mercoledì 2 marzo 2011

Dopo aver blindato il decreto fisco municipale, Calderoli già lavora su fisco Regioni e costi sanità. Obiettivo: chiudere tutto entro 11 marzo

Blindato con il voto di fiducia il decreto sul fisco municipale, la partita "federalista" si sposta ora sul terreno del decreto che riforma il fisco regionale e provinciale e introduce i costi standard sanitari.

Che ha già diverse "grane" a partire dalla tensione crescente tra i governatori del Nord e del Sud.



Il nodo dei fondi sanitari

A far discutere i governatori di Nord e Sud è soprattutto il riparto del fondo sanitario 2011. Si tratta di 106,5 miliardi, che la proposta del governo li assegna in base all'età della popolazione, con il Sud che ci perde visto che ha abitanti con "meno capelli grigi" in testa. La richiesta è quindi quella di considerare, nella ripartizione, anche i nuovi indici di squilibrio socio-economico territoriale. Ma in questo caso a perderci sarebbe il Nord. Un primo stop alla proposta "sudista" è arrivato dal governatore del Veneto, Luca Zaia, che non ammette modifiche. La posizione di Zaia è stata subito criticata dal presidente della regione Calabria, Giuseppe Scopelliti.

La tabella di marcia in Bicamerale

Il decreto sul fisco regionale è attualmente in commissione Bicamerale. Oggi 2 marzo la commissione procederà all'audizione del presidente della Commissione paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale (Copaff), Luca Antonini. Il 3 marzo ci saranno le relazioni sui contenuti del provvedimento dei due relatori, di maggioranza, Massimo Corsaro (Pdl) e di minoranza Francesco Boccia (Pd).L'obiettivo è chiudere il tutto entro l'11 marzo.


da Il Sole 24 Ore

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