le più colpite da un simile provvedimento, basti pensare che Ferno, dopo Fiumicino, è il secondo Comune in Italia a riceve le maggiori entrate. E ritengo che non possa essere sempre il nord a pagare per tutti”.
Il provvedimento si baserebbe sulla Legge 130 del 2 agosto 2011 (conversione del Decreto Legge 107 del 12 luglio 2011) relativa al finanziamento delle missioni militari, e deriverebbe dai danni subiti dall’aeroporto di Trapani, militare ma aperto anche al traffico civile, presso il quale proprio il traffico civile è stato interrotto per consentire i decolli degli aerei dell’Aeronautica Militare Italiane e della NATO impegnati nella guerra in Libia.
“Per questo – ha concluso Marco Reguzzoni – ho chiesto ai ministri, nell’interrogazione presentata ieri – se confermino le notizie citate, se possano precisare l’entità del provvedimento dal punto di vista economico, se l’interpretazione della norma in esame (fortemente lesiva degli interessi dei Comuni sedi di aeroporti), sia da ritenersi corretta e quali iniziative si intendano assumere in proposito”.

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