mercoledì 26 ottobre 2011

Scontri Roma, Maroni: maggiori tutele alle forze di polizia


Roma, 25 ott. (Adnkronos) - "Dalla consultazione preventiva con le forze politiche, prima di portare i provvedimenti di legge all'esame del Consiglio dei ministri, sono emerse considerazioni non unanimi sulle proposte che ho avanzato". E' quanto conferma il ministro dell'Interno, Roberto Maroni riferendo nell'aula di Montecitorio sugli incidenti ad opera dei 'black-bloc' durante la manifestazione degli 'indignati' a Roma del 15 ottobre.
La consultazione, spiega il titolare del Viminale, è stata avviata perché "consapevole che le proposte sulle manifestazioni pubbliche investono la sfera di diritti costituzionalmente garantiti". Maroni conferma comunque che presenterà in ogni caso al Consiglio dei ministri un provvedimento che si articola in diverse parti, "lasciando poi alla discussione in Parlamento la definizione delle iniziative, sulle quali non ho raccolto l'unanimità dei consensi".
Il ministro dell'Interno riassume i provvedimenti che sottoporrà all'esame del governo e del Parlamento: "Introduzione del daspo anche per le manifestazioni pubbliche; possibilità dell'arresto in flagranza differito; introduzione di nuovi reati tipici delle manifestazioni pubbliche come il possesso e il lancio di materiale pericoloso e il divieto di portare caschi protettivi e maschere antigas".
Inoltre, "maggiori tutele per le forze di polizia in servizio di ordine pubblico, come pressantemente richiesto dalle forze dell'ordine, cui intendo dare una risposta; e la previsione di una forma di garanzia per il ristoro di tutti i danni commessi a persone o cose nel corso delle manifestazioni". Provvedimento quest'ultimo che, ammette Maroni, "è la misura che è risultata essere la meno condivisa e la più controversa ma sulla quale - sottolinea il titolare del Viminale - mantengo la mia convinzione".
Sul fronte delle indagini, Maroni rende noto che "l'attività degli organi inquirenti e investigativi, in questa settimana, è proseguita intensamente e ha portato alla convalida dei dodici arresti già eseguiti e dei due fermi di polizia giudiziaria". Il titolare del Viminale ricorda che "le investigazioni sono affidate a un pool, al quale concorrono la Digos della questura di Roma e il Ros dei carabinieri, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Roma". Maroni osserva che "dalla manifestazione del 15 ottobre, altre manifestazioni si sono svolte in Italia", cita il sit-in della Fiom a Roma e la protesta No-Tav in Val di Susa e sottolinea che "non si sono verificati incidenti, dimostrando che la gestione dell'ordine pubblico funziona bene, grazie all'efficacia e all'efficienza del dispositivo di prevenzione posto in essere dal ministero dell'Interno".


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