lunedì 2 gennaio 2012

Le pagelle del 2011 ai politici. Il migliore è Roberto Maroni


L’anno volge al termine e, come d’abitudine, è tempo di bilanci. Che voto dare ai principali esponenti politici italiani? Il 2011 è stato ricco di eventi e addirittura c’è stato un cambio di governo. Si è passati dalle polemiche sulla vita sessuale di Berlusconi alle discussioni sulla crisi economica. Ebbene, la redazione di DailyBlog.it ha voluto stilare una pagella. Dopo discussioni e compromessi, ecco l’esito finale.
Silvio Berlusconi. Troppi scandali, troppo immobilismo, troppe liti e, alla fine, pure il sostegno al governo Monti. Voto: 4
Giorgio Napolitano. Per molti è l’uomo dell’anno per aver scelto Monti come Presidente del Consiglio, tuttavia una domanda sorge spontanea per il Capo dello Stato che chiede sobrietà e sacrifici: a cosa è servita la nomina di un altro senatore a vita che oltretutto non vanta meriti particolari? Voto: 5
Gianfranco Fini. Dopo aver fatto la morale a tutti, non si è dimesso da Presidente della Camera come aveva promesso. Voto: 1
Pierluigi Bersani. Politico irrilevante. L’unica cosa che ha fatto è chiedere le dimissioni di Berlusconi. Ottenuto ciò è tornato nell’oblio. Voto: 4
Mario Monti. Emanazione dei poteri forti, nessuno l’ha votato e ha riempito gli italiani di tasse. Poteva fare meglio. Voto: 4
Angelino Alfano. Poco incisivo e ancora acerbo. Voto: 5
Matteo Renzi. È stato una boccata d’aria fresca nello stagno del Pd. Voto: 7
Roberto Formigoni. Iperattivo e eccessivamente alla ricerca dei riflettori. Però è simpatico. Voto: 6
Antonio Di Pietro. Può piacere o meno, ma almeno è abbastanza coerente. Voto: 6
Letizia Moratti. Dopo la batosta alle elezioni comunali a Milano, ora bussa alla porta del Terzo Polo. Vergognosa. Voto: 3
Giuliano Pisapia. A prescindere dalle idee, ha avuto un innegabile successo. Voto: 6
Luigi De Magistris. Non ha ancora risolto i problemi di Napoli, nonostante in campagna elettorale avesse fatto lo spaccone. Comunque diamogli del tempo. Voto: 5
Marco Pannella. Ha guadagnato punti a seguito degli oltraggi subiti dagli indignati, ma dovrebbe ritirarsi dalla scena. Voto: 5
Italo Bocchino. Si tratta di un vanaglorioso e di un sepolcro imbiancato (vedi il caso Began). Voto: 2
Nichi Vendola. Le sue idee fanno ribrezzo, ma mette un po’ di vita nel mare magnum della vecchia opposizione. Voto: 5
Rosy Bindi. Si è messa a difendere la casta: dopo tanti anni di politica è giusto si trovi un lavoro al di fuori di essa. Voto: 4
Domenico Scilipoti. Non serve fare alcun commento. Imbarazzante. Voto: 1
Pierferdinando Casini. Di democristiani (termine da intendersi con un’accezione a 360°) ne abbiamole tasche piene. Voto: 4
Daniela Santanchè. Presenzialista e opportunista. Voto: 3
Umberto Bossi. Ormai ha fatto il suo tempo: si ritiri a Gemonio. Voto: 4
Roberto Maroni. Un buon ministro e un politico affidabile. Voto: 7

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