mercoledì 29 febbraio 2012

Maroni:"Class action contro Tesoreria unica".


L'ex ministro dell'Interno annuncia un'azione di risarcimento danni a Governo e Stato coinvolgento Pd e Pdl. Sul "tesoro" della Tanzania:"I soldi sono rientrati". Velina verde:"Dovranno pagare profumatissimamente"
Una class action contro il Governo e lo Stato per la questione della Tesoreria unica voluta da Monti che prosciuga le casse dei Comuni; i soldi investiti da Belsito in Tanzania "che sono rientrati"; gli autori della "Velina Verde" - blog online che lo ha messo nel mirino riservandogli insulti protetti dall'anonimato - che hanno il tempo contato e infine una Lega che "sta uscendo dalla tempesta interna" e si "allena" per diventare il primo partito del Nord.
A "svelare" i prossimi obiettivi e i retroscena del Carroccio è l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni che martedì sera - a margine della cena organizzata per lui dalla sezione di Luino sull'onda della mobilitazione seguita al maldestro tentativo di "imbavagliarlo" -, ha concesso un'intervista in esclusiva ad InInsubria parlando dei temi di attualità e di quelli interni al partito che più hanno imbarazzato e infastidito la Lega e suoi militanti nell'ultimo periodo.


UNA CLASS ACTION CONTRO LA TESORERIA UNICA
E' l'argomento del momento, quello che più sta facendo arrabbiare sindaci e amministratori del Carroccio: la Tesoreria unica voluta dal decreto delle liberalizzazioni di Monti di fatto preleva i fondi accantonati dalle amministrazioni e li concentra a Roma. E la norma prevede il trasferimento di metà della liquidità degli enti locali al Tesoro proprio nella giornata odierna.
"E' un provvedimento incostituzionale che di fatto lede l'autonomia di Regioni, Province e Comuni andando nella direzione opposta al federalismo - sostiene Maroni -. 
E' la norma piu' centralista che un governo abbia attuato negli ultimi 40 anni e che toglierà ai Comuni piu' virtuosi il denaro per consegnarlo alle banche e a Roma Capitale. Per questo la battaglia della Lega sarà senza quartiere".
Finora il Comune di Varese e quello di Morazzone, attraverso i sindaci Fontana e Bianchi, hanno depositato in Tribunale un'istanza per il blocco delle somme per impedire che vengano trasferite alla Tesoreria unica nazionale. Anche il Veneto di Zaia si è mosso in questa direzione.
Ma l'obiettivo della Lega nel breve termine è quello di una mobilitazione generale delle amministrazioni locali per bloccare il blitz firmato Mario Monti, prima del secondo prelievo in calendario a breve.
"La Lega Nord chiamerà gli enti locali a una class action - spiega Maroni - Chiederemo a Pdl, Pd e Liste civiche di unirsi a noi per un'iniziativa comune che ha lo scopo di tutelare il risparmio dei cittadini e l'autonomia delle amministrazioni. Prepareremo un'azione legale contro il Governo e lo Stato per risarcimento danni legato al trasferimento di questi fondi. Chi degli altri partiti non ci starà, dovrà spiegare ai cittadini il perchè del loro comportamento".

IL TESORO IN TANZANIA
I fondi della Lega in Tanzania, e in altri luoghi esteri, è stato uno dei motivi di imbarazzo dentro al Carroccio in questi ultimi, turbolenti, mesi. Adesso anche su questo fronte si sta facendo pulizia.
"Di questa imbarazzante situazione ho parlato anche domenica con Umberto Bossi - ci spiega Maroni -. Dai soldi del partito ho sempre voluto rimanere lontano, ma questa situazione imponeva chiarezza. La notizia migliore è che questi fondi sono rientrati in Italia. E' un bene: devono essere nella totale disponibilità del partito e messi a disposizione della nostra attività politica. Non ha senso disporre di milioni di euro fermi sul conto se ci sono delle sedi che faticano a pagare l'affitto.
Come finirà la vicenda? E' una partita che deve essere chiusa definitivamente per sapere come sia stato deciso di gestire la cosa in questi termini. Poi, in materia così delicata, si porteranno avanti sistemi di gestione diversi".


PER LA VELINA VERDE E' CONTO ALLA ROVESCIA
"E' una cosa da bambini dell'asilo: tirano il sasso e si nascondono, scrivono falsità sul mio conto e non hanno il coraggio di dirmi le cose in faccia. Ma ci sto arrivando, anzi io so già chi sono e tra non molto dovremo fare i conti".
Maroni si riferisce ovviamente alla "Velina verde", il blog anonimo carico di veleno contro l'ex ministro dell'Interno che negli ultimi mesi ne ha scritte di tutte.
Una valangata di falsità che hanno avuto l'effetto di compattare ancora di più la base attorno al "Bobo". E anche se non lo dà a vedere, è ovvio che una "macchinetta di fango" che funziona a ripetizione sparando tra un'isola dei Caraibi e l'Islanda un po' di incazzatura la possa dare.
"La cosa che più mi fa... arrabbiare - si sfoga Maroni -, sono i metodi da Casal di Principe, quelli che si basano sulle minacce anonime. Avendo combattuto contro veri professionisti per 3 anni e mezzo (mafia e camorra nel suo ruolo da ministro, n.d.r.) questi mi fanno sorridere. Qualcuno che voleva intimorirmi è già stato beccato (i responsabili dello striscione "Bobo ocio" apparso a Brescia, n.d.r.) e tra non molto toccherà alla Velina verde. Ma si crede davvero che un ex ministro dell'Interno non possa sapere certe cose?".
Questo l'hanno pensato in molti e adesso la "resa dei conti" è più vicina. "Io so chi sono, ma non ho interesse a denunciare - continua Maroni -. Voglio che ad arrivarci siano le indagini che la magistratura sta portando avanti. Per me non è una questione politica e se ne occupano i miei avvocati. La cosa più fastidiosa? Quella dove parlano di collusioni con la camorra: è una cosa che in sede di risarcimento danni dovranno pagare profumatissimamente. E poi il fatto che si nascondano dietro un blog. Con tutto quel ranccore dovevano venire da me, dirmi le cose in faccia. Io faccio così. Ho imparato da Bossi".


PRIMO PARTITO AL NORD
Infine, il progetto a medio termine, quello delle amministrative e poi delle politiche del 2013. 
"Le amministrative in solitaria saranno un bene - conclude Maroni -. La Lega, ormai unica forza all'opposizione contro la nuova Triplice, deve sfruttare questo periodo per ritrovarsi, superare le difficoltà degli ultimi periodi, coinvolgere gente onesta come noi e compattarsi intorno alle nostre tradizioni".
Alcuni sondaggi danno il Carroccio in crescita notevole, ben oltre lo "storico" 10%. Per altro verso il Pdl perde consensi e attraversa una fase di manifesta difficoltà.
"E' lavorando adesso, in questo periodo di calma apparente, che costruiamo il nostro futuro. Diventare primo partito del Nord è un obiettivo alla nostra portata. Poi tante cose potranno cambiare".

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