martedì 15 marzo 2011

LAVORO: SACCONI E ZAIA, INTESA APPRENDISTATO GIOVANI 15-18 ANNI

(AGI) - Treviso, 14 mar. - Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, e Maurizio Sacconi, ministro per le politiche sociali e il lavoro, hanno firmato stamani a Treviso un protocollo d'intesa che prevede l'avvio di percorsi formativi in apprendistato che segnera' una svolta nell'avvio al lavoro dei quindicenni veneti che non proseguono la scuola e che otterranno una qualificazione professionale spendibile sul mercato del lavoro e ben collegata con una formazione culturale di base. L'intesa fa seguito all'analogo accordo firmato nello scorso dicembre tra Regione e parti sociali. Il ministro Sacconi ha sottolineato che "questi percorsi formativi hanno lo scopo di garantire l'occupabilita' di giovanissimi tra i 15 e i 18 anni che hanno lasciato precocemente gli studi e che potranno conseguire una qualifica triennale. L'apprendistato di primo livello, prima che un contratto di lavoro, e' uno strumento educativo che riconosce il lavoro come parte del processo educativo e rivaluta la dignita' del lavoro manuale.
Qui si prevedono 400 ore di contenuto educativo a fronte, ad esempio, delle 120 ore previste per l'apprendistato professionalizzante, quello sopra i 18 anni".
"L'accordo di oggi e' una grande novita' - ha affermato Zaia - perche' consentira' ai ragazzi dai quindici anni in su che hanno lasciato la scuola di farsi assumere in un'azienda con un contratto di apprendistato-formazione che li fara' lavorare e studiare, constatato che sono 400 le ore previste per le competenze educative di base. Spero che quest'iniziativa abbia la possibilita' di intercettarli perche' penso con una certa preoccupazione ai quasi 50 mila giovani veneti che non studiano, non lavorano e non partecipano a progetti di formazione. In pratica sono fuori da ogni circuito. Con l'intesa odierna ci sara' un ulteriore incentivo per farli entrare nei processi produttivi del Veneto". Il presidente veneto ha riepilogato alcuni dati: nel Veneto ci sono tra i 136-137 mila giovani occupati dai 15 ai 24 anni (30% dei giovani in questione); il 59% dei giovani 15-24 partecipano a processi di formazione e in numeri assoluti sono pari a 267 mila, e poi i quasi 50 mila di cui si diceva, pari all'11% del totale, che non lavora, non studia, non si forma.
"La media italiana e' del 17% - ha ricordato Zaia - ma cio' non ci consola. Siamo in una regione in cui ci sono problemi di mercato del lavoro, manifestatisi soprattutto a partire dalla crisi; la disoccupazione e' al 5%, la crisi ci ha mangiato 65/70 mila posti di lavoro, i disoccupati sono 130 mila. Dati che ci preoccupano perche' senza occupazione non c'e' crescita sociale, non c'e' progetto di vita".

Nessun commento:

Posta un commento