lunedì 7 marzo 2011

La Lega ruba due milioni di voti al Pdl

Il simbolo del Pdl non cambia, almeno per ora. Allontanata l'ipotesi di voto anticipato, Silvio Berlusconi avrebbe congelato il progetto di restyling del 'marchio di fabbrica' della sua creatura politica fondata con Gianfranco Fini il 27 febbraio del 2008. Le Amministrative incombono e lo stato maggiore del partito, a quanto si apprende, su input del Cavaliere, avrebbe deciso di presentare il logo di sempre (già usato in tutti gli appuntamenti elettorali), quello con in alto la denominazione 'Il Popolo della libertà e in basso la scritta 'Berlusconi per' con il nome del candidato sindaco. Un esempio: in Campania, per la corsa a palazzo San Giacomo, nel cerchio bianco-azzurro attraversato da un'onda tricolore ci sara' la scritta 'Il Pdl' e 'Berlusconi per Lettieri', visto che il candidato alle comunali del partito sara' l'ex leader degli industriali napoletani, Giovanni Lettieri.

Il premier, dunque, ci ripensa. Eppure nei mesi scorsi aveva annunciato di voler mandare in soffitta l'attuale emblema, percheé (come consigliato dei suoi legali che avevano preparato prima di Natale un dossier sotto forma di 'parere') ormai 'vecchio e privo di appeal' sull'elettorato, ma soprattutto per evitare eventuali contese giudizarie con i finiani di Futuro e liberta'. Qualcuno giura di aver visto sul tavolo del presidente del Consiglio alcuni bozzetti e sondaggi commissionati ad hoc per 'tastare' il polso della gente sulla nuova veste grafica. Adesso, raccontano gli organizzatori della campagna per le Comunali, non ci sarebbe nemmeno piu' il tempo materiale per mettere mano al simbolo. Contro eventuali rivendicazioni legali da parte di Fli, visto che Gianfranco Fini risulta ancora cofondatore del Pdl, gli avvocati del Cavaliere sono pronti 'a difendere a tutti i costi' la titolarita' del logo che spetta in esclusiva al suo unico legittimo proprietario, cioé Berlusconi.

La decisione del presidente del Consiglio sarebbe, come detto, legata anche ad alcuni sondaggi commissionati in queste settimane. Un ritorno alla denominazione Forza Italia costerebbe a Berlusconi circa il 2%, ovvero 800mila voti di ex elettori di Alleanza Nazionale che non voterebbero per gli azzurri.Da qui la scelta di mantenere almeno per ora il simbolo del Pdl. Anche perché l'emorragia di consensi dal principale partito del Centrodestra verso il Carroccio - sempre secondo i sondaggi segreti in mano al Cavaliere - sarebbe costata al Popolo della Libertà ben il 5%, ovvero due milioni di voti rispetto alle Politiche del 2008. Ecco perché il premier non vuole rischiare ritornando al logo di Forza Italia...

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