martedì 27 agosto 2013

Calderoli: “Siria, non rendiamoci complici di inutili massacri”

ROMA, 27 AGOSTO - "Non possiamo restare indifferenti dinnanzi alla tragedia che sta sconvolgendo la Siria ma come ci ha insegnato la storia, non è con le armi che si esporta la democrazia. Al Paese è bastato un Kosovo, noi ci opporremo in ogni modo al riaffermarsi della linea dei 'democratici nostrani' alla D'Alema. Ci ricordiamo tutti con dolore la decisione di bombardare un paese sovrano in assenza di una deliberazione del parlamento". Lo dichiara il vice presidente del Senato Roberto Calderoli. "Diplomazia e Politica sono le uniche risposte possibili alla crisi siriana e non di certo le bombe. Queste considerazioni sommate alla devastante crisi economica che ci sta travolgendo dovrebbero spingere il governo ad agire responsabilmente e quindi di decidere per il ritiro totale del nostro esercito sancendo la fine della nostra partecipazione alle così dette missioni di pace che sono servite solo a rafforzare gli interessi economici e strategici delle presunte super potenze. Non dobbiamo in alcun modo renderci complici - spiega Calderoli - e quindi colpevoli di initili massacri". "Fino a oggi il nostro paese è stato l'utile idiota di Stati Uniti, Germania, Francia e Inghilterra. Questa nuova crisi ci dimostra ancora una volta la totale assenza dell'Unione Europa i cui stati leader sfruttano il nostro solo per meri interessi di parte. Un'eventuale azione di forza oggi sarebbe un cerino in grado di far divampare non solo in Siria ma in tutto il medio oriente e nel Nord Africa una inarrestabile vampata di fondamentalismo che rischierebbe di far scoppiare la terza guerra mondiale. Una guerra devastante - conclude Calderoli - in paesi molto vicini territorialmente al nostro".

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