giovedì 13 dicembre 2012

Casa: crolla mercato immobiliare, "a picco" mutui e compravendite


(AGI) - Roma, 12 dic. - Nuovo pesante crollo del settore immobiliare: nel secondo trimestre le compravendite di immobili a uso residenziale diminuiscono del 23,6 e quelle di immobili a uso economico del 24,8% rispetto al secondo trimestre del 2011.
  Si tratta del calo piu' marcato dal 2008. E' un quadro nero quello delineato dall'Istat. Vanno a picco anche i mutui che, nello stesso periodo, assieme a finanziamenti e ipoteche scivolano del 41,2%. Nel dettaglio, le compravendite tra aprile e giugno sono state 167.721. Il 93,3% delle convenzioni (156.552) riguarda immobili per abitazione, il 5,9% (9.816) unita' immobiliari a uso economico. Nonostante il temporaneo recupero delle convenzioni di compravendite registrato nel terzo trimestre 2011, in particolare per gli immobili a uso economico, l'andamento e' sempre caratterizzato dal segno negativo. Per le compravendite a uso residenziale, il calo tendenziale registrato nei grandi centri (-21,8%) e' piu' contenuto di quello nei centri minori (-25,1%). Anche per le compravendite a uso economico il calo su base annua e' piu' marcato negli archivi aventi sede nelle altre citta' (-27%) rispetto a quello che si osserva negli archivi con sede nei grandi centri (-21%). Quanto ai mutui, nel secondo trimestre, sono 69.830 i prestiti, i finanziamenti e le altre obbligazioni verso banche e soggetti diversi dalla banche, garantiti da concessione di ipoteca immobiliare. Rispetto ai 118.834 del secondo trimestre 2011, i mutui, finanziamenti e le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare registrano una flessione tendenziale del 41,2%. A livello territoriale sono le Isole (-58,3%) a segnare il calo tendenziale maggiore mentre nel Centro (-36%) la flessione tendenziale e' inferiore alla media nazionale (-41,2%). Mutui, finanziamenti e obbligazioni garantite, registrano una diminuzione piu' contenuta negli Archivi Notarili Distrettuali con sede nelle Citta' Metropolitane (-39,1%) e maggiore negli Archivi con sede nei Centri Minori (-42,7%).

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