giovedì 8 marzo 2012

India, Maroni: «Grazie a questi professori abbiamo fatto una figura da peracottai»


«Sono convinto che con Frattini avrebbe risolto subito il caso»
De Mistura: «Perizia balistica la chiave, altrimenti alziamo i toni»

(LaPresse)(LaPresse)
MILANO - L'ex ministro dell'interno Roberto Maroni è caustico con il governo Monti per la gestione della vicenda dei due marò arrestati in India.
PERACOTTAI - «I limiti del governo dei professori emergono evidenti anche in politica estera, ci fanno fare una figura da peracottai», ha scritto l'ex ministro dell'Interno su Facebook. «Sono convinto che con il ministro Frattini la vicenda marò si sarebbe risolta subito e positivamente», ha poi spiegato. «Solidarietà ai nostri valorosi soldati», ha aggiunto.
IL CASO - Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, militari del San Marco, sono accusati di aver assassinato due pescatori indiani. I due erano a bordo della petroliera Enrica Lexie come regolare servizio di scorta anti pirateria. Il fatto, secondo le autorità indiane, è avvenuto nelle acque territoriali dello Stato, e si tratterebbe di omicidio, per cui i due militari rischiano la pena di morte. Secondo il personale dell'Enrica Lexie si è svolto invece in acque internazionali e Latorre e Girone, attualmente in carcere a Kollam, devono essere processati in Italia.
«LI RIPORTEREMO A CASA» - Dall'India risponde indirettamente Staffan de Mistura, sottosegretario del ministero degli Esteri, che a Raitre assicura: «Riporteremo sicuramente a casa i marò. Il diritto internazionale non può essere tradito: sarebbe una tragedia per tutti anche per gli indiani».
VENERDÌ CRUCIALE - Venerdì presso l'Alta Corte di Giustizia di Kerala è prevista un'altra udienza, cui le parti arriveranno con i risultati della perizia balistica (eseguita dagli indiani, con gli esperti italiani ammessi solo come testimoni silenziosi): «Se è a nostro favore non si solleva il putiferio: si esce, non si ringrazia, si saluta e portiamo i marò fuori - spiega De Mistura - Se invece la prova è contraria ai marò, in quel caso lì si alza il tiro o il tono con la comunità internazionale giocando soprattutto sull'unica vera carta vincente che è quella del precedente: militari italiani degni, che fanno il loro mestiere, il loro lavoro sulla base di una legge in un'intesa internazionale non possono essere arrestati da un Paese straniero. Possono essere giudicati solo dal Paese di origine e questo domani potrebbe avvenire a voi, signori indiani, o a voi, signori di altri paesi. Questa è la carta vincente, ma solo dopo le elezioni, perchè anche la carta dei contatti non ufficiali può essere usata solo dopo le elezioni. Non creda che non lo facciamo».

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