domenica 11 dicembre 2011

Lega protesta davanti a Montecitorio: "Giù le mani dalle pensioni"


I leghisti davanti a Montecitorio
I leghisti davanti a Montecitorio
Roma, 10-12-2011
"Giù le mani da casa e pensioni": con questo slogan scritto su uno striscione srotolato davanti a Montecitorio alcuni deputati del Carroccio hanno attaccato la manovra considerata "iniqua" e "contro il Nord".
E mentre andava in scena la protesta leghista, in piazza davanti alla Camera c'è stata qualche contestazione: 'Buffoni, buffoni', hanno urlato alcune persone. Ma gli esponenti della Lega hanno continuato a spiegare le ragioni della loro protesta, unica forza di opposizione in Parlamento al governo Monti.

Maurizio Fugatti ha spiegato: "Siamo qui per protestare contro una manovra iniqua. Noi della Lega abbiamo presentato proposte per renderla più equa, in particolare per quanto riguarda le problematiche relative all'Ici e alle pensioni.

Speriamo vengano accettate perché tali modifiche migliorano la manovra. I nostri emendamenti - ha proseguito - sono stati accettati dalla commissione Bilancio e puntano a chiedere di più a chi ha di più". Sul problema della copertura, risponde che la questione sarà valutata dal governo, "lo vedremo nelle prossime ore".
Mentre sul taglio agli stipendi dei parlamentari, spiega che "la decisione la prenderà la Camera: noi speriamo ci sia perché se i sacrifici li fanno gli italiani - osserva - li devono fare anche i politici".

Il deputato del Carroccio, Massimo Polledri, ha aggiunto che con questa manovra varata dal governo "abbiamo visto le lacrime: ora si vedrà il sangue dei cittadini" sostenendo che "siamo una democrazia evidentemente sotto tutela" che anche su questa manovra "non ha il via libera del governo ma della Francia e della Germania". Gianluca Forcolin accusa: "La manovra è iniqua e per nulla federalista. A pagare sono sempre i soliti".

Sulle conseguenze per le tasche dei pensionati, interviene Massimilano Fedriga, con un esempio sull'indicizzazione. "Nel 2013 i pensionati con mille euro lordi al mese in pratica si ritroveranno a prendere un mese di pensione in meno all'anno"; mentre per l'abolizione delle "quote di anzianità - osserva - si dovrà lavorare dai 5 ai 6 anni in piu'. La battaglia della Fornero - conclude - forse andava bene dalle cattedre e dai salotti buoni ma non per la gente onestà".
Il leghista Roberto Simonetti conclude che il governo Monti "è un governo delle banche e per le banche" e su quell'1,5% da pagare per i capitali 'scudati' dice: "E' una copertura farlocca perché non ci sono più quelle società che hanno scudato. Questa - conclude - è una manovra iniqua al 100%".

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