sabato 1 ottobre 2011

Commento rubato... LASCIATECI LIBERI


Montino, se leggi la Repubblica forse sarai di sinistra, ma ragioni come un fascista. Non esiste alcuna eredità tra l'antica Roma e l'Italia, è una baggianata che si inventò un certo Corradini a fine '800 per confezionare i pretesti imperialisti all'italietta. I romani occuparono la mia città, solo 30 anni in più del periodo austriaco, scelto dalla mia libera città medievale per difendersi dalle angherie che venivano da ovest, da Venezia prima e dall'Italia dopo.

E non solo, sappi che i legionari romani del tardo impero erano tutti "barabari", come anche i loro Imperatori. In ogni caso, 540 anni di Austria, decisa, votata e voluta, contro 570 anni di "antica roma". E prima dei romani c'erano altri popoli. 

Quelli che tu chiami dialetti, sono le lingue pre unitare. Lo stato ne riconosce 3; il sardo, il friulano e il ladino; ed altre 5 che appartengono ad altre nazioni, l'albanese, il catalano, l'austriaco, lo sloveno, il franco provenzale. Già la presenza di due di queste lingue non proviene da immigrazioni ma da conquiste imperialiste. Poi l'Unesco riconosce altre lingue pre unitarie come il veneto (l'Ialia non la riconosce) ed in tutto le lingue parlate sul territorio italiano sono 22. 

Una delle varie violenze con le quali i massoni dell'Italia unita si inventarono la nuova identità per gli italiani del futuro, è stata di relegare le loro lingue a "dialetto". Quello che fu commesso in Italia è etnocidio, nemmeno in Yugoslavia, in Unione Sovietica ed in Germania, si sognarono di imporre una nuova lingua di Stato confezionata a tavolino. E tra le loro lingue pre unitarie, ci sono differenze minime, avrebbero potuto tranquillamente "normalizzare" tutti ma non si sognarono mai di farlo.

Sappi che i piemontesi compreso il loro Re, parlavano francese fino al 1880, e che Vitt. Emanuele si faceva tradurre i discorsi italiano, e che Cavour andava a ripetizioni. 

Lascia perdere i discorsi sui ceppi franco provenzali e sulle lingue neo latine, altre baggianate di fine secolo. Per conferma, prova a leggere i vari dizionari delle regioni italiane prima dell'azione dei puristi di Firenze, attorno al 1830, potresti scoprire che negli idiomi bergamaschi, bresicani e del resto del nord italia, prevalevano i lemmi di origine nordica e non quelli neo latini. In ogni caso la lingua può fare la nazione, ma la nazione non fa lo stato. In Italia ci sono 22 nazionalità, e sarebbero meglio rappresentate da uno Stato Federale, come si fa in quasi tutto il resto del mondo.

L'Italia unita fu fatta e voluta da una minoranza di massoni, che nel momento di massima espansione erano meno dell'1% della popolazione. Si costruirono il loro Stato ideale, per imporre le loro caste e corporazioni, che dominavano il resto della popolazione. Nel 1861, il 95% della popolazione era composta da contadini, e tutti, dico tutti i contadini, rimpiansero amaramente gli Stati pre unitari per lunghi decenni. 

Sappi che i contadini, gli artigiani ed in seguito gli operai, pagavano più tasse dei possidenti in termini percentuali, fino al 1920. I ricchi non pagavano tasse, perchè investivano sui titoli al portatore esentasse, che tutti promettevano di abolire ma che non lo erano ancora ai tempi di Mussolini. 

Tieni presente che i primi scandali di Stato sono ad opera del Cavour, che affamava il popolo facendo aggiotaggio sul prezzo del grano con la sua società dei Molini Americani, messa su con i soldi dei framassoni di oltre mare. Il primo grande scandalo dell'Italia unitaria fu quello della P2, esattamente quella. Era il 1880 e fallì la Banca Romana insieme con altre 4; stampavano carta moneta per finanziare i politici, e risultarono coinvolti Crispi e Giolitti. Poco dopo, l'acciaio di Terni che armava l'italietta costava anche 4 volte il prezzo di mercato, e la differenza finiva nelle tasche di ammiragli e politici.

A fine secolo il patriota illuminato Fortunato si lamentava che l'italia era il paese + analfabeta d'Europa, ma che aveva più matricole di giurisprudenza e medicina, di tutta Europa. Oggi, Roma ha più avvocati della Francia.

Contemporaneamente, dalle mie parti i corrotti prendevano la gogna ed il carcere duro, per una truffa ai danni della sanità, falsificando delle ricette, dei farmacisti furono radiati dopo 3 anni di Spielberg.

Mio nonno nel 1912 aveva diritti superiori ai miei: casa popolare rilasciata in giornata, niente tiket sulla Sanità, diritto al lavoro. Il mio bisnonno poteva portare a pranzo ogni domenica una famiglia di 9 figli, io non posso portare a pranzo il mio unico figlio. Sempre mio nonno, aveva l'obbligo scolastico fino a 14 anni + 2 di "avviamento al lavoro", sapeva 3 linge e da militare gliene insegnarono altre 6. La mia città aveva un reddito procapite più alto di Vienna, Praga e Budapest.

Poi arrivarono gli italiani a "liberarci", e ti risparmio la cronaca di 93 anni di occupazione.

Conosciamo l'Italia da 93 anni, io la studio da oltre 50. Nessuno di noi l'ha volta e l'ha scelta meno un 2% di irredentisti, siamo stati conquistati con il tradimento e con l'aggressione, ridotti in miseria, costretti ad emigrare e vedere le nostre risorse depredate per spartire lavoro clientelare in giro per l'Italia.

Lasciateci liberi, godetevi la vostra Italia tanto bella e tanto cara, arrangiatevi tra di voi con il porcellum, con la corruzione e la malavita organizzata, le balle risorgimentali e le balle leghiste, sono cose vostre, fanno parte della vostra cultura dei falsi storici e delle menzogne di stato. L'Austria dei miei nonni e quella attuale, non sono mai andate in default, e nessuno le ha mai costrette a dissanguare i cittadini per evitare il "fallimento". 

Perchè volete tenere tutti uniti a dispetto della logica e dell'evidenza? Mal comune mezzo gaudio? Che ci guadagnate? Vendeteci piuttosto, ora dovete alienare i beni dello Stato, alienate anche le "terre irredente", risanerete i vostri bilanci e tutti vivranno meglio e più contenti.

Alessandro De Vecchi

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