sabato 28 gennaio 2012

Il pasticcio di Monti: l’aumento della benzina farà perdere 581 milioni alle casse statali nel 2012

di Riccardo Ghezzi


Impoverire gli italiani e nel contempo svuotare le casse dello Stato. Due risultati apparentemente inconciliabili tra loro, ma che se raggiunti entrambi rappresenterebbero il classico “colmo” per un premier e un governo. 
Degno di una vera barzelletta. Ma qui l’umorismo non c’entra, perché Mario Monti sembra proprio essere riuscito a compiere un’impresa così ardua. A causa dell’aumento delle accise sulla benzina, infatti, lo Stato subirà una riduzione del gettito corrispondente a ben 581 milioni di euro in meno durante l’anno appena iniziato. Sono stime affidabili, diffuse da Faib (Federazione Autonoma Italiana Benzinai)-Confesercenti.
Vediamo i dati diffusi da Faib nel dettaglio: i consumi di benzina verde e di gasolio si sono già ridotti nel periodo gennaio-novembre 2011 del 5,3% e del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il trend è continuato a dicembre, con l’arrivo di Monti, in cui i consumi sono calati del 9,5% rispetto allo stesso mese del 2010, mentre la media negativa dell’anno 2011 è cresciuta fino al -6,5% rispetto all’anno precedente.
I primi dati di gennaio 2012 mostrano una ulteriore e allarmante diminuzione dei consumi: -12%. Ed è proprio dal 1 gennaio che sono in vigore le nuove tasse volute da Monti: l’imposta di fabbricazione sulla benzina è salita a 704,20 euro per mille litri, quella del diesel a 593,20 euro per mille litri. Un impatto sui prezzi corrispondente a quasi 10 centesimi per la verde e 13,6 centesimi per il gasolio.
Lo studio di Faib-confesercenti parla chiaro: per il 2012 si stima una diminuzione dei consumi di ben 615,5 milioni di litri tra benzina e gasolio nella rete ordinaria, che implicherebbe una riduzione del gettito derivante dall’accisa di 404 milioni di euro e dall’Iva di 177 milioni, in totale 581 milioni di euro in meno per le agonizzanti casse dello Stato.
Una parte del gettito dell’Iva potrebbe essere recuperato, sempre secondo Faib, solo traminte un aumento dei prezzi industriali dei carburanti: ipotizzando una crescita del prezzo industriale della benzina senza piombo dell’8% e del gasolio del 10%, in linea con gli ultimi 10 anni, la riduzione del gettito ammonterebbe “solo” a 303 milioni di euro tra accise (sempre -404 mln) e Iva (+101 mln, il dato diventerebbe positivo).
Insomma, il professore della Bocconi è riuscito a svuotare i portafogli degli italiani, ma a quanto pare creerà un danno non da poco anche alle casse statali: che capolavoro di incompetenza!

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