mercoledì 14 settembre 2011

Pisapia: «Le nuove case ai Rom? Necessarie»


PADOVA. Integrazione; l'importanza dei sindaci del centrosinistra, simbolo del cambiamento politico nel Paese; il rapporto con la Lega Nord; gli effetti della manovra Finanziaria. Sono stati i temi principali, di stretta attualità, del confronto tra il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e quello di Padova, Flavio Zanonato. Un dibattito, moderato dal direttore del mattino Omar Monestier, avvenuto domenica sera davanti a un migliaio di persone ospiti della Festa del Partito democratico dedicata al 150º anniversario dell'Unità d'Italia.

INTEGRAZIONE. «A Milano abbiamo deciso di regolarizzare (e non realizzare, ndr) 12 moschee in altrettante aree della città evitando così di costruire un unico centro islamico come invece inizialmente avevamo pensato», ha detto il sindaco di Milano. «Garantire degli spazi di culto è fondamentale per l'integrazione degli islamici e anche per la sicurezza», ha aggiunto Pisapia. Concetti ripresi anche da Flavio Zanonato, che ha ricordato come in città ci siano due moschee: a Pontevigodarzere e in via Anelli. «La prima - ha osservato il Zanonato - da decenni convive a fianco di un patronato cattolico. L'altra, in via Anelli, è uno spazio molto dignitoso che tra poco i fedeli dell'associazione Rahma, quando avranno terminato di pagare l'immobile di Ponte di Brenta, lasceranno. Offrire dei luoghi di culto dove i musulmani possano pregare rende più semplice l'integrazione e più sicura la città». Poi, dal pubblico, uno spettatore, rivolgendosi al sindaco di Padova ha chiesto: «Perché date le case ai rom invece che ai padovani?». Pronta la replica di Zanonato: «Qui nessuno è senza casa. E piuttosto che vedere girare queste persone di zona in zona, abbiamo preferito integrarle. In ogni caso le costruzioni sono state realizzate con i soldi del Ministero». Quindi, ha aggiunto Pisapia: «I rom sono nuovi italiani, hanno gli stessi nostri diritti e vanno integrati».

IL CENTROSINISTRA. «I sindaci della nostra coalizione potranno giocare un ruolo fondamentale nel rinnovamento del Paese. Il cambiamento dovrà arrivare dal basso. E serve un'alleanza senza pregiudizi ideologici», ha detto Pisapia. Pensiero che poi Zanonato ha rivolto in chiave Partito democratico: «Dobbiamo saper creare un'opinione pubblica. E fondamentale. Tanto quanto mandare a casa Berlusconi».

LA LEGA NORD. «La vedo in grande confusione. Al suo interno stanno succedendo cose sconvolgenti», ha sentenziato il sindaco di Padova. «Con i leghisti - ha chiuso Pisapia - non ci sarà mai nessun patto, nemmeno transitorio. Sono persone che non hanno nulla a che fare con noi». E proprio da un leghista, l'assessore regionale Maurizio Conte è arrivata una replica alle parole di Zanonato sull'integrazione: «Lui afferma che il miglior modo per difendersi dal terrorismo è l'integrazione: alla memoria delle vittime dell'11 settembre, da Padova, arriva un messaggio surreale e infelice».

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