sabato 27 aprile 2013

Cecile Kyenge: neo-ministro dell’integrazione. chiede l’abrogazione della Bossi-Fini


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27 apr. – Cecile Kyenge, neo-ministro dell’integrazione e’ portavoce di “Primo Marzo”, un progetto di partecipazione dal basso impegnato nella lotta al razzismo e nella difesa dei diritti umani, formato da una rete di comitati territoriali nato nel 2009. L’iniziativa riunisce italiani, migranti, seconde generazioni: tutti accomunati dal rifiuto del razzismo e della cultura dell’esclusione.
L’1 marzo 2010 il movimento ha organizzato una giornata di mobilitazione e sciopero indirizzata a far comprendere “quanto sia determinante l’apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra societa’ e come sia importante che italiani vecchi e nuovi si impegnino insieme per difendere i diritti fondamentali della persona, combattere il razzismo e superare la contrapposizione tra ‘noi e loro’”.
L’associazione tra l’altro chiede l’abrogazione della Bossi-Fini e, in particolare, del nesso tra contratto di lavoro e permesso di soggiorno; rivendica l’applicazione e l’estensione dell’articolo 18 del testo unico sull’immigrazione come tutela per tutti i lavoratori che denunceranno di essere stati costretti all’irregolarita’ del lavoro; l’abrogazione del reato di clandestinita’ e del pacchetto sicurezza; l’abolizione del permesso di soggiorno a punti; la chiusura dei CIE; una regolarizzazione che sia una soluzione reale e rispettosa dei diritti umani e della dignita’ delle persone; il passaggio dal concetto di ‘ius sanguinis’ a quello di ‘ius soli’ per il riconoscimento della cittadinanza e una legge che garantisca l’esercizio della piena cittadinanza a chi nasce e cresce in Italia; una legge organica e adeguata per la tutela dei rifugiati e dei richiedenti asilo.

3 commenti:

  1. Sempre per sottolineare la nostra coerenza, dopo aver votato Napolitano (patrimonio di tutti gli italiani; come ci insegna Luca Zaia) Presidente di cui ricordo alcune dichiarazioni

    19 dicembre 2012
    Napolitano: «Cittadinanza ai figli di immigrati»

    01 GENNAIO 2013
    Napolitano: "Inconcepibile che le seconde generazioni non siano italiane"

    22 novembre 2011
    Napolitano: «È una follia che i figli di immigrati nati in Italia non siano cittadini»

    18 dicembre 2012
    NAPOLITANO: “Il mio caloroso saluto va agli immigrati. Auguro loro di riuscire a superare la crisi economica”

    02 aprile 2013
    I figli degli immigrati cittadini onorari Plauso di Napolitano

    15 novembre 2011
    Crisi, Napolitano: "Senza immigrati
    debito difficile da sostenere"

    Ora (vedi intervista al Corriere della Sera di Maroni) siamo disponibili a votare la fiducia al governo del neo ministro
    Cecile Kyenge, Ministro all’Integrazione

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  2. 23 Aprile 2013
    Tosi:
    "Mi piacerebbe che il Capo dello Stato considerasse l'ipotesi di dare l'incarico di premier a Renzi, anche per quanto i sindaci rappresentano in termini di vicinanza ai cittadini e di rinnovamento."

    27 Aprile 2013
    Renzi:
    "La nomina del ministro per l'Integrazione come segnale di eccellenza per il nuovo governo Letta. Lo dice Matteo Renzi, a Che tempo che fa, osservando che "mi colpisce che l'Italia continuava su due direzioni diverse tra politica e societa' normale: con una legge che portava il nome di Bossi e Fini, due fortunatamente - sottolinea ancora - in pensione, fuori dal gioco.

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  3. GOVERNO: ZAIA, BENE TEMPI RAPIDI E NUMERO DONNE

    (AGI) - Venezia, 27 apr. - Bene che il governo sia arrivato in tempi rapidi dopo la rielezione di Giorgio Napolitano a presidente della Repubblica e bene che ci siano molte donne.
    Cosi' Luca Zaia, presidente del Veneto, ha commentato a caldo la nascita del governo Letta. "Innanzitutto va riconosciuto che abbiamo avuto un governo in tempi rapidi e questo da' ragione a chi ha sostenuto che l'elezione di Napolitano era la condizione sine qua non per arrivare a un esecutivo che dia risposte ai cittadini e ai nostri territori", ha detto il politico leghista. Per Zaia, che ha fatto gli auguri di buon lavoro al nuovo esecutivo, e' anche "molto apprezzabile il numero di donne". Dal presidente del Veneto un augurio di buon lavoro "in particolare a Flavio Zanonato", ormai ex sindaco di Padova, che andra' allo Sviluppo Economico. "Per lui - ha spiegato - si apre la grande sfida di rappresentare i nostri territori, per i quali, per suo tramite, finisce ogni alibi". "Si e' preso una grande responsabilita' - ha concluso - perche' e' un ministro del Veneto, un territorio che presenta e ha presentato a Roma tante istanze", ha concluso.

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