La scelta del senatùr è netta, ridare anima al movimento e accontentare la base sul territorio. Il partito di Casini bollato come nemico del federalismo. Vertice in provincia con Reguzzoni e Giorgetti. "Nessuna alleanza né a Gallarate né a Busto"
La Lega vuole preservare la sua anima. Si potrebbe sinterizzare così, la decisione del consiglio federale di ieri pomeriggio, di allearsi con il Pdl ma solo nelle grandi città. A Varese le conseguenze saranno enormi. Che sia una mossa tattica o una strategia destinata a non mutare, il carroccio ancora una volta scompagina le carte e dà alla politica una sterzata. A Varese città il carroccio si alleerà con il Pdl, per sostenere la candidatura di Attilio Fontana, attuale sindaco, ma il direttivo provinciale ha detto chiaramente che non ci sarà l’Udc.
La decisione, dicono, viene direttamente da Bossi e l’hanno spiegato, alla riunione di via Magenta, il segretario nazionale Giancarlo Giorgetti e il capogruppo alla camera Marco Reguzzoni: «Udc e Fli in parlamento stanno avendo un atteggiamento ostileverso la nostra riforma federale e la scelta della Lega è di non avere rapporti con questi soggetti politici».
Quando hanno annunciato la linea espressa da Umberto Bossi è scattato un applauso, tanto che i militanti del capoluogo dicono che l’Udc è stato espulso dalla maggioranza di Varese, appunto, con applausi e all’unanimità.
In tutte le altre amministrazioni il carroccio intende andare da solo: sole delle alpi,Alberto da Giussano e gazebo. Il segretario provinciale Stefano Candiani è soddisfatto: «La base premeva per una scelta del genere e il consiglio federale ha fatto una scelta che noi approviamo in pieno – confida – da tempo si sentiva la necessità di dare alle sezione della Lega la possibilità di esprimere tutta la loro forza e identità. Ricordatevi che la Lega non è un partito come gli altri, nel territorio ha il suo caposaldo e la sua anima, in questa tornata elettorale torneremo e a distinguerci e a correre in solitario».
Candiani assicura che in tutti e 31 i comuni dove è prevista la competizione elettorale la Lega andrà da sola, ma molte cose sono ancora da vedere. Nei piccoli comuni il carroccio è spesso mescolato con liste civiche e poi c’è Busto Arsizio, che conta quasi come un capoluogo e dove la Lega è in maggioranza da anni con il Pdl. Candiani è categorico. Si va da soli, punto. Mi chiedete se sono possibili deroghe? Rispondo che è innaturale per un leghista chiedere una deroga ad andare con il Pdl…comunque la decisione del consiglio federale è vincolante per tutti».
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